lunedì 19 ottobre 2009

GROSSETO AWAY



La nostra forza è lo stile...

...MI ME LAVO LA FACIONA TUTI I GIORNI NEL BIDE'! Grosseto-Padova non era una trasferta qualsiasi per una partita qualsiasi in un sabato qualsiasi. Grosseto-Padova è LA PARTITA, trasmessa per la prima volta all'interno del CSO Pedro. Mai nemmeno per i playoff sono arrivati a tanto, ma adesso il Padova sta volando, la città si sta interessando e loro prendono al volo l'occasione per saltare sul carro dei vincitori (dopo aver per anni disprezzato quando non anche sputato addosso alla tifoseria biancoscudata). Non mi sembra il caso di tornare a ripetere quanto già detto poco tempo fa, anche perchè come ho già spiegato l'antipatia che provo verso certi personaggi non è dettata dalla politica, ma purtroppo ignoranza e malafede sono due delle brutte bestie che popolano questa città, e tali bestie sono spesso anche le "colonne portanti" su cui si posa la gestione cittadina del potere. Un potere che per lustri ha fatto leva sulle ideologie per creare una profonda spaccatura fra i giovani di questa città, spianandosi così meglio la strada del comando, mentre nelle strade e nelle piazze infuriava un'inutile guerra fra poveri. Se oggi Padova è il mortorio che è diventata, è grazie a tutto ciò che fa parte del suo passato, altro che Capitale del Nordest! 
Il Pedro, mi dispiace dirlo, è stato una delle braccia armate di questo potere; e per tutti questi motivi non mi sembra il caso di affrontare ancora in futuro l'argomento. Ma anche perchè non meritano importanza: per settimane hanno attaccato volantini ovunque per pubblicizzare l'evento. Risultato? Meno di venti presenti davanti il maxischermo allestito per l'occasione! Con somma figura di merda di fronte al giornalista appositamente mandato dal Mattino... Se cercavano una risposta per capire che col Padova non centrano un cazzo, direi che l'hanno avuta. Continua a stupirmi, ma nemmeno troppo, la linea del maggior quotidiano cittadino: a che scopo dare importanza a certe pagliacciate? Linea politica del Gruppo Espresso o tentativo di cavalcare lo scoop attraverso la provocazione? Ad ogni modo, di questa iniziativa non è proprio più il caso di parlarne: chi vorrà farsi un'idea più approfondita, vada a leggersi l'articolo scritto la settimana scorsa... 

