mercoledì 14 ottobre 2009

ITALIA 2016-2020: LA GRANDE ABBUFFATA

La Padova Bene si arricchisce di un nuovo collaboratore. Mr.Peter North, volto poco noto ai più, che da oggi imparerete a conoscere per i suoi articoli incentrati su questo splendido modo di vivere che è il "sistema-itaGlia" rigorosamente con la G maiuscola. La redazione si augura di farvi cosa gradita...


(N)EURO 2016. Bari, Bologna, Cagliari, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Udine, Verona: queste le dodici città designate più o meno ufficialmente dalla Figc per la candidatura a  (N)Euro 2016. L’itaGlia dovrà vedersela con Francia, Turchia e Norvegia-Svezia.
Dopo la solenne inculata di qualche anno fa, dove la delegazione itagliana fu bruciata dall’autorevolissima candidatura unica Polonia-Ucraina, (per un voto….forse del delegato inglese che vide gli scontri con la polizia da parte dei tifosi del Manchester a Roma?) i nostri ci ritentano più agguerriti che mai, forti forse del vento terzomondista che ha preso piede nelle sedi UEFA, FIFA e CIO (2010 mondiali in sudafrica, 2012 europei in ucraina, 2014 mondiali in Brasile, 2016 olimpiadi in Brasile). In effetti siamo degli ottimi candidati terzomondisti: se per (N)Euro 2016 la parola d’ordine è:stadi all’inglese, delle dodici città in almeno otto si dovranno costruire stadi ex-novo. Otto stadi in meno di sette anni…sti cazzi. In Francia non hanno certamente questi problemi, visto che gli impianti sono stati praticamente ammodernati con i mondiali 1998, in norvegia e svezia non ho ben chiara la situazione (o almeno la svezia dovrebbe essere a posto vedi europeo 92), la turchia onestamente la considero ultima perché se tanto mi da tanto Euro 2012 è stato il contentino per il terzo mondo calcistico europeo per fini elettorali. Per di più Platini non mi risulta sia turco….anzi. Decisione finale nel maggio 2010. 
L’unica differenza, stavolta importantissima, con gli anni scorsi è la rapidissima approvazione del disegno di legge Crimi al Senato. Ora la palla passa alla Camera, ma l’approvazione è cosa fatta. Cosa sia effettivamente questo disegno di legge, nessuno lo sa. La Gazzetta dello Sport non ne parla. Gli altri giornali meno che meno, forse troppo impegnati a rispondere agli sms dei lettori (…….) Vado ad intuito: forse mutui super agevolati a favore della costruzione di stadi di proprietà per CHIUNQUE ne faccia richiesta? O soldi a fondo perduto SOLO per le sedi ritenute idonee ad ospitare (N)Euro 2016? Presumo la prima…ma dal momento che è un disegno di legge bipartisan e approvato a tempo di record il giramento di coglioni è lecito e il silenzio del mondo giornalistico non fa che aumentarne il sospetto. Al te­sto è stata opportunamente at­taccata la nuova ripartizione della mutualità dai diritti televi­sivi dal 2010 che sta alla base dell’accordo che ha portato alla formazione della Lega A e della Lega B: 7,5% alla B, 1% alla Pro, 1% ai Dilettanti, 0,5% agli impianti sportivi.
Italia ’90 non ha insegnato proprio un cazzo. O meglio, potrà aver insegnato, ma finchè a distanza di 20 anni nelle città compaiono sempre le solite facce di allora c’è da aspettarsi un'altra sagra di soldi PUBBLICI nelle tasche dei soliti noti con risultati scadenti. Stavolta con l’illusione della parola:stadi privatizzati! Ah…privatizzare…la parola magica in itaglia per mascherare un altro magna magna…non capirò mai perché lo Stato debba finanziare economicamente con tassi di assoluto vantaggio delle Spa private a fini di lucro. A solo titolo informativo si blatera da tempo di un nuovo stadio a Genova (ieri i genoani non sembravano troppo d’accordo), a Verona, a Udine e a Firenze col progetto Della Valle. A Roma è già stato presentato quello giallorosso, a Milano l’Inter sta valutando diverse opportunità, a Napoli De Laurentiis chiede carta bianca per una ristrutturazione del San Paolo (a tal proposito suggerisco settore ospiti in un bunker austriaco del 1918) A Torino lo stadio della Juve è in costruzione. Staremo a vedere cosa nasce e con che ripercussioni (leggasi:inculate) per il popolo tifoso.
Per una volta voglio togliermi i panni del rompicoglioni e accendermi una illusione: anche se Padova, checché ne dica il buon claudietto, non rientra in (N)Euro 2016, vuoi vedere che quel cesso dell’euganeo verrà tirato giù col tritolo e ricostruito all’inglese?oppure vuoi vedere che costruiranno l’ospedale e ci ristrutturano l’Appiani facendolo diventare un nuovo Craven Cottage? In fondo non sarebbe la prima volta che la rinascita sportiva del Calcio Padova coincida con l’assegnazione di un grande evento sportivo per il Paese....

