giovedì 10 settembre 2009

IL RIBELLE VIVE QUA...

 
TORINO. Sostenitori del Torino attivi oggi, in centro città, e ad un certo punto affiancati anche da un gruppo di juventini: cori all'unisono, lo stesso l'obiettivo. Nel mirino, la "Tessera del Tifoso". Oggi, infatti, la novità introdotta dal ministro Maroni è stata presentata proprio nel capoluogo piemontese da Giancarlo Abete, presidente Figc, presso il Municipio alla presenza del sindaco Chiamparino e dei presidenti dei due club cittadini, Cairo e Cobolli Gigli. "No alla Tessera del Tifoso" è lo striscione inalberato, sulle transenne disposte dalla forze d'ordine, da parte dei tifosi granata (in netta maggioranza, per la cronaca: oltre 200). La protesta è forte, veemente: i manifestanti partono poi in corteo fino a raggiungere l'hotel "Principi di Piemonte", sede del ritiro della Nazionale di Lippi, e qui proseguono manifestando a piena voce le loro ragioni. Quindi, si disperdono per le vie del centro, ma hanno colto nel segno focalizzando, con la loro protesta, l'attenzione su un provvedimento governativo che fa discutere.
ABETE.  Gli ultra’ di Juventus e Torino uniti contro la tessera del tifoso. Un centinaio di esponenti della frangia piu’ accesa della tifoseria del Toro si sono dati appuntamento, nel pomeriggio, di fronte al palazzo del Comune, che ospitava la conferenza stampa della card della Nazionale, presieduta dal presidente federale Abete, per protestare contro l’ingresso della tessera del tifoso. Al contingente di tifosi granata si e’ presto aggiunta una cinquantina di ultra’ bianconeri: nessuna tensione fra le opposte frazioni, coalizzate nello scandire slogan contro il provvedimento del Ministero degli Interni e all’indirizzo del ministro Maroni. C’e’ stato anche un accenno di carica, con i tifosi che hanno cercato di sfondare il cordone della sicurezza, prontamente rintuzzato dalle forze dell’ordine, con il cancello del Comune che e’ stato prontamente chiuso. Gli echi della protesta sono comunque giunti all’interno della “Sala delle colonne”, teatro della conferenza di Abete, il quale ha ribadito le linee guida del provvedimento:”Siamo pronti ad accogliere qualunque suggerimento possa essere migliorativo - ha spiegato il presidente federale -. Naturalmente non possiamo prendere in considerazione iniziative che non siano conformi con le direttive proposte dal Ministero degli Interni. Credo che sia comunque necessario che venga fatta chiarezza, una volta per tutte, sulla tessera del tifoso, a cominciare dal fatto che non si tratta di un provvedimento restrittivo, rivolto ad escludere dallo stadio i non possessori. Al contrario, la tessera consente una serie di agevolazioni, permettendo ai tifosi che ne sono in possesso di seguire la propria squadra in trasferta anche nelle gare soggette a prescrizione ai termini di sicurezza”. 
In poche parole, ascoltiamo tutti tranne chi non la pensa come noi. Ottimo esempio di democrazia all'itaGliana.  
MA COME FUNZIONERA' LA TESSERA? Articolo tratto da "La Stampa"
Come nasce la tessera del tifoso?
Si tratta dell’attuazione di un progetto avviato il 27 maggio del 2008 dall’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive. Il Viminale, da cui l’Osservatorio dipende, presentò questo strumento che avrebbe consentito «ai titolari, salvo diversa specifica determinazione» l’esenzione «dalle eventuali restrizioni alla vendita dei biglietti».
Da quando entrerà in vigore?
Dal prossimo primo gennaio per le società di calcio sarà possibile vendere i biglietti per i settori ospiti soltanto ai possessori della tessera del tifoso. Un termine perentorio voluto dal ministro degli Interni Roberto Maroni davanti alle perplessità di molti club e, soprattutto, degli ultrà di tutte le curve d’Italia. L’obiettivo del Viminale è quello di arrivare alla creazione dei «Tifosi Ufficiali», la parte più sana e appassionata di chi segue il calcio allo stadio. Una via per eliminare dal mondo del pallone i violenti.
