Quando il sottoscritto o altri miei simili parliamo del fallimento della Tessera del Tifoso, siamo facilmente accusabili di delazione. Ma quando anche un giornale come Repubblica, non certo "antisistema" ne riconosce il fallimento allora vuol dire che i tempi sono maturi per far cessare questa porcheria, che ha reso gli stadi nostrani autentiche cattedrali nel deserto togliendone quello che era l'aspetto più conflittuale ma anche più bello e divertente: il tifo!
L'articolo che vado a pubblicare è proprio preso da Repubblica - Spy Calcio
Il progetto tessera del tifoso è fallito ma il ministro Roberto Maroni non lo sa, o fa finta di non saperlo. Intendiamoci bene: il suo obiettivo è lodevole ma la strada da seguire non è questa. Il traguardo di Maroni è quello di riportare le famiglie negli stadi, abbattere le barriere (si è dato tempo tre anni), consentire le trasferte a tutti e far sì che i tifosi possano stare tranquillamente in tribuna, mischiati magari con quelli rivali. Sono tutti obiettivi che meritano il massimo rispetto e devono essere condivisi da chi crede che gli stadi italiani, prima o poi, debbano essere luoghi civili (come in alcune Nazioni, non tutte). Ma la tessera del tifoso, in questo progetto, non serve a nulla. Anzi, in qualche caso rende solo la vita difficile ai tifosi per bene. Sono stati previsti, ad esempio, sconti (riservati ai tesserati) sui treni e negli Autogrill: bene, sarebbe interessante sapere, a fine girone d'andata, chi ne ha usufruito. Adesso il Casms - Comitato analisi per le manifestazioni sportive - ha deciso di riaprire la trasferta ai romanisti di sabato prossimo a San Siro (gara col Milan). Potranno andare sia i possessori della tessera del tifoso, sia quelli che non ce l'hanno: pare che abbiano intenzione di metterli tutti nel settore riservato agli ospiti. Ci saranno pochissimi tesserati, e tantissimi che non condividono il progetto-Maroni. La trasferta è stata riaperta per venire incontro ai tifosi giallorossi: sinora, tranne Palermo, avevano potuto seguire la loro squadra fuori casa solo i tesserati (quindi una minoranza).
Anche la trasferta di Verona-Chievo, dove lo scorso anno erano andati senza problemi 20.000 romanisti, era stata chiusa: ma pare che la motivazione sia stata legata al fatto che stavano concludendo le indagini sugli incidenti di Pescara, che hanno portato all'arresto di 19 tifosi, di cui 11 giallorossi. Ora si riapre San Siro: giusto? Sbagliato? Di sicuro l'ennesima dimostrazione che il progetto-tessera è fallito: la società Roma si è impegnata a gestire la trasferta. La spaccatura fra la stessa tifoseria, fra tesserati e non, crea comunque problemi e polemiche. Vedremo se questo segnale, deciso dal Casms, porterà frutti positivi: tra l'altro non si sa ancora a che ora si giocherà il derby di Coppa Italia del 19 gennaio. La questura di Roma vorrebbe di pomeriggio: ma così si penalizzano i tanti tifosi che lavorano. Il Viminale sostiene che quest'anno gli incidenti negli stadi sono diminuiti grazie alla tessera. Non credo proprio sia così: a Roma, ad esempio, i Daspo sono aumentati del 400 per cento. Che c'entra la tessera? Rispetto allo scorso anno c'è stata maggiore attenzione in alcune città. Tutto lì.
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