OLIMPIADI 2020. L’edizione del 2016 è andata a Rio de Janeiro, che fa un clamoroso bis dopo i mondiali del 2014. Tra i membri de La Padova Bene l’entusiasmo è straripato. Per chi vuol dedicarsi ad un decennio di alcolismo e puttane prima di rovinarsi definitivamente o in una clinica ai piedi dei Colli o in famiglia con pranzi dai suoceri e catechismi, si prospetta il decennio del secolo. Irripetibile sia per la sequenza rapida che per la bassa aspettativa di vita, inferiore alla media nazionale, che ha ogni membro della Padova-bene. In una settimana in questo meraviglioso paese a forma di scarpa è saltata fuori prima Venezia, poi Roma e ieri….Palermo. Credo manchi la quarta scelta, ovvero Presina-Piazzola Sul Brenta che voci ufficiose dalla macchinetta del caffè indicano come prossima alla presentazione in occasione della tradizionale sagra di novembre. Dall’estero quasi tutto tace, a parte la candidatura-BOMBA di Hiroshima-Nagasaki. Madrid sta valutando. Tutti tacciono onde evitare candidature patetiche ufficiali e poi ritirate precipitosamente (Milano e Roma per il 2016)…tutti tranne l’itaglia, che addirittura ne spara 3 (forse 4 con Piazzola-Presina). Se poi emergeranno candidate delle cosidette potenze emergenti (India?) è un altro paio di maniche ancora.
Il parere? Che se Olimpiadi saranno, finirà come sempre a Roma. I motivi li sappiamo tutti. Città meravigliosa ma degna capitale di un paese sudamericano, capace di far emergere tangenti e scandali perfino per i mondiali di nuoto (!!!).  Qualcuno mi dovrebbe spiegare, veramente, che cazzo centri Palermo. Una regione dove non c’è nulla di infrastrutture (pardon…il Ponte sullo Stretto in arrivo!!!) con un paio di aereoporti normali assolutamente incapaci di gestire tutto il traffico in arrivo per le Olimpiadi. O forse il perché lo si sa benissimo. Come struttura siamo fermi all’eccellenza al salto in alto per quanto riguarda Capaci, niente di più.
Capitolo Venezia: ha sorpreso anche me la candidatura veneziana alle Olimpiadi. Aldilà del senso patriottico io direi che se ne potrebbe discutere, a patto che si allarghi la zona a Verona e a Trieste per motivi di impianti. Le basi sono nettamente superiori a quelle di Palermo e dal punto di vista delle infrastrutture pareggiano con quelle romane, dalle quali però paghiamo in termini di impianti sportivi...in un paese civile in un decennio questo gap verrebbe sicuramente colmato ma mancano le intenzioni politiche. In che paese del mondo avviene che la parte più produttiva del paese viene sistematicamente mandata a fare in culo? come già detto, il problema nemmeno me lo pongo. Se olimpiadi saranno, finirà tutto a Roma.


Mr.Peter North



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