VIAGGIO SENZA VENTO. Per la trasferta di Grosseto, per la prima volta in questa stagione, non mi sono mosso col pullman. Un fastidioso mal di schiena rimediato in settimana grazie al "mite" clima invernale della Pianura Padana (caratterizzato da vento gelido e sbalzi di temperatura) mi ha convinto che era meglio viaggiare comodi. Nemmeno gli altri soci hanno viaggiato uniti, chi ha optato per l'auto, chi per il pullman... Non è una cosa che mi sia piaciuta molto, chiamatemi pure obsoleto, pensate pure che in piena era casual sono ancora infognato di "mentalità ultras", però a me piace l'idea di viaggiare tutti insieme... Ad ogni modo riscopro un "modus operandi" sperimentato ogni fottuto week end fino all'anno scorso, ovvero una macchina e una cassa di birra... E riscopro sopratutto la comodità nei viaggi.
Partiamo da Padova Nord abbastanza tardi, e ci illudiamo che i ragazzi del pullman siano piuttosto avanti, per lo meno che abbiano già superato Bologna. Invece scopriamo poi che sono partiti appena un quarto d'ora prima di noi. Facciamo tutte le nostre cose con calma, doppia sosta in autogrill, e svuotiamo man mano la nostra cassa di birra. Il viaggio è in realtà poco rilassante perchè il guidatore, va detto, è abbastanza pazzo al volante... Di positivo c'è che mangiamo la strada, prima superiamo il pullman, poi ci facciamo risuperare durante una delle nostre soste in autogrill, infine li vediamo nel tratto Siena-Grosseto (una sorta di Salerno-Reggio Calabria in tono minore) fermi a pisciare in parte alla strada. Ci fermiamo a salutarli, giusto per notare il disagio che ha accompagnato il loro viaggio. Poco male tutto sommato. Riprendiamo il nostro viaggio e giungiamo nella città maremmana che manca circa un'ora al fischio d'inizio. L'idea balenata inizialmente di un pranzo a base di specialità locali è tramontata... Inoltre per tutti noi occupanti dell'auto è la prima volta a Grosseto, quindi giriamo un pò prima di trovare due ragazzi che ci danno le indicazioni giuste. Quindi passiamo di fianco lo stadio di baseball (Da queste parti, autentico sport nazionale...) e troviamo finalmente quello di calcio. Avete presente quanto si dice a proposito di sicurezza, di stadi moderni, ecc? Bene, lo stadio maremmano non centra proprio un cazzo con tutto ciò! Ennesima dimostrazione di quanto la "profonda rivoluzione" del calcio italiano sia stata solo mettere due tornelli e dare l'esclusiva delle prevendite a società di rabbini come Ticket "Kippah" One.... Lo stadio è praticamente in pieno centro cittadino e non esiste un parcheggio per gli ospiti: esistono due parcheggetti all'inizio ed alla fine della strada che passa di fronte alla curva ospiti, in cui lasciare le macchine; ma non esistono filtri di polizia, e per tutta la mezzora abbondante che rimaniamo fuori a bere le birre rimanenti i tifosi del Grosseto ci passano tranquillamente di fianco, senza che i due vigili ed i due finanzieri presenti siano minimamente preoccupati. Ci passa vicino anche un mini corteo di ultras locali, saranno una quindicina in tutto, età media piuttosto bassa, che arrivano cantando "No alla tessera, si alla passera!": appena ci vedono si calmano, e ci sono quei dieci secondi in cui ci squadriamo in silenzio. La situazione sarebbe anche ideale per tentare un "approccio", ma nessuna delle due parti ha la voglia di far qualcosa e come sono venuti i maremmani se ne vanno. Io tiro un sospiro di sollievo: mi avrebbe scocciato non poco buttare via la birra e rovinare la Stone Island nuova a Grosseto, dove con tutto il rispetto non ci siamo proprio mai visti... Divertente cmq, in altri anni sarebbe successo il disastro (Carrara docet)...
C'è il tempo anche di scambiare un paio di battute non proprio amichevoli con un vecchio che appare piuttosto incazzato per lo stato delle ovaie di un nostro socio, alla fine decidiamo di entrare, e qui si vede ancora il paradosso che è la legge itaGliana: fuori non esistono filtri, i parcheggi sono messi un pò alla cazzo di cane ed i tifosi di casa passano tranquillamente in mezzo agli ospiti; ma la curva è circondata da un'immensa rete modello Guantanamo che fa da anti-stadio e la polizia non fa entrare nessuna pezza di nessuna dimensione. Ne sanno qualcosa gli altri soci giunti in auto, e per la prima volta la pezza con la data di fondazione del Calcio Padova non entra. Ma l'escamotage esiste sempre: i ragazzi del pullman, appena capito che possono entrare le bandiere solo se munite di asta, non fanno altro che attaccare un'asta ad ogni pezza e passare i controlli. Ipocrisia allo stato puro. In molti stadi le aste di bandiera non entrano proprio, a Grosseto si può fare entrare anche uno striscione di cinque metri se gli si mette un'asta legata alla bell'e meglio. Controlli strettissimi agli ingressi, lassismo totale fuori. Questo è il "Modello itaGliano", e non venitemi a dire che questo è un paese normale....

