(il mazzo di fiori sulla panchina del Cittadella, dove un tempo si sedeva sempre Angelo Gabrielli)
Primo appuntamento ufficiale della stagione, il derby di Coppa Italia col Cittadella... A dirla tutta "derby" non lo è e non lo è mai stato. I derby sono altri per il popolo biancoscudato. Cittadella non è altro che una trasferta vicina, dove si va in tranquillità a bere e mangiare e dove ci si mischia tranquillamente per strada con i tifosi del Cittadella senza che ne nasca nulla... Perchè? Perchè è giusto così... Io stesso, che in tempi "di fusione" ho nutrito delle forti antipatie per la squadra (anche se lo ammetto, negli ultimi anni è stata gestita meglio del Padova!), non ho mai provato astio alcuno verso i suoi tifosi... Sarà perchè alla fin fine li vedo come "padovani" checchè ne dicano!
PREPARTITA. Nessun ritrovo fissato. Di solito a Cittadella si va sciolti. Il mio prepartita dura dal sabato pomeriggio e quindi i postumi si fanno sentire non poco. Ritrovo in macchina col socio Sirrichard e tappa a Loreggia per raccogliere Padova Style. Giunti a Cittadella lasciamo l'auto nel parcheggio ospiti e poi ci troviamo con altri ragazzi della Provincia, con l'amico A. che saluto, con l'amico F. di Palermo e con un'altra macchina di "Padovanbenisti" che ci raggiungono in colpevole ritardo. Il centro di Cittadella pullula di tifosi biancoscudati e granata, noi ci facciamo qualche pinta in un pub e ci incamminiamo poi verso lo stadio. La cosa che mi sfugge è la capacità dei ragazzi del CPT di fare di ogni evento calcistico della Provincia un problema di ordine pubblico. Padova e Cittadella si incontrano con una certa regolarità in campionato ed in Coppa da circa dieci anni. Mai, e dico mai, ci sono stati problemi di ordine pubblico. E parliamo di una partita che vede le due tifoserie mischiarsi tranquillamente, anche nel centro cittadino. Eppure spesso abbiamo assistito a scene da psicopolizia. A posti di blocco lungo la statale. A gente a cui volevano perquisire la macchina. A divieto di vendita di alcolici. Ieri si sono limitati solamente a isolare il parcheggio locali da quello ospiti facendo fare a tutti il giro dell'oca per arrivare al prefiltraggio. Non li capirò mai. O meglio, li capisco anche troppo bene. Il tempo di salutare un altro pò di ragazzi e due tizi di Belluno tifosi del Padova e mi avventuro nelle forche caudine del prefiltraggio. Doppio. Biglietto, documento, più uno steward tatuato ed un'altro con spiccato accento mestrino che mi chiede se ho accendini o cazzate. Poi si entra. Altri ragazzi invece si vedono fare storie dalla Digos per la pezza, le solite cose che succedono solo a Padova!
Erano quattro anni che non mettevo piede al Tombolato, e sinceramente lo ritrovo sempre uguale.... Già dieci anni fa la struttura dello stadio era quella, con una curva e due tribune, poi via via ampliate mano a mano che la squadra granata saliva di categoria... Certo, hanno messo i tornelli... Certo, hanno messo le telecamere... Certo hanno fatto tutti quei lavori inutili che la legge italiana ha imposto, ma una cosa che mi preme sottolineare è che in tutti questi anni (e nonostante il patetico tentativo di portare i granata all'Euganeo) lo stadio del Cittadella E' RIMASTO SEMPRE E SOLO IL TOMBOLATO! Che esteticamente e strutturalmente è una merda, però è il loro stadio, dove la famiglia Gabrielli ha costruito i propri trionfi. E se ne guardano bene dal privarsene. Nel capoluogo, come tutti sappiamo, si è andati in leggera controtendenza, e direi che i risultati si sono visti tutti, anche a livello calcistico!
A proposito di Gabrielli, oggi è la prima partita ufficiale dei granata senza il loro presidentissimo Angelo. Colui che ha fondato la società nel 1973, portandola dalla Promozione alla Serie B. Insomma, un uomo di provincia che potrebbe benissimo insegnare come si fa il calcio anche in città. E' stato ricordato con un minuto di silenzio all'ingresso delle squadre in campo e con uno striscione anche da parte della nostra curva...
