mercoledì 22 settembre 2010

IL MODELLO ITALIANO...

Lo striscione che vedete in foto è costato a tre tifosi del Ravenna una diffida di due anni con firma. Sembra un paradosso ma invece è la tragica realtà di un paese in cui i delinquenti (italiani e stranieri) ci sguazzano (in primis quelli che stanno in parlamento) e dove i questurini di turno sfogano la propria frustazione sui ragazzi di stadio. Il motivo? Non aver fatto richiesta preventiva in questura per esporre lo striscione... Mi ricorda molto il caso di quel tifoso romanista che si beccò tre anni per aver esposto uno striscione che diceva "Ce s'è rotto er fax" all'indomani dell'entrata in vigore del Decreto Amato. Poi per fortuna arrivò il TAR a decretare infondate diffide del genere ed a commutare il provvedimento in una multa (comunque fuori luogo), quindi c'è almeno un precedente che gioca a favore dei ragazzi di Ravenna (più di uno per la verità). Rimane però l'assurdità di certi provvedimenti... 
Ventitrè tifosi leccesi invece si sono visti confermare il DASPO per cinque anni dalla questura di Vicenza... motivo? AVER ACCESO DEI FUMOGENI! Eh si, delle potenti armi di distruzione di massa, cinque anni sono il minimo...
Quando leggo certe notizie vorrei vedere in faccia qualche sapientone di quelli che dicono che "agli ultras tutto è concesso, lo stadio praticamente è una zona franca". Lo stadio è una zona franca un paio di palle, qualsiasi cazzata che si possa combinare dentro uno stadio, dal pugno al carabiniere fino all'accensione di un normale fumogeno DI LIBERA VENDITA (va precisato!) la si paga molto più salata che se combinata in qualsiasi altro ambito! 
Mi chiedo: quando i fedeli servitori del regime parlano in TV o sui giornali di "collaborazione con i tifosi", o ancora più viscidamente chiedono ai tifosi di collaborare con le forze dell'ordine, ci credono veramente? Perchè non so quanta collaborazione possano trovare con questi metodi... Non so per esempio se il tifoso genoano che un paio d'anni fa beccò una multa di 270 € (no sè paea carta da mie!) per aver esposto allo stadio Franchi di Firenze uno striscione che diceva "Vi ridurremo a Prandelli (con chiaro riferimento all'allora allenatore viola, lo dico per i ritardati, n.d.r.)" si senta molto disposto a collaborare, sicuramente non lo sono i destinatari di certi provvedimenti. Come del resto non lo sarei io: se prendessi un Daspo per una cazzata del genere, magari vedendomelo consegnato dallo stronzetto di turno col suo mezzo sorriso falso che si trova in tutti gli apparati statali (è la tipica espressione di chi si sente forte per lavorare dalla parte dello stato, minuscolo ovviamente) non diventerei collaborativo per niente. Anzi, studierei la maniera una volta tornato allo stadio, di fare cose ancora più dannose, possibilmente senza farmi beccare. E non per scarso rispetto delle leggi, ma proprio perchè certe persone meritano solo di prenderlo nel culo. Ripetutamente. 
Del resto, quanto paghi una politica repressiva di questo genere, tipicamente itaGliana (fedele al motto "Forte coi deboli, servile coi potenti...") lo fa capire chiaramente quello che è un puro dato statistico: negli ultimi cinque anni a Roma, in occasione di partite di calcio, sono stati riscontrati DICIANNOVE (non uno o due...) feriti da arma da taglio... Bene, in nessuno dei 19 casi è mai stato trovato il colpevole. Fatevi delle domande. Chissà, forse è questo il "modello italiano": stadi vuoti e violenza che continua nelle sue forme più infami... 

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