sabato 31 luglio 2010

ECCO COME FUNZIONA IL "MODELLO ITALIANO" ALL'ESTERO

Non è bastato il divieto ai tifosi dell'Hajduk di entrare allo stadio di Bucarest per evitare problemi. La polizia rende noto infatti che ci sono stati scontri tra tifosi dell’Haiduk di Spalato e della Dinamo di Bucarest nella capitale romena a poche ore dal match che vedrà di fronte le due squadre per l’andata del terzo turno dei preliminari di Europa League. Circa 500 agenti sono stati inviati a presidiare lo stadio in vista della partita. Dopo avere sentito l’Uefa, le autorità romene hanno vietato l’ingresso ai croati, ma un portavoce della polizia ha precisato che anche loro potranno entrare, solo a titolo individuale e non nella zona riservata ai supporter della squadra ospite. Il cancello di accesso a quella parte delle gradinate infatti resterà chiuso.  Nonostante il divieto circa 500 tifosi dell'Hajduk sono arrivati a Bucarest per assistere alla partita. Il club di Spalato in passato è stato sanzionato dalla Uefa per alcuni episodi di violenza in cui erano rimasti coinvolti i suoi tifosi.

Anche in Romania dunque applicano il "modello italiano", con risultati che definire "scarsi" è un eufemismo. D'altra parte, non funziona nel paese in cui è stato inventato, figurarsi dove viene copiato. Si perchè il discorso è sempre quello: nel momento in cui 5-600 tifosi ospiti decidono di andare in trasferta, chi li ferma?

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