La curva di casa, ricorda un pò quella di Piacenza come struttura, con un parterre (che poi sarebbe la vecchia curva) di cinque gradoni e due "petali" in tubi innocenti sopra... Anche la tifoseria ricorda un pò i piacentini: striscione immenso "Curva Nord Grosseto" e settore semivuoto. Pare che ci sia una sorta di "divisione" interna, non ne so molto di più, ma dico ciò che vedo: il gruppo principale è di una cinquantina di persone posizionato su un lato del parterre che non cantano quasi mai, o almeno così mi pare... Dalla parte opposta del settore, un altro gruppo da quindici, decisamente più vivaci. Non prendono posto in gradinata, ma all'ingresso del parterre; e presumo che siano gli stessi quindici che abbiamo incrociato prima della partita. Questi cantano molto di più e qualche volta mi capita anche di sentirli. Ma al di la di quanto ho visto, non so molto altro...
Noi siamo circa 200, forse qualcosina di meno. Mi sarei aspettato qualcosina di più. D'accordo, non stimolava molto la trasferta, ed è pure vero che i presenti sono bastati ed avanzati per giocare in casa, ma da secondi in classifica mi aspetterei una presenza più corposa in trasferta.... Alla fine vedo che le facce sono più o meno le stesse degli anni scorsi, con qualche new entry d'accordo, segno evidente che la città sta ancora dormendo crogiolandosi nel ricordo di quel fantastico 21 giugno 2009, e mettendo fuori il nasino in rare occasioni. E qui, mi spiace dirlo, ma non è che la Curva stia facendo molto per uscire da questo stallo...
Il nostro tifo nel primo tempo fa cagare, detto molto sinceramente. Perfettamente in linea con la prestazione della squadra. Giornata un pò così, capita. Si potrebbero dire molte cose, per esempio, passando sulla necessità di cominciare a rinnovare il repertorio canoro... Nella ripresa ci svegliamo ed andiamo via di cori secchi e rabbiosi, come piacciono a me. Ma non partecipo al risveglio: la schiena mi fa male, mi sono già sbattuto abbastanza nel primo tempo per far cantare le mummie attorno a me, scendo nel parterre e faccio qualche video. Considerata poi la rimonta dei biancoscudati, decido di rimanerci nel parterre... Al triplice fischio tributiamo il giusto applauso ai ragazzi di mister Sabatini, quindi veniamo trattenuti un bel pò nell'antistadio nell'attesa che i tifosi di casa abbandonino la zona. Tornati sul parcheggio, c'è il tempo di farci una birra ed un pò di pane e salame prima di riprendere la strada di casa, con una certa fretta. Saremo a casa giusto in tempo perchè il sottoscritto possa andare a vedere, come programmato, i Make It Happy.

EROI SUL CAMPO DI BATTAGLIA. Si è parlato molto della grande rimonta dei biancoscudati, che probabilmente ha mandato in disperazione i giornalisti padovani che già aveva programmato titoli su altre rotture di... giocattoli! In realtà questa volta il primo tempo è stato veramente inguardabile, il Grosseto avrebbe potuto chiuderlo sul 4-0 e non ci sarebbe stato nulla da dire. Rabito ha anche sbagliato il rigore che avrebbe potuto riaprire i giochi, e sinceramente dentro di me ho pensato che stavolta era veramente finita... Ma il Padova di oggi ha una dote che non vedevo da anni, e che mi fa essere ottimista e speranzoso per il futuro: il carattere! E così nella ripresa arriva una rimonta che per come si erano messe le cose ha quasi dell'incredibile... Io sono sempre stato contrario ai cori per i calciatori, e lo dico senza cattiveria: in fin dei conti, molti di loro per quanto giochino bene qui a Padova, a fine stagione cambieranno maglia se gli arriva un'offerta migliore. E ci sta proprio perchè sono PROFESSIONISTI. Il calcio è il loro lavoro, è giusto che lavorino seriamente e che vengano premiati. In fin dei conti, se ci pensate, per quanto seriamente voi lavoriate, il vostro capo spesso e volentieri non vi sgancia nemmeno il premio produzione, e di certo le impiegate dell'ufficio non vi fanno ne cori a favore ne pompini (parlo di voi, non del vostro capo!); per lo stesso motivo non vedo perchè dovrei cantare per uno che lavora più seriamente di altri. Tuttavia, sono anche il primo a dire che questi ragazzi comunque si meritano l'affetto, il rispetto e gli applausi della gente. E che più di tutti li merita Mister Sabatini. Rimango sempre di questa convinzione. Ed ora sotto con la Triestina...    

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