venerdì 26 novembre 2010

LA DISINFORMAZIONE...

Fonte: La Stampa

Non si chiama Mario Balotelli, non è famoso come il fuoriclasse azzurro, ma ha in comune il passaporto (italiano) e il colore delle pelle. Nera. Quanto basta a Stefano Layeni, ventottenne portiere dell'AlbinoLeffe, per meritarsi i buu dei pochi tifosi della Lazio accorsi allo stadio Olimpico per la sfida di Coppa Italia vinta dai biancocelesti 3-0 (reti di Garrido 15' pt, Stendardo 45' pt e Del Nero 41' st). Mille tifosi, la famosa minoranza incivile, non si sono solo segnalati per gli insulti razzisti al giocatore di origini nigeriane nato a Castiglione delle Stiviere, ma anche per i cori contro il presidente Lotito, la cui colpa più evidente pare sia quella di aver portato la Lazio ai vertici del calcio italiano (seconda dietro il Milan), bagnando la miccia dei contestatori endemici. Reja si tappa le orecchie e vince anche con le seconde linee, regalandosi il derby con la Roma negli ottavi (12 gennaio), rivincita minore di quello perso in campionato.

Articolo che non fa una piega. C'è solo un piccolo problema: da inizio stagione la Curva Nord Lazio non entra allo stadio ne in casa ne in trasferta per protestare contro l'introduzione della Tessera del Tifoso. Ergo, ammesso che ci siano stati cori razzisti (che poi gli ululati non sono certo configurabili come razzismo, l'ha detto anche Jiday, ma tant'è...) non possono essere partiti dagli ultras della Lazio. E nemmeno quelli contro Lotito (che non è certo contestato per razzismo, e nemmeno per la stagione fortunata che sta vivendo la Lazio, visto che è una singola stagione sotto la sua presidenza che sta andando bene...). Quando si è abituati a fare terrorismo mediatico invece che a informare, questi sono i risultati!

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