Fonte: Goal.com
Continua la protesta dei tifosi contro la Tessera del Tifoso e la partita delle 12.30. Allo stadio San Siro, in occasione della sfida di mezzodì fra l’Inter e il Parma, i supporters della Curva Nord sono entrati con 5 minuti di ritardo per protestare contro Lega e Figc.
A Brescia, invece, un gruppo di tif
A Brescia, invece, un gruppo di tif
osi del Genova non”tesserati” sono stati fermati alla stazione e rispediti in Liguria perché sprovvisti del documento di identificazione necessario. «La circolare sulla tessera del tifoso - spiega l'avvocato Laura Tartarini che segue le vicende dei tifosi con altri colleghi, come si legge su ‘Il Secolo XIX’ - vieta, in casi particolari, l'accesso agli stadi se ci sono provvedimenti dell'autorità e impedisce l'accesso a chi non ce l'ha. Ma non esiste il divieto alla circolazione, che è un diritto inalienabile, né ad arrivare in una città».
Il legale ha poi aggiunto: «Lo avevamo già evidenziato - sottolinea l'avvocato Tartarini - la tessera già è tutta da discutere nel merito, ma quanto accaduto prima con la trasferta di Roma, a Parma con i tifosi della Sampdoria e oggi con quelli del Genoa evidenzia come il problema sia politico. Chi contesta e critica, in modo civile, viene punito. Ma l'aspetto più grave è la limitazione al diritto di movimento, oggi abbiamo, per così dire, scoperto che con una circolare si impedisce il libero movimento delle persone ed è inaccettabile».
Il caso di Brescia rischia di creare molte polemiche e probabilmente sarà oggetto di un’iniziativa legale.
Il legale ha poi aggiunto: «Lo avevamo già evidenziato - sottolinea l'avvocato Tartarini - la tessera già è tutta da discutere nel merito, ma quanto accaduto prima con la trasferta di Roma, a Parma con i tifosi della Sampdoria e oggi con quelli del Genoa evidenzia come il problema sia politico. Chi contesta e critica, in modo civile, viene punito. Ma l'aspetto più grave è la limitazione al diritto di movimento, oggi abbiamo, per così dire, scoperto che con una circolare si impedisce il libero movimento delle persone ed è inaccettabile».
Il caso di Brescia rischia di creare molte polemiche e probabilmente sarà oggetto di un’iniziativa legale.
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