Ci sono serate in cui, lo ammetto, non si ha talmente un cazzo da fare che passeggiare nel disgraziatissimo sito della Lega Pro è addirittura un’attività divertente per il cervello umano. Cosi da possibile aggiornamento professionale per le scommesse sono caduto nel terribile tranello della Tessera del Tifoso. Il link è questo: TESSERA DEL TIFOSO
Per motivi di spazio tralasciamo il titolo e i primi sette punti (pur apprezzando la grandiosa boiata dell’opportunità… credo sia nei sogni di ogni tifoso farsi intervistare dal giornalino che poi 7000 persone all’Euganeo, due volte al mese, ficcano sotto il proprio culo dopo aver pulito il sentarino) e concentriamoci sugli ultimi tre:
8. Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN senza essere vincolati ad un conto corrente bancario; consente di ricevere bonifici, accrediti di stipendio e trasferire in real time denaro da una carta all’altra (card to card);
9. Operare in modo sicuro e veloce ottenendo sempre maggiori servizi e benefici concreti; premi, merchandising, biglietti, convenzioni e scoutistica di vario genere;
10. Sostituire il denaro contante: la tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online,prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino ecc.
Questi tre punti convergono tutti sulla medesima parola: BANCA.
Se ci inseriamo nei meandri della parola BANCA magari saltano fuori tante piccole cose…Magari partendo da un nome noto, il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, cioè il fratello di Luigi Abete vicepresidente dell'ABI - Associazione Bancaria Italiana. O Magari, per parlare di Tessera vera e propria, potremo parlare della famosissima e Capostipite Cuore Rossonero lanciata in pompa magna l’anno scorso: Il partner bancario del Milan è il Gruppo Intesa Sanpaolo, Intesa, per chi non lo sapesse è nella grande torta che tiene in piedi il colosso RCS Mediagroup cioè tutta un allegra famigliola di quotidiani come il Corriere della Sera e soprattutto la Gazzetta dello Sport. Tralasciando che nel carnet di RCS Mediagroup finiscono anche radio e televisioni nazionali e locali, periodici e l'agenzia di stampa AGR. Un network ramificato e consolidato nel panorama italiano.
La parte del leone tuttavia, nella grande torta RCS la fa Mediobanca. Tra i personaggi di tutto rispetto in forza a Mediobanca troviamo Marina Berlusconi, Cesare Geronzi e Salvatore Ligresti. Ligresti fa parte inoltre del Consiglio di Amministrazione Capitalia-Unicredit altro colosso con partecipazione in Mediobanca ma, se vogliamo, più “invischiato” nel calcio (AS Roma per citare una squadra…). Per gli amanti del sadismo più esigente, invece Capitalia fa rima con Franco Carraro (Calciopoli, oppure chi si ricorda del calcio caos di qualche anno fa con la Fiorentina dalla C2 alla B, nessuna retrocessione dalla B alla C ecc ecc?) . Un signore, ora appunto a comando di Mediocredito – merchant bank di Capitalia. Nato in questa città ma che di questa città non ha evidentemente preso nessuna caratteristica. Nella sua pittoresca vita ha fatto il Sindaco di Roma, tre volte il Ministro, il Presidente della Figc, il Presidente del Milan, il presidente dell’Impregilo.
Se dovessimo spulciare per filo e per segno i nomi di chi siede nei vari cda di Unicredit, Mediobanca e Rcs ci dilungheremmo fino a notte. La cosa frastornante è che non sono centinaia di persone, ma sempre i soliti noti (tra cui anche ex politici) che ricoprono più cariche e più ruoli in Aziende, teoricamente, avversari tra di loro. Quando sentite qualche politico ululare (Razzista!) verso qualche banca fatevi una grassa risata, è tutta una sceneggiata partenopea.
Fatta questa lunga e complicata premessa sulla giungla bancaria (CHE CONTROLLA L’INFORMAZIONE e quindi anche le cagate che vi sorbite dalla mattina alla sera), passiamo ad argomenti terra-terra: ma sta cazzo di tessera del tifoso ha un costo? È uguale per tutti? È una tantum? Che cambia da un semplice biglietto nominale?