LA PARTITA. Sinceramente mi aspettavo meno gente, il 9 di agosto. Alla fine in curva ospiti ci saranno almeno 600 padovani... Non posso fare una stima molto precisa, so per certo che ci sono tifosi biancoscudati anche in gradinata, ovvero molti che sono saliti ugualmente senza biglietto e che l'hanno preso in altri settori. Me ne accorgo in un momento di silenzio quando sento provenire dall'altro settore un timido coro per i biancoscudati. C'è curiosità intorno al neopromosso Padova, ma il solito disinteresse per la Coppa Italia, tanto che ci si compatta e si comincia a cantare solo dopo alcuni minuti... Anche il tifo non è male, ma la grinta non è certo quella dei giorni migliori. Si canticchia diciamo. Più che comprensibile visto il clima da "calcio d'agosto". Sul campo i biancoscudati mostrano delle buone individualità, ma si fanno infilare da un Cittadella più in palla e determinato. Al primo gol dei granata dal settore si alza "Di questa partita non ce ne frega un cazzo!", e così al secondo, anche se molto più debole... Positivo il fatto che si continui a cantare anche sullo 0-2. Non è molto positivo invece il fatto che siano circa quindici anni che facciamo sempre gli stessi cori, così come tutta l'importanza (eccessiva) che a Padova si da al derby col Vicenza. Sarebbe ora di rinnovarsi sotto certi punti di vista.
IL POST-PARTITA. Al triplice fischio, quasi nessuno si dispera per la sconfitta. La Coppa Italia per molti è solo una rottura di coglioni (cosa che porta molto spesso a sottovalutarne gli impegni) e per il sottoscritto significa risparmiarsi un viaggio ad Ascoli il giorno di ferragosto. Molti vanno in centro a bere, io accompagno i soci in un viaggio che sembra una formalità, invece si trasforma in una odissea via Castelfranco-campagna del confine provinciale-Loreggia-camposampierese. Quando deciderò di comprarmi questo benedetto navigatore non sarà mai troppo tardi.
Primo appuntamento ufficiale della stagione, il derby di Coppa Italia col Cittadella... A dirla tutta "derby" non lo è e non lo è mai stato. I derby sono altri per il popolo biancoscudato. Cittadella non è altro che una trasferta vicina, dove si va in tranquillità a bere e mangiare e dove ci si mischia tranquillamente per strada con i tifosi del Cittadella senza che ne nasca nulla... Perchè? Perchè è giusto così... Io stesso, che in tempi "di fusione" ho nutrito delle forti antipatie per la squadra (anche se lo ammetto, negli ultimi anni è stata gestita meglio del Padova!), non ho mai provato astio alcuno verso i suoi tifosi... Sarà perchè alla fin fine li vedo come "padovani" checchè ne dicano!
PREPARTITA. Nessun ritrovo fissato. Di solito a Cittadella si va sciolti. Il mio prepartita dura dal sabato pomeriggio e quindi i postumi si fanno sentire non poco. Ritrovo in macchina col socio Sirrichard e tappa a Loreggia per raccogliere Padova Style. Giunti a Cittadella lasciamo l'auto nel parcheggio ospiti e poi ci troviamo con altri ragazzi della Provincia, con l'amico A. che saluto, con l'amico F. di Palermo e con un'altra macchina di "Padovanbenisti" che ci raggiungono in colpevole ritardo. Il centro di Cittadella pullula di tifosi biancoscudati e granata, noi ci facciamo qualche pinta in un pub e ci incamminiamo poi verso lo stadio. La cosa che mi sfugge è la capacità dei ragazzi del CPT di fare di ogni evento calcistico della Provincia un problema di ordine pubblico. Padova e Cittadella si incontrano con una certa regolarità in campionato ed in Coppa da circa dieci anni. Mai, e dico mai, ci sono stati problemi di ordine pubblico. E parliamo di una partita che vede le due tifoserie mischiarsi tranquillamente, anche nel centro cittadino. Eppure spesso abbiamo assistito a scene da psicopolizia. A posti di blocco lungo la statale. A gente a cui volevano perquisire la macchina. A divieto di vendita di alcolici. Ieri si sono limitati solamente a isolare il parcheggio locali da quello ospiti facendo fare a tutti il giro dell'oca per arrivare al prefiltraggio. Non li capirò mai. O meglio, li capisco anche troppo bene. Il tempo di salutare un altro pò di ragazzi e due tizi di Belluno tifosi del Padova e mi avventuro nelle forche caudine del prefiltraggio. Doppio. Biglietto, documento, più uno steward tatuato ed un'altro con spiccato accento mestrino che mi chiede se ho accendini o cazzate. Poi si entra. Altri ragazzi invece si vedono fare storie dalla Digos per la pezza, le solite cose che succedono solo a Padova!
