domenica 19 settembre 2010

L'UOMO CHE VIVE IN UNA DIMENSIONE PARALLELA

«La tessera del tifoso sta andando molto bene, con numeri superiori alle nostre aspettative». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, esprime soddisfazione per le adesioni alla tessera del tifoso: «Abbiamo superato quota 650mila», dice, ospite di Ventura Football Club su Radio Uno.
«La tessera del tifoso non è schedatura», ribadisce il ministro, «una schedatura piuttosto c’era stata quando era stato introdotto il biglietto nominativo. La tessera dà dei vantaggi ai tifosi veri e tiene fuori quelli che vanno allo stadio e hanno in mente altro: si tratta di una piccola frangia che ha rapporti a volte poco trasparenti con le società». Maroni spiega che «la tessera non è una soluzione miracolista ai problemi ma un tassello aggiunto a misure di sicurezza che hanno ridotto gli incidenti e i feriti».
A chi ricorda i disordini di Bergamo durante la festa della Lega Nord, Maroni risponde: «Non c’è un aumento della violenza, anzi. I risultati dicono il contrario: c’è una diminuizione dei reati e un aumento dell’atteggiamento violento solo da parte di “gruppuscoli” che non accettano che gli altri possano avere idee diverse».

Ogni volta che ascolto quest'uomo mi da tanto l'idea di uno che vive in una dimensione parallela, senza nessun contatto con la realtà. In realtà, deve difendere il proprio "prodotto" e pur rendendosi conto di aver fatto una gran puttanata, non può fare marcia indietro per non perdere credibilità. Anzi, deve continuare a dire che va tutto bene. Pura propaganda, favorita dal servilismo dei giornalisti che lo intervistano. E l'opinione pubblica se lo beve. Ma d'altra parte l'Italia agli occhi di molti è bella anche per questo, sicuramente lo è agli occhi dell'Europa che fra poco comincerà a tirarci noccioline come si fa con le scimmie allo zoo per sbellicarsi dalle risate...
Definire un successo 650 mila tessere sottoscritte quando fino allo scorso anno se ne stimavano 4 milioni è un esercizio che solo a un politicante di pessimo livello come lui può riuscire. Tutto il resto (calo di abbonamenti, calo di spettatori, violenza e disagi che non si sono minimamente fermati) sono dati di fatto con i quali anche lui prima o dopo dovrà fare i conti. Mi fa piacere che cmq nel suo monologo abbia ammesso (seppur fra le righe) che negli stadi italiani è in atto una schedatura, fin dai tempi del biglietto nominale: un motivo in più per il quale non si giocherà mai più un europeo o un mondiale in Italia!
Chiudo, portando l'esempio di quanto successo ieri a Trieste a 150 tifosi padovani, fatti entrare gratis allo stadio dopo un lungo tira e molla (L'U.S.Triestina, molto furbescamente, aveva alzato il prezzo del biglietto per gli ospiti da 18 a 22 euro, cosa che non stava in tasca a nessuno!) attorno allo stadio, fra biglietterie chiuse e forze dell'ordine che non sapevano che pesci pigliare. Cosa di cui parlerò approfonditamente nei prossimi giorni quando metterò on line il resoconto della trasferta. Tuttavia mi piace sottolineare che nelle prime due trasferte di quest'anno ci è andata di lusso, visto che anche a Modena avevamo speso 12 euro contro i 15 spesi dai "tesserati"... Evidentemente la Tessera del Tifoso è un vantaggio, per chi non ce l'ha! 

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