C’è una risposta che vale per tutte queste domande ovvero: nessuno sa uno stracazzo di niente. Un giorno passa l’idea che sia obbligatoria solo per le trasferte….poi che sia obbligatoria in qualsiasi caso. Ognuno per sé e Dio per tutti. E i costi? In giro ci sono esempi vari ed eventuali. La Cuore Rossonero era gratuita contestualmente all’abbonamento o al biglietto, la Carrarese tranquillizza tutti con la bella frase “La Tessera del Tifoso è completamente gratuita” prima di tirarti un mortaio serbo-bosniaco nelle chiappe con la clausola “….solo se è abilitata come carta di credito”. Alla Juve, da quanto ho capito, la fanno pagare 10 euro (5 agli abbonati), l’Inter la fa pagare 10 se non si è abbonati ecc ecc… Morale della favola: milioni di coglioni pagheranno una tantum per poter accedere a stadi, ovvero luoghi pubblici pagati con le NOSTRE tasse e pseudo modernizzati con telecamere e tornelli. Ed entreranno se alla Questura andrà bene. Sti cazzi. Cornuti e pure mazziati. Questo è l’impatto iniziale, ovvero facciamo per semplicità 500.000 tifosi a cinque euro ciascuno…duemilioni e cinquecentomila euro nelle tasche delle banche. Pardon, dei soliti noti. GENTE CHE, PER INCISO, NON HA MAI PRESO UNA DASPO MA IN COMPENSO HA UNA RAFFICA DI SCAZZI GIUDIZIARI DA PAURA. La Carrarese accenna anche a quote di ricarica annuale (!!!). Altro che tantum…staremo a vedere. Da Ragioniere uscito con pessimi voti, invece, mi complimento coi soliti noti per aver partorito questo sistema a rischio zero, con spese irrisorie (per loro!) e ad incasso sicuro, un po’ come i Gestori delle Autostrade. Di che cazzo di sistema parlo? Parlo del sistema TESSERA DEL TIFOSO-CARTA DI CREDITO. Pochi soldi, usciti in commissioni o ricariche o altre puttanate, ripetuti milioni di volte sono guadagni sicuri sfruttando il pronismo interessato dei grandi mass media. Che nelle migliori delle ipotesi tacciono, vuoi per ignoranza vuoi per far passare la tempesta. Nelle peggiori delle ipotesi, invece, si dedicano a una campagna pro-tessera del tifoso a tratti addirittura imbarazzante ma pur sempre martellante (il modello inglese…hahhahahaha!). Per esempio noi della Padova-Bene non abbiamo ancora sentito la voce autorevole del Mattino di Padova o del Gazzettino. Ma attendiamo fiduciosi. Siamo la prima testata che parla della tessera del tifoso.
LA TANTO DECANTATA SICUREZZA, pertanto, viene totalmente garantita non da un tornello, non da una telecamera, non da duecento poliziotti in assetto antisommossa…viene garantita da una Carta di Credito Ricaricabile. Cazzo. Che coglione che sono. Ragazzini di tredici anni, quando arriverà la Tessera del Tifoso finalmente potrete girare il centro di Padova la sera da soli senza spacciatori o gente dell’est ubriaca!
Mr. Peter North
Per motivi di spazio tralasciamo il titolo e i primi sette punti (pur apprezzando la grandiosa boiata dell’opportunità… credo sia nei sogni di ogni tifoso farsi intervistare dal giornalino che poi 7000 persone all’Euganeo, due volte al mese, ficcano sotto il proprio culo dopo aver pulito il sentarino) e concentriamoci sugli ultimi tre:
8. Ottenere una carta di pagamento ricaricabile Visa con un proprio IBAN senza essere vincolati ad un conto corrente bancario; consente di ricevere bonifici, accrediti di stipendio e trasferire in real time denaro da una carta all’altra (card to card);
9. Operare in modo sicuro e veloce ottenendo sempre maggiori servizi e benefici concreti; premi, merchandising, biglietti, convenzioni e scoutistica di vario genere;
10. Sostituire il denaro contante: la tessera rappresenta un borsellino elettronico che consente di fare operazioni di varia natura, acquisti online,prelevare contanti, trasferire denaro, ricaricare il telefonino ecc.
Questi tre punti convergono tutti sulla medesima parola: BANCA.
Se ci inseriamo nei meandri della parola BANCA magari saltano fuori tante piccole cose…Magari partendo da un nome noto, il presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio, Giancarlo Abete, cioè il fratello di Luigi Abete vicepresidente dell'ABI - Associazione Bancaria Italiana. O Magari, per parlare di Tessera vera e propria, potremo parlare della famosissima e Capostipite Cuore Rossonero lanciata in pompa magna l’anno scorso: Il partner bancario del Milan è il Gruppo Intesa Sanpaolo, Intesa, per chi non lo sapesse è nella grande torta che tiene in piedi il colosso RCS Mediagroup cioè tutta un allegra famigliola di quotidiani come il Corriere della Sera e soprattutto la Gazzetta dello Sport. Tralasciando che nel carnet di RCS Mediagroup finiscono anche radio e televisioni nazionali e locali, periodici e l'agenzia di stampa AGR. Un network ramificato e consolidato nel panorama italiano.