Come si ottiene la tessera?
Ogni tifoso può presentare una richiesta al club di cui è sostenitore che, a sua volta, potrà consegnare la card dopo aver ottenuto il nulla osta dalle relative questure che arriverà solo se il richiedente non ha precedenti per fatti violenti. In caso contrario, la tessera non verrà rilasciata e, quindi, il tifoso non potrà usufruire dei vantaggi legati all’uso della stessa. Nel caso, poi, che un supporter venga coinvolto in incidenti ed abbia già la tessera, quest’ultima verrà bloccata.
Come è fatta la card?
E’ una tessera personale, con dati anagrafici e fotografia del tifoso. Presentata come una sorta di carta d’identità, la card ha più l’aspetto di un bancomat.
Qual è la principale utilità della tessera del tifoso?
I titolari potranno andare allo stadio anche in presenza di eventuali restrizioni nella vendita dei biglietti. Ma, soprattutto, potranno recarsi in trasferta occupando i settori dedicati agli ospiti, che dal prossimo primo gennaio saranno aperti solo per i possessori della card. In sostanza, se in calendario c’è Inter-Juventus, dal 1 gennaio 2010 gli juventini in grado di occupare il settore ospiti di San Siro saranno solo quelli cui la società di appartenenza avrà potuto rilasciare la relativa tessera.
Quali sono gli altri vantaggi per i titolari della card?
Per prima cosa, i possessori della tessera potranno usufruire di corsie preferenziali ai tornelli all’ingresso negli stadi. Vale a dire, là dove oggi ci sono controlli accurati per tutti, i titolari della card troveranno uno spazio a loro dedicato e dove sottoporsi ai controlli stessi in maniera molto più veloce come se in mano avessero un vero e proprio telepass. Spetterà, poi, ad ogni singola società stipulare accordi con aziende che operano anche al di fuori del mondo del calcio o dello sport che consentano agevolazioni al loro pubblico fideizzato.
(Se la società è la stessa che ha creato il sistema informatizzato per i tornelli all'Euganeo, siamo a cavallo! N.d.r.)
Fino al 31 dicembre come saranno regolate le trasferte dei tifosi?
Prima dell’entrata in vigore obbligatoria della tessera del tifoso saranno l’Osservatorio e il Casms a stabilire quali tifoserie potranno andare in trasferta. Un aspetto va chiarito: anche quando sarà entrata in vigore la card, se un tifoso sprovvisto di tessera vorrà seguire la propria squadra potrà farlo comprandosi il biglietto per un qualunque settore dello stadio che non sia quello ospiti. Caso diverso se le autorità per la pubblica sicurezza dovessero vietare la vendita dei biglietti anche per gli altri settori dello stadio per motivi di ordine pubblico: in questo caso si entra allo stadio solo con la tessera del tifoso senza distinzione di posti.
Quali club sono già in regola con la tessera del tifoso?
Ad oggi solo l’Inter ha aderito fedelmente al progetto con oltre 15 mila tessere già consegnate ai propri tifosi che ne hanno fatto richiesta. Il Milan ha stampato migliaia di card, ma sono senza foto e, quindi, mancano di tutti i requisiti richiesti dal Viminale. Alle società, la card costerà circa 7 euro a cui andrà aggiunto il peso dell’investimento per le già citate corsie preferenziali che consentano il rapido accesso alle tribune dei titolari della tessera.
Perché gli ultras protestano contro la tessera?
Gli ultras contestano la parte del provvedimento in cui si vieta la concessione della card a chi negli ultimi 5 anni è stato condannato, anche in via non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Nelle loro manifestazioni di protesta, gli ultrà mettono in evidenza come con l’entrata in vigore della tessera venga in realtà istituzionalizzato una sorta di Daspo «a vita». Per loro il problema è di natura legislativo là dove c’è un’ambigua formulazione che impedisce a chi comunque ha scontato una pena di tornare allo stadio.

