Da qualche mese è tornato in edicola "Supertifo", rivista storica sul tifo organizzato, sospesa credo per un paio d'anni. Erano una decina d'anni che non lo compravo più, schifato dalla piega che aveva cominciato a prendere verso fine millennio di rivista nazional-commerciale e "politicamente corretta". Eppure Supertifo aveva in qualche modo fatto parte dei ricordi della mia adolescenza, quando lo aspettavo il secondo martedì di ogni mese e lo compravo prima di andare a scuola per sfogliarlo poi in classe durante le noiosissime ore di lezione; bei tempi di foto da ritagliare e collezionare come qualche anno prima si faceva con le figurine dei calciatori... Pertanto quando ho saputo che era tornato in edicola, sono tornato a comprarlo incuriosito, seppur diffidente. Debbo dire che mi ha fatto subito un'ottima impressione: non parliamo più del giornalino di foto e annunci che era nei primi anni '90, oggi ha decisamente un'altro taglio, decisamente più interessante, con articoli scritti da gente che conosce il mondo delle curve e che parla delle problematiche che le affliggono con cognizione di causa...
Nell'ultimo numero ho notato che c'è pure un articolo sulla tifoseria biancoscudata, e di questo voglio parlare. Mi fa piacere innanzitutto che fra le righe si nomini anche questo spazio (per chi volesse leggere l'articolo, lo trovate nell'ultimo numero a pagina 32-33, titolo "Patavium History"), come mi ha fatto piacere che anche in passato alcuni articoli siano stati ripresi proprio dal mio blog. Va tuttavia precisato che Lapadovabene.it è un sito a carattere personale, non il sito ufficiale della Fattori o degli Ultras Padova, ci tengo a sottolinearlo per chiarezza e correttezza personale: se avete avuto modo di seguirlo, vi sarete accorti che TUTTI gli articoli sono sempre riportati in prima persona singolare, cioè utilizzando "IO" e non "NOI". Bene, ora ne sapete il motivo... Tutto quello che riporto qui dentro (esclusi chiaramente i comunicati della Fattori) sono frutto del mio pensiero, nient'altro...
Leggendo l'articolo ho notato una mancanza, non da poco: fra i gruppi che hanno composto l'ossatura della curva biancoscudata nel dopo-HAG (o nel dopo-Appiani se vogliamo, visto che i due periodi coincidono) non è nominato quello più longevo e più continuativo: la Juventude (non Juventude Crociata, precisiamo! Il suddetto gruppo ha accorciato il proprio nome da un bel pò di anni...), in pista dal 1995, capaci di superare le diffide e (soprattutto) di darsi anche un ricambio generazionale... Per il resto, tolta la Juventude (che prima di tutto è un gruppo ultras, ma un gruppo di amici...) non parlerei di "gruppi" ma più genericamente di "curva": infatti si continuano a portare le pezze che hanno fatto parte del nuovo corso, ma di fatto non ci sono gruppi ben distinti bensì una sola grande massa di ragazzi, questa è la Fattori!
Per il resto trovo il resoconto delle nostre vicissitudini abbastanza veritiero e preciso, anche se mi permetto di integrare l'articolo con alcune precisazioni puramente numeriche a riguardo della recente introduzione della Tessera del Tifoso: i ragazzi della Fattori che hanno sottoscritto l'abbonamento quest'anno sono poco più di un centinaio, 114 per la precisione (di cui 87 ragazze, categoria questa da sempre premiata dal Calcio Padova con una politica di prezzi molto bassi) contro gli oltre 1.400 della scorsa stagione. I gruppi che vedete in trasferta nel settore ospiti, sono semplici club di tifosi facenti parte dell'AICB (Associazione Italiana Club Biancoscudati, il centro di coordinamento di Padova) , mentre tutti i ragazzi della Fattori prendono posto nei settori di casa in mezzo al pubblico normale: in questo inizio di campionato le più significative sono state quella di Trieste dove 250 ragazzi si sono rifiutati di acquistare il biglietto di fronte al "gioco sporco" dell'U.S.Triestina di aumentare il prezzo dei biglietti di Tribuna Trevisan (il settore riservato agli ospiti senza tessera del tifoso) il giorno della partita rispetto a quanto comunicato precedentemente, e della questura locale di chiudere tutte le biglietterie degli altri settori, inscenando una protesta in strada e venendo poi fatti entrare gratis dalle forze dell'ordine verso il ventesimo del primo tempo; e quella di Piacenza dove un centinaio di ragazzi della Fattori, sempre a causa del prezzo dei biglietti, sono rimasti all'esterno dello stadio, ricevendo fra l'altro la solidarietà ed il rispetto degli ultras di casa. Con la promozione in serie B c'è stata una grossa iniezione di entusiasmo, ma credo di non sbagliare se dico che il vero motivo della "crescita" della tifoseria biancoscudata (Curva piena, trasferte sempre in buon numero e soprattutto la gente che ti segue...) sia da ricercare nel fatto che siamo forse oggi una delle poche realtà ultras veramente unite. Un saluto a chi della redazione leggerà questo blog.
Nessun commento:
Posta un commento