La parte del leone tuttavia, nella grande torta RCS la fa Mediobanca. Tra i personaggi di tutto rispetto in forza a Mediobanca troviamo Marina Berlusconi, Cesare Geronzi e Salvatore Ligresti. Ligresti fa parte inoltre del Consiglio di Amministrazione Capitalia-Unicredit altro colosso con partecipazione in Mediobanca ma, se vogliamo, più “invischiato” nel calcio (AS Roma per citare una squadra…). Per gli amanti del sadismo più esigente, invece Capitalia fa rima con Franco Carraro (Calciopoli, oppure chi si ricorda del calcio caos di qualche anno fa con la Fiorentina dalla C2 alla B, nessuna retrocessione dalla B alla C ecc ecc?) . Un signore, ora appunto a comando di Mediocredito – merchant bank di Capitalia. Nato in questa città ma che di questa città non ha evidentemente preso nessuna caratteristica. Nella sua pittoresca vita ha fatto il Sindaco di Roma, tre volte il Ministro, il Presidente della Figc, il Presidente del Milan, il presidente dell’Impregilo.
Se dovessimo spulciare per filo e per segno i nomi di chi siede nei vari cda di Unicredit, Mediobanca e Rcs ci dilungheremmo fino a notte. La cosa frastornante è che non sono centinaia di persone, ma sempre i soliti noti (tra cui anche ex politici) che ricoprono più cariche e più ruoli in Aziende, teoricamente, avversari tra di loro. Quando sentite qualche politico ululare (Razzista!) verso qualche banca fatevi una grassa risata, è tutta una sceneggiata partenopea.
Fatta questa lunga e complicata premessa sulla giungla bancaria (CHE CONTROLLA L’INFORMAZIONE e quindi anche le cagate che vi sorbite dalla mattina alla sera), passiamo ad argomenti terra-terra: ma sta cazzo di tessera del tifoso ha un costo? È uguale per tutti? È una tantum? Che cambia da un semplice biglietto nominale?
C’è una risposta che vale per tutte queste domande ovvero: nessuno sa uno stracazzo di niente. Un giorno passa l’idea che sia obbligatoria solo per le trasferte….poi che sia obbligatoria in qualsiasi caso. Ognuno per sé e Dio per tutti. E i costi? In giro ci sono esempi vari ed eventuali. La Cuore Rossonero era gratuita contestualmente all’abbonamento o al biglietto, la Carrarese tranquillizza tutti con la bella frase “La Tessera del Tifoso è completamente gratuita” prima di tirarti un mortaio serbo-bosniaco nelle chiappe con la clausola “….solo se è abilitata come carta di credito”. Alla Juve, da quanto ho capito, la fanno pagare 10 euro (5 agli abbonati), l’Inter la fa pagare 10 se non si è abbonati ecc ecc… Morale della favola: milioni di coglioni pagheranno una tantum per poter accedere a stadi, ovvero luoghi pubblici pagati con le NOSTRE tasse e pseudo modernizzati con telecamere e tornelli. Ed entreranno se alla Questura andrà bene. Sti cazzi. Cornuti e pure mazziati. Questo è l’impatto iniziale, ovvero facciamo per semplicità 500.000 tifosi a cinque euro ciascuno…duemilioni e cinquecentomila euro nelle tasche delle banche. Pardon, dei soliti noti. GENTE CHE, PER INCISO, NON HA MAI PRESO UNA DASPO MA IN COMPENSO HA UNA RAFFICA DI SCAZZI GIUDIZIARI DA PAURA. La Carrarese accenna anche a quote di ricarica annuale (!!!). Altro che tantum…staremo a vedere. Da Ragioniere uscito con pessimi voti, invece, mi complimento coi soliti noti per aver partorito questo sistema a rischio zero, con spese irrisorie (per loro!) e ad incasso sicuro, un po’ come i Gestori delle Autostrade. Di che cazzo di sistema parlo? Parlo del sistema TESSERA DEL TIFOSO-CARTA DI CREDITO. Pochi soldi, usciti in commissioni o ricariche o altre puttanate, ripetuti milioni di volte sono guadagni sicuri sfruttando il pronismo interessato dei grandi mass media. Che nelle migliori delle ipotesi tacciono, vuoi per ignoranza vuoi per far passare la tempesta. Nelle peggiori delle ipotesi, invece, si dedicano a una campagna pro-tessera del tifoso a tratti addirittura imbarazzante ma pur sempre martellante (il modello inglese…hahhahahaha!). Per esempio noi della Padova-Bene non abbiamo ancora sentito la voce autorevole del Mattino di Padova o del Gazzettino. Ma attendiamo fiduciosi. Siamo la prima testata che parla della tessera del tifoso.
LA TANTO DECANTATA SICUREZZA, pertanto, viene totalmente garantita non da un tornello, non da una telecamera, non da duecento poliziotti in assetto antisommossa…viene garantita da una Carta di Credito Ricaricabile. Cazzo. Che coglione che sono. Ragazzini di tredici anni, quando arriverà la Tessera del Tifoso finalmente potrete girare il centro di Padova la sera da soli senza spacciatori o gente dell’est ubriaca!
Mr. Peter North
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