mercoledì 8 settembre 2010

PER FORTUNA C'E' ANCHE QUALCUNO CHE SI PONE DELLE DOMANDE...

Una cosa che mi ha fatto riflettere è che a rifiutare praticamente in massa la tessera sono state solo le curve di tutta Italia, mentre il pubblico che compone i "distinti", le "gradinate" e le "tribune" alla fine pur con qualche mugugno l'hanno sottoscritta. Prendiamo per esempio la nostra città: a tutt'oggi, due giorni dalla chiusura definitiva della campagna abbonamenti, le tessere sottoscritte sono 3200 contro le poco più di 4000 dello scorso campionato. Addirittura in Tribuna Est gli abbonati sono aumentati, mentre in Fattori ne sono state sottoscritte appena 180 (contro i 1200 della passata stagione). Se da una parte devo fare un plauso alla mia curva, dall'altro non posso far altro che parlar molto male della mia città, che ha dimostrato ancora una volta di essere più che mai individualista e disinteressata alle problematiche che vanno oltre il loro orticello. Ancora di più poi mi dispiace sentire o leggere gente che difende la tessera del tifoso, mentre in realtà difende la propria, poco convinta scelta, di averla sottoscritta; arrampicandosi sugli specchi pur di cercare una qualche ragione... 
Credo la situazione sia stata simile in molte città d'Italia. Una cosa però che mi fa piacere è notare come qualcuno che ragiona ci sia ancora. Questa lettera è di un tifoso del Varese al direttore di Varesenews:

Egregio direttore,
ieri mi sono recato presso lo stadio “Franco Ossola” di Masnago per assistere alla partita del terzo turno della seria cadetta Varese-Empoli. Avevo già acquistato il biglietto in prevendita, ma mi sono comunque recato allo stadio alle 14.00, un ora prima dell’inizio della gara, per non avere problemi nel trovare un posto auto. Già a quell’ora i parcheggi erano esauriti e le auto sostavano dove potevano, quindi su prati e marciapiedi. Ho avuto la fortuna di trovare un posto a più di un chilometro dallo stadio e appena arrivato nei pressi dello stadio ho notato la prima stranezza: I parcheggi della curva sud erano praticamente vuoti, erano presenti soltanto 5 auto di tifosi toscani.
La macchina organizzativa della questura ha tenuto chiuso il più grande parcheggio per una manciata di auto che avrebbero potuto trovare un altra sistemazione in un parcheggio più piccolo. Bene, almeno i vigili saranno stati felici nel dare un pò di multe alle auto dei tifosi locali che non hanno trovato altra sistemazione che sui maciapiedi.
All’ingresso dello stadio coda per i tornelli e controlli serrati, nei quali si doveva esibire un documento e si era sottoposti alla perquisizione.
Bene, sarà frutto della tolleranza zero voluta del ministro dell’interno?
Appena entrato allo stadio ho visto il settore ospiti vuoto…
Peccato, ho pensato, con tutti quei quattrini spesi per tornelli, messa a norma del settore, reti divisorie innalzate e gabbia di deflusso esterna costruita a norma per gli ospiti e non c’è nessuno…
A dieci minuti dall’inizio è successo il fatto più strano. Una cinquantina di ultras Empolesi sono entrati nel settore “distinti”, proprio dove sono sistemati i tifosi più tranquilli del Varese e le famiglie. La cosa ha destato lo stupore generale del pubblico e degli stewart: “Ma come? Si parla di tolleranza zero, si costruiscono da vent’anni gabbie per gli ospiti con reti sempre più alte e robuste, e poi gli ultras vengono sistemati facendo sloggiare le famiglie di tifosi locali?”
L’impressione che il pubblico sbigottito ha avuto è cosa ben diversa che questa sia la fantomatica “tolleranza zero” tanto decantata dal Ministro Maroni. Mettere ultras tra le famiglie pacifiche di tifosi locali è follia allo stato puro. Perchè danneggiare le famiglie per via del fenomeno degli ultras?
Fortunatamente ieri il buonsenso è prevalso e non è successo nulla.
Quando a breve arriveranno centinaia di tifosi di Novara e Livorno verranno ancora fatte sgombrare le famiglie di Varese?  E se dovesse mai succedere qualcosa la colpa sarà dei teppisti o di chi, essendo distante dalla realtà, ha permesso che accadano queste stranezze?
Finita la partita, ho notato l’ultima cosaa strana: strade chiuse per permettere il deflusso degli ultras ospiti…, Ultras che sino a cinque minuti pima stavano tra i tifosi varesini, senza reti o barriere di polizia, ma guardati da dei ragazzotti vestiti di giallo spaventati dal peggio che sarebbe potuto accadere in quella situazione.
Auguriamoci che prevalga il buonsenso anche da parte del ministero, cosa che ieri al “Franco Ossola” e in molti stadi di Italia non si è visto.

Al di là delle idee che può avere il lettore di Varese a proposito degli ultras, egli ha avuto l'indubbio merito di puntare il dito su quello che è uno dei problemi maggiori degli stadi italiani, ma che quasi nessuno affronta: la gestione isterica dell'ordine pubblico! I parcheggi chiusi per poche decine di ospiti, le strade bloccate... e poi si vanno a mischiare le tifoserie grazie alla tessera del tifoso! Giusto per rispondere alla sua domanda: chi ha permesso la realizzazione di certe nefandezze è colpevole tanto se non più dei teppisti da stadio, proprio perchè lontano dalla realtà quando invece sarebbe eletto e pagato proprio per risolvere e rappresentare i nostri problemi in parlamento! Troppo facile e comodo dare la colpa di tutto agli ultras, nel momento in cui non si è capaci di far rispettare la legge a una persona e si puniscono le altre 100 persone tutt'intorno a lui!
OCCORRE FAR MARCIA INDIETRO QUANTO PRIMA! LA TESSERA DEL TIFOSO DEVE ESSERE FACOLTATIVA E CHI NON CE L'HA DEVE COMUNQUE POTER ACQUISTARE I BIGLIETTI PER IL SETTORE OSPITI! 

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