Erano quattro anni che non mettevo piede al Tombolato, e sinceramente lo ritrovo sempre uguale.... Già dieci anni fa la struttura dello stadio era quella, con una curva e due tribune, poi via via ampliate mano a mano che la squadra granata saliva di categoria... Certo, hanno messo i tornelli... Certo, hanno messo le telecamere... Certo hanno fatto tutti quei lavori inutili che la legge italiana ha imposto, ma una cosa che mi preme sottolineare è che in tutti questi anni (e nonostante il patetico tentativo di portare i granata all'Euganeo) lo stadio del Cittadella E' RIMASTO SEMPRE E SOLO IL TOMBOLATO! Che esteticamente e strutturalmente è una merda, però è il loro stadio, dove la famiglia Gabrielli ha costruito i propri trionfi. E se ne guardano bene dal privarsene. Nel capoluogo, come tutti sappiamo, si è andati in leggera controtendenza, e direi che i risultati si sono visti tutti, anche a livello calcistico!
A proposito di Gabrielli, oggi è la prima partita ufficiale dei granata senza il loro presidentissimo Angelo. Colui che ha fondato la società nel 1973, portandola dalla Promozione alla Serie B. Insomma, un uomo di provincia che potrebbe benissimo insegnare come si fa il calcio anche in città. E' stato ricordato con un minuto di silenzio all'ingresso delle squadre in campo e con uno striscione anche da parte della nostra curva...
LA PARTITA. Sinceramente mi aspettavo meno gente, il 9 di agosto. Alla fine in curva ospiti ci saranno almeno 600 padovani... Non posso fare una stima molto precisa, so per certo che ci sono tifosi biancoscudati anche in gradinata, ovvero molti che sono saliti ugualmente senza biglietto e che l'hanno preso in altri settori. Me ne accorgo in un momento di silenzio quando sento provenire dall'altro settore un timido coro per i biancoscudati. C'è curiosità intorno al neopromosso Padova, ma il solito disinteresse per la Coppa Italia, tanto che ci si compatta e si comincia a cantare solo dopo alcuni minuti... Anche il tifo non è male, ma la grinta non è certo quella dei giorni migliori. Si canticchia diciamo. Più che comprensibile visto il clima da "calcio d'agosto". Sul campo i biancoscudati mostrano delle buone individualità, ma si fanno infilare da un Cittadella più in palla e determinato. Al primo gol dei granata dal settore si alza "Di questa partita non ce ne frega un cazzo!", e così al secondo, anche se molto più debole... Positivo il fatto che si continui a cantare anche sullo 0-2. Non è molto positivo invece il fatto che siano circa quindici anni che facciamo sempre gli stessi cori, così come tutta l'importanza (eccessiva) che a Padova si da al derby col Vicenza. Sarebbe ora di rinnovarsi sotto certi punti di vista.
IL POST-PARTITA. Al triplice fischio, quasi nessuno si dispera per la sconfitta. La Coppa Italia per molti è solo una rottura di coglioni (cosa che porta molto spesso a sottovalutarne gli impegni) e per il sottoscritto significa risparmiarsi un viaggio ad Ascoli il giorno di ferragosto. Molti vanno in centro a bere, io accompagno i soci in un viaggio che sembra una formalità, invece si trasforma in una odissea via Castelfranco-campagna del confine provinciale-Loreggia-camposampierese. Quando deciderò di comprarmi questo benedetto navigatore non sarà mai troppo tardi.
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