Insomma, vogliamo andare in trasferta? Tutti in tribuna, si fa gruppo e si canta! Mi sembra la cosa più semplice...

MINCHIA DURA! Un gruppo di cinque tifosi, presenti allo stadio "Barbera" per assistere alla Supercoppa Primavera, ha minacciato e allontanato uno steward nel settore della tribuna. L´uomo che per motivi di ordine pubblico, nello svolgimento del proprio lavoro, aveva invitato i tifosi ad allontanarsi dalle ringhiere e accomodarsi nei posti a sedere, è stato minacciato verbalmente.
Dico ciò che vedo: chi indossa una divisa qui a Nord spesso si sente un dio in terra... Chi fa gli stessi lavori a Sud spesso tiene un profilo basso e molto diplomatico... Forse è ora che ci incattiviamo un attimino di più da queste parti, sarei poi curioso di vedere quanti stewart si mettono a fare gli esaltati...
SIENA-ROMA. La Roma e l’Osservatorio aprono, gli ultras passano e chiudono. Non c’è ancora nessun comunicato ufficiale, ma domenica se i gruppi organizzati della Curva Sud saranno al Franchi è perché ci saranno andati con mezzi e modalità proprie. Salvo clamorosi ripensamenti, la parte più calda del tifo romanista non viaggerà con i pullman “vaticinati” dalla società giallorossa e con l’accompagnamento degli steward, e stavolta non è perché c’è contestazione aperta a Rosella. Gli ultras della Roma vedono in questa apertura del Viminale, sollecitata da Villa Pacelli, un’anticamera o una specie di grande prova per la tessera del tifoso, l’ultima frontiera del Ministero contestata da tutto il movimento ultras. Dal loro punto di vista, qualcosa a metà fra una grande prova e una grande trappola. Che la Roma non sarà sola domenica, comunque, è un’altra verità. Anche se a Manuel Gerolin (un ex, pure sempre particolarmente amato) non sembra stare troppo bene: «Non mi sembra molto logico cambiare la decisione in corsa. Ma chi è preposto a farlo avrà avuto i suoi validi motivi». La Roma, intanto, ha comunicato le modalità per partecipare alla trasferta: per entrare nella lista sarà necessario esibire un documento d’identità e sarà consentita una sola richiesta per persona. Poi dalle 15.00 alle 19.00 domani e venerdì presso il Roma Store di Via Appia Nuova 130 potranno essere acquistati i Voucher (10 euro) per un posto sui pullman predisposti dalla società. Dalle 10.00 di venerdì, fino alle 19.00 di Sabato, presso le Agenzie Ticketone potranno essere acquistati (26,50 euro) i biglietti dai possessori del Voucher di viaggio.  
Coerenti. Più di tante altre tifoserie. Gli va dato atto.

LANCIANO-PESCARA. Due tifosi del Pescara sono stati arrestati a seguito dei tafferugli scoppiati dopo la partita Lanciano-Pescara del campionato di calcio di Prima Divisione. Il primo, per non far avvicinare i poliziotti, li ha minacciati brandendo e roteando una cintura dei pantaloni dal lato della fibbia metallica; l'altro è stato sorpreso a lanciare bottiglie di vetro. Gli incidenti, cominciati subito dopo la fine della partita, hanno coinvolto una quarantina di tifosi del Pescara. Un sostenitore del Lanciano è stato medicato in ospedale; alcuni agenti di Polizia sono stati aggrediti e hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari. Numerose le auto danneggiate.
