
Se però ci si informa un pò meglio sulla vicenda, ci si accorge di molte cose "fuori posto" in questo racconto... Innanzitutto sul poliziotto in servizio, che non avrebbe indossato la fascetta identificativa prevista dalla legge francese per riconoscere gli appartenenti alla Polizia di Stato. Poi anche sul suo racconto: il tifoso colpito assieme a Julien e scampato alla morte è risultato poi completamente estraneo ai fatti; ed addirittura il tifoso che lui avrebbe protetto ha dichiarato che non c'era nessuna situazione di pericolo! Scavando un pò nel suo passato, si scopre che un tempo stava all'antidroga, salvo poi essere trasferito alla squadra mobile in missione di sorveglianza, ovvero il corpo di servizio normalmente all'esterno del Parco dei Principi. Motivo del trasferimento? Pare che il buon Granomort qualche anno prima avesse contratto un debito in circostanze poco chiare e che per questo avesse finto un rapimento con stupro collettivo (!!!) per una richiesta di riscatto totale di 15.000 euro. Ovviamente la bufala venne subito smentita, seguirono le scuse di Antoine Granomort che riconobbe di aver mentito per nascondere un debito contratto in circostanze poco chiare. Nel tentativo di ripagare il debito, il poliziotto sottrae, nel corso di una retata antidroga, 5.400 euro ad alcuni spacciatori; uno di questi, riuscira’ eventualmente a minacciare Granomort derubandolo di 15.000 euro. A questo punto, il poliziotto utilizza la carta bancaria del suocero per intascare a piu’ riprese una somma del valore di 13.200 euro. E’ a questo punto che scatta la denuncia. In seguito a questo fatto Granomort venne trasferito alla squadra mobile. In molti a questo punto si chiedono come possa essere considerato credibile un personaggio del genere, finendo col darsi la risposta più ovvia...
Julien dal canto suo è stato dipinto come un pericoloso naziskin a caccia di tifosi nemici... In realtà a detta di tutti coloro che lo conoscevano era un ragazzo tranquillo, tifoso di calcio, non iscritto a nessun partito politico e pare nemmeno al gruppo dei Boulogne Boys (messi sotto accusa per gli incidenti). Io non lo conoscevo, ma più che mai in una situazione del genere lo sento vicino a me... riposa in pace, Julien!
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