venerdì 22 ottobre 2010

PESCARESI


La tifoseria pescarese vanta una lunga tradizione, in quanto il tifo organizzato nella città di D'Annunzio mosse i primi passi negli anni '70 con la nascita del Club Fedelissimi. Nel novembre 1976 alcuni ragazzi, l'ala più giovane dei "Fedelissimi", decisero di staccarsi per formare il primo gruppo ultras pescarese: nacquero così i Pescara Rangers, che per primi rispetto ad altre tifoserie (Empoli, Pisa, ecc) addottarono questo nome e sono stati gli unici ad anteporre nella dicitura il nome della città a quello del gruppo. In quel periodo nacquero anche gli Ultras, e la prima posizione dei due gruppi fu la parte superiore della Tribuna dello stadio Adriatico. La prima consacrazione per il gruppo arrivò in occasione dello spareggi di Terni e Bologna per salire in serie A, quando più di mille ragazzi si mossero con i Rangers. Successivamente, con l'ampliamento della Tribuna, il gruppo si spostò in Curva Sud. Nell'anno successivo tutti i gruppi ed il club Fedelissimi (che cambiarono denominazione in Ultras, mentre i vecchi Ultras si unirono ai Rangers) si spostarono in Curva Nord, che divenne così il tempio del tifo pescarese. Un'altro spareggio a Bologna contro il Monza per salire in A mosse al seguito 40.000 pescaresi e fu la svolta: il Pescara da quel momento venne seguito da tutta la Regione Abruzzo!  Nel periodo della serie A degli anni '70 nacquero due rapporti che hanno segnato irrimediabilmente la tifoseria: l'odio per i laziali ed il gemellaggio con i vicentini.
Con la doppia retrocessione in dalla A alla C1 dei primi anni '80 la tifoseria subì un tracollo, ma i Pescara Rangers rimasero al proprio posto, e col successivo ritorno in B nel 1983/84 vissero anche il loro primo ricambio generazionale. Nel 1986/87 con Galeone alla guida e dopo una retrocessione sul campo con ripescaggio, il Pescara tornò in serie A scatenando nuovo entusiasmo. Nacquero in quel periodo altri gruppi ad affiancare i Rangers: Cherokee, Park Kaos, Tritati... ma soprattutto i Bad Boys, gruppo dinamico ed originale che assieme ai Rangers sarà quello che più di ogni altro lascerà un'impronta nel tifo pescarese. La serie A durerà poco, ma una nuova promozione (sarà anche l'ultima) è dietro l'angolo, ancora con Galeone in panchina, nel 1991/92. L'immediata retrocessione ed il rischio di finire in C l'anno successivo spensero la tifoseria: cominciarono anche le liti in seno al direttivo dei Rangers e verso la metà degli anni '90 nacque il Vecchio Rangers. In quel periodo erano i Bad Boys il vero gruppo trainante. Tuttavia la Curva non rimase con le mani in mano e nel 1998 tutti i gruppi esistenti decisero di tornare alle origini, riunendosi con i Rangers, ad eccezione dei Bad Boys. Da allora e fino al 2004 la curva è stata retta dall'asse P.R.-B.B. Nel 2001 il Pescara torna in C1 ed esplode definitivamente la contestazione al presidente Scibilia, culminata con una grande manifestazione di protesta per le vie della città. Nel 2002/03 i biancazzurri tornano in B e la tifoseria si riaccende anche se siamo lontani dai fasti di un tempo. Ed anche la curva comincia a perdere dei pezzi storici, ultimo in ordine di tempo Marco Mazza, "Bubù", capo storico dei Rangers a cui è dedicata la Curva Nord stessa. Nel 2004 la rivalità con i Bad Boys, da sempre latente, esplode in maniera violenta, e si conclude con la cacciata dalla curva di questi ultimi. Da quel momento i Rangers saranno l'unico gruppo presente nella Nord. I Bad Boys si trasferiscono nei Distinti ed entrano a far parte dei Fedelissimi, che si scioglieranno nel 2007 in seguito all'entrata in vigore del Decreto Amato che proibisce la presenza di striscioni, stendardi e coreografie non autorizzati... 
Nel 2006 i Rangers festeggeranno i propri trent'anni con una due giorni di festa nei locali dell'ex mercato ortofrutticolo di Pescara.
I rapporti con loro non sono mai stati troppo buoni, proprio a causa del loro storico gemellaggio con i vicentini (perfino un gruppo di Vicenza, il Fabjo Group, qualche anno fa aveva i colori biancazzurri nel proprio striscione). Si tratta comunque di una tifoseria tosta e rispettabile, da non sottovalutare assolutamente! Dal libro "Il Padova siamo noi": (...) Nel '90 Prato della Valle fu teatro di un bel rissone tra ultras pescaresi in incognito ed i frequentatori del chiosco di Via 58° Fanteria. Un paio di abruzzesi fecero un passaggio al Pronto Soccorso mentre le loro auto furono da revisionare. Da dire che, anche se erano in inferiorità, i biancazzurri si rivelarono davvero degli ossi duri (...) Nel '91 la partita di Pescara fu molto movimentata. Ci presentammo in 400 e per tutta la partita volarono monete, bottigliette e pezzi di stadio da un settore all'altro. Verso la fine ci furono duri scontri con i carabinieri ed uno dei ragazzi della Piazza si trovò con una spalla fratturata dal calcio di una carabina. In quell'occasione ci fu il primo diffidato della curva padovana (...) Nel '92, non avendo modo di arrivare ai tifosi ospiti, decidemmo di assaltare alcune volanti della polzia. I blu non gradirono affatto la cosa e ci inseguirono per tutto il parcheggio del Foro Boario (...) Nel '94 una sessantina di nostri ragazzi scesi in Abruzzo si scontrarono col locale comitato d'accoglienza, per sedare gli scontri dovette intervenire la celere.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

BELLA TIFOSERIA NIENTE DA DIRE, IN C CERTI NUMERI NON LI FANNO TUTTI...

Anonimo ha detto...

beh! se vogliamo nemmeno in b...
è ovvio che la tradizione ed il blasone di una squadra conta molto, ma non me li aspettavo cosi pimpanti.
Ieri si sono presentati in 300 o forse più ed erano tutti senza tessera del ministro, infatti nel settore ospiti erano presenti in 10!mi hanno fatto una bella impressione...
COMUNQUE FORZA GRANDE PADOVA, CHE SIA L'ANNO BONO?