giovedì 15 ottobre 2009

NE SUCCEDONO DI TUTTI I COLORI....



ATALANTA-CATANIA. Per gli scontri tra tifosi scoppiati prima di Atalanta-Catania del 23 settembre la questura di Bergamo ha emesso 68 Daspo. I provvedimenti riguardano 11 tifosi dell'Atalanta e 57 del Catania. Gli scontri erano avvenuti un paio d'ore prima della gara nei pressi dello stadio di Bergamo, dove il pullman dei supporter siciliani era stato preso di mira da parte di alcune decine di ultras atalantini. Ne era scaturita una rissa tra le due tifoserie. I Daspo vanno dai 3 ai 5 anni.
Della serie: "colpiamo un pò a caso tutti...". I tifosi diffidati difficilmente arriveranno mai a un processo. Ma intanto pagano tutti in massa. Welcome to Italy

80 ANNI ESPLOSIVI.  Non va oltre lo 0-0 la squadra di casa con il Lucera in una domenica pomeriggio che sembra ancora di piena estate. Guastata, in qualche modo, per il magro risultato che si andava delineando con il Nardò capolista che non riusciva sbloccare il pareggio. E così lui, ottant’anni suonati, tifoso del Nardò, ma forse più dei pomeriggi sugli spalti degli stadi tra i tifosi, tira fuori dal pacchetto di sigarette un “mephisto”, un petardo che non è certo una stella filante, e lo fa esplodere. Boom. La cornice, quindi, è quella dello stadio Giovanni Paolo II di Nardò, con circa duemila spettatori che assistono alla partita di calcio del campionato regionale di Eccellenza Puglia. Ma è proprio all’inizio del secondo tempo che tutti sentono il primo botto assordante provenire dal settore della gradinata. Spalti affollati, tifosi per nulla violenti e famiglie con piccoli al seguito, tutti assidui frequentatori quando in casa gioca il Nardò, la squadra che in questo momento guarda tutte le altre concorrenti alla promozione dall’alto verso il basso. Ma i fragori proseguono. Dopo il primo, arriva il secondo, poi, il terzo. A quel punto gli agenti di polizia del commissariato locale, già in servizio sulla gradinata, dopo aver localizzato la zona da cui venivano fatti esplodere i petardi, si sono diretti da quelle parti e tra il folto pubblico hanno individuato l’anziano tifoso, l’autore dei lanci esplosivi. E la certezza che fosse stato proprio lui a dare fuoco ai botti, c'è stata quando i poliziotti gli hanno trovato addosso un pacchetto di sigarette al cui interno vi erano altri tre petardi dal nome che è tutto un programma, “mephisto”, botti che pur se di libera vendita è assolutamente vietato introdurre all’interno di tutti gli impianti dove si svolgono le manifestazioni sportive. “E che male ho fatto” - avrebbe detto l’anziano ai poliziotti - non pensavo che fosse vietato portare i petardi sugli spalti”. E poi, pare di capire, che prima di frequentare lo stadio di Nardò, avesse seguito regolarmente altre partite di categoria inferiore sugli spalti dei campi della provincia di Bari. L’ottantenne nel frattempo è stato pertanto denunciato ai sensi della legge contro la violenza negli stadi e adesso rischia da sei mesi a tre anni di reclusione. Verrà quindi segnalato al questore di Lecce ed ora rischia il Daspo, il provvedimento di diffida a presenziare ad incontri di calcio o di altre competizioni sportive.
Un mito.

ALGERIA AI MONDIALI.  I tifosi algerini di Marsiglia sono scesi per la strada ieri, per festeggiare la vittoria contro il Ruanda per 3-1 che apre le porte alla qualificazione ai mondiali di calcio del 2010 in Sudafrica. Dopo la vittoria di ieri, infatti, l'Algeria si qualificherà se non perderà con più di un gol di scarto al Cairo contro l'Egitto, il prossimo 14 novembre. I festeggiamenti nella città del Sud della Francia, sono però degenerati in disordini, sono state saccheggiate le vetrine di alcuni negozi ed è intervenuta la polizia. Negli scontri che sono seguti, sette persone sono state arrestate e sei poliziotti sono rimasti feriti.
Insomma adesso cominciano a giocare anche i nordafricani! A quando la tessera dell'immigrato?

CALCIO A 5. Due fasanesi sono stati arrestati nella tarda serata di ieri dagli agenti del Commissariato di Martina Franca. I due sarebbero direttamente coinvolti nei violenti scontri tra le due tifoserie avvenuti nel corso del derby valevole per il campionato di serie B di calcio a 5 fra Biancoazzurro Fasano e Martina. Insieme ai due fasanesi ci sarebbe anche un terzo giovane arrestato, probabilmente un martinese. Al momento gli investigatori non hanno reso noto i nomi. L’episodio di violenza tra i due gruppi di tifosi è avvenuto nel pomeriggio di ieri (sabato 10 ottobre). A quanto pare il piccolo gruppetto di tifosi del Fasano, in trasferta a Martina, sarebbe stato letteralmente aggredito da un gruppo di facinorosi. Gli ultras martinesi avrebbero atteso i ragazzi dei “Birillo Boys” ed avrebbero iniziato a lanciargli contro sassi e caschi. Una vera e propria scena di guerra nel corso della quale è rimasto ferito anche un ragazzo fasanese che ha dovuto addirittura fare ricorso alle cure dei sanitari, accorsi al “Pala Woytila” con una ambulanza. Anche una autovettura è stata danneggiata. 
Quando c'è di mezzo il campanile, non c'è sport che tenga.

