Fonte: Repubblica.
La Federcalcio bosniaca ha annunciato di aver punito, con un'ammenda di 20 mila marchi (10.200 euro) e un turno a porte chiuse, un club di prima divisione, il Siroki Brijeg, per non aver reagito in presenza di una bandiera nazista esposta dai suoi tifosi durante una recente partita. L'incidente è avvenuto domenica quando il Siroki Brijeg affrontava in casa il Sarajevo. Una foto pubblicata su un sito di informazioni locale mostra alcuni tifosi che esibiscono una bandiera nazista e una del Vaticano. La polizia, che durante la gara non aveva reagito, ha reso noto oggi di aver identificato due tifosi responsabili dell'esibizione del vessillo con la svastica. La maggioranza dei tifosi del Sarajevo sono musulmani, mentre quelli del Siroki Brijeg sono perlopiù croati di Bosnia. Negli ultimi anni le sfide tra i due club sono state regolarmente occasione di incidenti. Nell'ottobre 2009, a Siroki Brijeg, un tifoso della squadra della capitale è stato ucciso con colpi d'arma da fuoco durante scontri avvenuti prima di una partita di campionato. Nell'aprile scorso, dopo un match a Sarajevo, una quindicina di persone, tra cui alcuni poliziotti, sono rimaste ferite.
Siroki Brijeg è una città Croata, rientrante però in territorio bosniaco in base agli accordi di Dayton del 1995. Ovviamente anche la squadra locale partecipa al campionato bosniaco, pertanto quando incontra il Sarajevo si verificano regolarmente incidenti che durante lo scorso campionato costarono la vita a un tifoso 24enne del Sarajevo.
Ma Siroki Brijeg non è una situazione isolata: qualcosa di simile si vive per esempio a Mostar, città appartenente alla Bosnia ma divisa in due fra croati e bosniaci. Come due sono anche le squadre: Zrinsky (a prevalenza croata) ed il più famoso Velez (a prevalenza bosniaca). Ovviamente nel derby sono scintille... Lo striscione esposto nella foto grande è il brano di una poesia che recita all'incirca: "Lavi le tue mani nel sangue, vivi nelle tue bugie, perdi le anime dei bambini come i fiori intorno a noi".
Siroki Brijeg è una città Croata, rientrante però in territorio bosniaco in base agli accordi di Dayton del 1995. Ovviamente anche la squadra locale partecipa al campionato bosniaco, pertanto quando incontra il Sarajevo si verificano regolarmente incidenti che durante lo scorso campionato costarono la vita a un tifoso 24enne del Sarajevo.
Ma Siroki Brijeg non è una situazione isolata: qualcosa di simile si vive per esempio a Mostar, città appartenente alla Bosnia ma divisa in due fra croati e bosniaci. Come due sono anche le squadre: Zrinsky (a prevalenza croata) ed il più famoso Velez (a prevalenza bosniaca). Ovviamente nel derby sono scintille... Lo striscione esposto nella foto grande è il brano di una poesia che recita all'incirca: "Lavi le tue mani nel sangue, vivi nelle tue bugie, perdi le anime dei bambini come i fiori intorno a noi".
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