SCHIAFFO MORALE A MARONI. C’era una volta la cara vecchia serie C1, sfide avvincenti in campi caldi e affollati, soprattutto durante i tanti derby che caratterizzavano la stagione della terza serie. Poi venne il calcio moderno e la composizione su base geografica dei gironi fu miseramente abbandonata: meno derby ma in compenso meno trasferte vietate. Quest’anno dunque rinunceremo a Cavese-Paganese, Ternana-Perugia e altre sfide calde tra compagini corregionali, in compenso avremo Portogruaro-Real Marcianise oppure Pergocrema-Sorrento… Le trasferte costeranno un po’ di più, non avranno lo stesso fascino ma perlomeno non ci saranno divieti. O no? No! Potenza-Ravenna, ultima sfida risalente al 1986 e, ovviamente, nessun problema tra le due tifoserie. Nonostante questo, arriva il divieto per la tifoseria ravennate per “carenze strutturali” dello stadio potentino. Stadio che in estate è stato sottoposto a lavori di adeguamento. Ma allora cosa manca al settore ospiti del Viviani? Pare che la “carenza strutturale” sia niente meno che il non funzionamento di una telecamera a circuito chiuso… Delusi i ravennati, allibiti i potentini per questo ennesimo divieto imposto alle tifoserie ospiti ( la settimana precedente era toccato agli andriesi). Ma questa volta dalle parole si passa ai fatti. Sui siti delle due tifoserie sono tanti i supporters potentini che invitano i ravennati a seguire comunque la propria squadra, i giallorossi raccolgono l’invito e in 18 raggiungono il capoluogo lucano. Questo il racconto di un ultras ravennate:
Ciao appena tornato da Potenza. I Lucani sono stati spettacolari nei nostri confronti davvero una cosa mai vista, al nostro arrivo ci hanno accolti con teglie di pizza innaffiate da abbondanti birre. Tutti ci salutavano tutti si presentavano e tutti facevano a gara per far gli onori di casa. L’ingresso è stato abbastanza tosto: fino al “tornello” nessun problema ma poi lì siamo stati intercettati dai dirigenti della questura… dove avete preso i biglietti, chi ve li ha venduti, non potete entrare, adesso mettetevi lì contro la recinzione che vediamo come fare… morale 30 min in riga stile auschwitz davanti all’ingresso con i potentini (anche vecchi dei distinti!) che insultavano i blù… secondo la polizia la trasferta era vietata e non era solamente chiuso il settore ospiti… in realtà non era assolutamente così! i potentini dopo aver minacciato il presidente di lasciare la loro curva vuota qualora non ci avessero lasciati entrare, han sbloccato la situazione in stallo… hanno accompagnato IL LORO PRESIDENTE al nostro cancello che è riuscito a mediare con i poliziotti. Al nostro ingresso è successa una cosa incredibile mai vista e penso mai successa nella storia: tutti gli spalti (tribuna, curva, distinti) si son alzati in piedi come entrasse il papa e ci hanno applaudito. Durante la gara nessun problema anzi più di una volta abbiamo scambiato chiacchiere con gente normalissima dei distinti che erano da noi incuriositi. All’uscita ci hanno offerto addirittura interi polli arrosto ed altri ettolitri di birra. Del risultato onestamente non me ne frega un cazzo mi interessa solo che 2 tifoserie mai viste e mai conosciute, in barba alle assurde decisioni arbitrarie basate su altrettanto assurde leggi, abbiano dato lezioni di civiltà a tutti quanti….
Una bellissima lezione di mentalità ultras, ma soprattutto di civiltà! La passione unisce ciò che la burocrazia divide!
Molto bella la "mentalità ultras", ma rimanendo nel realismo, non credo sarebbe molto fattibile. Vi immaginate Padova-Vicenza con le due tifoserie gomito a gomito? Comunque bella iniziativa.
STORIE SUDAMERICANE. Un morto e 18 feriti (6 gravi) sono il bilancio d'una granata lanciata a tifosi colombiani in festa per il 2-0 sull'Ecuador.La persona deceduta e' Harold Jimmy Moreno. La granata e' esplosa in mezzo ad un gruppo di tifosi nel parco di San Antonio. Il comandante della polizia Eduardo Martinez ha spiegato che 'non si tratta di terrorismo ma incapacita' dei tifosi a maneggiare l'ordigno'. Pero' testimoni parlano di aver visto una persona lanciarla e darsi alla fuga.
Da quelle parti, che sia per incapacità o per eccessiva capacità nell'uso delle armi, succedono spesso e volentieri delle stragi. Chissà se oltre alla tessera del tifoso un domani gli faranno anche quella del pistolero.

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