SPEZIA-CARRARESE. Quattro tifosi della Carrarese sono stati denunciati a seguito degli scontri dello scorso 26 agosto in occasione del derby di Coppa Italia Spezia-Carrarese, vinto per 3-0 dalla squadra di mister Mango. Prima dell'inizio, i tifosi ospiti, arrivati da Carrara via treno e condotti allo stadio con pullman dell'Atc, avevano sfondato il cancello del parcheggio di via Pioppi, trovandosi di fronte gli agenti. Da qui una carica immediata con almeno cinquanta persone coinvolte: calci, pugni, sassi e anche alcuni fumogeni scagliati contro il personale di servizio al quali sono aggiunti alcuni stewart che hanno comunque portato fino in fondo il loro lavoro prima di farsi medicare. Oggi, grazie al lavoro investigativo della Digos spezzina coordinata dal vice-questore aggiunto e dirigente capo Michele Lupi di concerto con la Digos di Massa-Carrara e il Commissariato di Carrara, sono arrivate le prime disposizioni. Quattro tifosi marmiferi, tutti nati e residenti a Carrara (di 21, 43, 20 e 33 anni), sono stati denunciati con diversi capi di imputazione: sono state le telecamere poste nell'area di parcheggio ospite a dare modo agli agenti di ricostruire quanto avvenuto nei minimi dettagli. Per i primi due tifosi si va da resistenza a pubblico ufficiale a lesioni aggravate, da travisamento al lancio di materiale pericoloso, reato quest'ultimo per il quale, in flagranza di reato, ci sarebbero stati i termini per l'arresto. Per il 20enne solo resistenza, lesioni e lancio materiale pericoloso ma senza travisamento mentre per il 33enne solo lancio di materiale pericoloso, presumibilmente fumogeni. Altre indagini sono in corso per individuare gli altri responsabili dell'accaduto oltre ai provvedimenti Daspo in corso d'opera: i quattro di cui sopra, rischiano una lontananza dagli stadi piuttosto lunga, a partire da tre anni.

STORIE PARTENOPEE. Sono state escluse dalla Coppa Campania di Prima categoria e multate di 200€ San Giuseppe e Juve Poggiomarino, in seguito ad una violenta rissa scoppiata in occasione della gara del 4 ottobre, disputata a San Giuseppe. Tutto nasce quando al 7’ del primo tempo, un petardo lanciato in campo, stordisce il portiere della squadra ospite Simone Naddeo, che non riesce a rientrare in campo ed è costretto alla sostituzione. A questo punto si scatena la follia tra le due tifoserie che vengono allo scontro, durante il quale uno dei tifosi viene ferito alla testa. Come se non bastasse, in un clima di grande tensione, continuano ad essere lanciati in campo petardi e pietre mentre il direttore di gara prova a far riprendere la partita. Di fronte al rifiuto delle due squadre di ricominciare a giocare, l’arbitro decide di sospendere l’incontro.

DIFFIDATO ANCHE IL MISTER. L’allenatore del Bisceglie Calcio, Domenico Di Corato, è stato fermato domenica scorsa allo stadio “G. Ventura” dai Carabinieri prima della partita tra Bisceglie e Cerignola, perché destinatario di un provvedimento Daspo (Divieto di Accedere alle manifestazioni Sportive) subito in seguito ai tafferugli verificatisi alla fine della partita di playoff del campionato 2007-2008 con il Trapani. Un provvedimento la cui notifica fu differita nel tempo rispetto ad altri dirigenti nerazzurri che si resero protagonisti degli incresciosi episodi. Il Daspo per gli altri fu notificato nel mese di agosto con la durata di un anno. Di Corato lo ricevette invece in ottobre e nell’attuale stagione che lo vedeva di nuovo tecnico nerazzurro non poteva ancora sedersi in panchina ed essere presente allo stadio durante le partite. È per questo motivo che l’allenatore in molti degli incontri di questo inizio campionato non sedeva in panchina. Il Daspo di Di Corato scade il 26 ottobre. La presenza allo stadio del tecnico domenica scorsa ne ha costituito una violazione. 
Insomma anche il mister ha la Daspo da contare. E non può sedere in panchina. Un tempo esisteva la giustizia sportiva, poi le manie di protagonismo hanno invaso gli uffici di polizia e molti questurini hanno trovato un passatempo migliore che dare la caccia ai veri delinquenti. Il giorno in cui si renderanno conto di essere delle barzelette, non sarà mai troppo tardi. 

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