Il mondo è un posto pericoloso non a causa di quelli che compiono azioni malvagie ma per quelli che osservano senza dire nulla” (Albert Einstein)
POLIBLOB: raccolta di citazioni sconsigliata a un pubblico adulto sui casi di “morti sospette” da stadio e nella vita di tutti i giorni ad opera dei tutori dell’ordine pubblico.
STEFANO CUCCHI lo avrete sentito nominare in questi giorni. Un ragazzo romano arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti, morto in circostanze da chiarire durante il periodo di detenzione, le cui foto choc hanno fatto il giro di internet e dei telegiornali dopo la denuncia dei familiari. Foto con lesioni certamente non compatibili con una caduta accidentale dalle scale. Nella rubrica POLIBLOB finiscono dentro due citazioni prestigiose:
1 - "Quello che è successo non sono però in grado di dirlo perché si tratta di una competenza assolutamente estranea al ministero della Difesa, in quanto attiene da un lato ai carabinieri come forze di polizia, quindi al ministero dell’Interno, dall’altro al ministero della Giustizia. Quindi non ho strumenti per accertare, ma di una cosa sono certo: del comportamento assolutamente corretto da parte dei carabinieri in questa occasione" (Ministro Ignazio La Russa)
2 - “La visita al Regina Coeli ha evidenziato la presenza di ecchimosi sacrale coccigea, tumefazione del volto bilaterale orbitaria, algia della deambulazione e arti inferiori”. “Il medico del carcere – ha aggiunto il ministro – ha poi dato atto nel referto di quanto riferito dal detenuto: Stefano Cucchi ha detto di una caduta accidentale dalle scale (Min. Alfano).
RICCARDO RASMAN Un ragazzo triestino con problemi psichici, nel 2006 durante un’irruzione della polizia per rumori molesti, muore per asfissia durante lo “scontro” con la pattuglia. Tre dei quattro agenti vengono condannati per omicidio colposo. In POLIBLOB finisce di diritto la condanna: Condannati a sei mesi di reclusione ciascuno con la sospensione condizionale della pena.
ALDO BIANZINO Falegname perugino, fu trovato misteriosamente morto nel carcere Capanne a Perugia il 14 ottobre 2007. Era stato arrestato due giorni prima, nella sua casa di campagna vicino Città di Castello, per coltivazione e detenzione di marijuana. Viene subito portato nel penitenziario, dove 48 ore dopo muore. Apparentemente per cause naturali. Caso chiuso. Non per la famiglia e gli amici di Bianzino che chiedono subito un’autopsia che, eseguita dal medico legale Lalli, rileva “lesioni viscerali di indubbia natura traumatica (lacerazione del fegato) e una vasta soffusione emorragica subpiale, ritenuta di origine parimenti traumatici”. Le percosse avrebbero poi generato un aneurisma. Due processi. Il primo vede imputato per omissione di soccorso la guardia carceraria che la notte del 13 ottobre non sarebbe intervenuta quando Bianzino, in preda ai dolori, chiedeva disperatamente aiuto. Mercoledì scorso il pm e il gup hanno rigettato il rito abbreviato chiesto dal legale dell’agente. Il secondo procedimento è per “omicidio volontario da parte di ignoti”. Prima udienza fissata l’11 dicembre.
POLIBLOB stavolta non ha nulla da dire, la giustizia sta facendo il suo corso. Come dite? Due anni dopo? Solo dopo aver pubblicato la vicenda a destra e a manca con un blog e aver mosso Beppe Grillo? Dai su, sono particolari…l’inchiesta sarebbe partita lo stesso. O no?
La Padova Bene si scusa con il lettore e con altri casi di morte sospette non avvenute in carcere e non elencate come il caso Aldrovandi. E delle altri 1528 persone morte in carcere negli ultimi anni.
POLIBLOB: raccolta di citazioni sconsigliata a un pubblico adulto sui casi di “morti sospette” da stadio e nella vita di tutti i giorni ad opera dei tutori dell’ordine pubblico.
STEFANO CUCCHI lo avrete sentito nominare in questi giorni. Un ragazzo romano arrestato per detenzione di sostanze stupefacenti, morto in circostanze da chiarire durante il periodo di detenzione, le cui foto choc hanno fatto il giro di internet e dei telegiornali dopo la denuncia dei familiari. Foto con lesioni certamente non compatibili con una caduta accidentale dalle scale. Nella rubrica POLIBLOB finiscono dentro due citazioni prestigiose:
1 - "Quello che è successo non sono però in grado di dirlo perché si tratta di una competenza assolutamente estranea al ministero della Difesa, in quanto attiene da un lato ai carabinieri come forze di polizia, quindi al ministero dell’Interno, dall’altro al ministero della Giustizia. Quindi non ho strumenti per accertare, ma di una cosa sono certo: del comportamento assolutamente corretto da parte dei carabinieri in questa occasione" (Ministro Ignazio La Russa)
2 - “La visita al Regina Coeli ha evidenziato la presenza di ecchimosi sacrale coccigea, tumefazione del volto bilaterale orbitaria, algia della deambulazione e arti inferiori”. “Il medico del carcere – ha aggiunto il ministro – ha poi dato atto nel referto di quanto riferito dal detenuto: Stefano Cucchi ha detto di una caduta accidentale dalle scale (Min. Alfano).
RICCARDO RASMAN Un ragazzo triestino con problemi psichici, nel 2006 durante un’irruzione della polizia per rumori molesti, muore per asfissia durante lo “scontro” con la pattuglia. Tre dei quattro agenti vengono condannati per omicidio colposo. In POLIBLOB finisce di diritto la condanna: Condannati a sei mesi di reclusione ciascuno con la sospensione condizionale della pena.
ALDO BIANZINO Falegname perugino, fu trovato misteriosamente morto nel carcere Capanne a Perugia il 14 ottobre 2007. Era stato arrestato due giorni prima, nella sua casa di campagna vicino Città di Castello, per coltivazione e detenzione di marijuana. Viene subito portato nel penitenziario, dove 48 ore dopo muore. Apparentemente per cause naturali. Caso chiuso. Non per la famiglia e gli amici di Bianzino che chiedono subito un’autopsia che, eseguita dal medico legale Lalli, rileva “lesioni viscerali di indubbia natura traumatica (lacerazione del fegato) e una vasta soffusione emorragica subpiale, ritenuta di origine parimenti traumatici”. Le percosse avrebbero poi generato un aneurisma. Due processi. Il primo vede imputato per omissione di soccorso la guardia carceraria che la notte del 13 ottobre non sarebbe intervenuta quando Bianzino, in preda ai dolori, chiedeva disperatamente aiuto. Mercoledì scorso il pm e il gup hanno rigettato il rito abbreviato chiesto dal legale dell’agente. Il secondo procedimento è per “omicidio volontario da parte di ignoti”. Prima udienza fissata l’11 dicembre.
POLIBLOB stavolta non ha nulla da dire, la giustizia sta facendo il suo corso. Come dite? Due anni dopo? Solo dopo aver pubblicato la vicenda a destra e a manca con un blog e aver mosso Beppe Grillo? Dai su, sono particolari…l’inchiesta sarebbe partita lo stesso. O no?
La Padova Bene si scusa con il lettore e con altri casi di morte sospette non avvenute in carcere e non elencate come il caso Aldrovandi. E delle altri 1528 persone morte in carcere negli ultimi anni.
La Padova Bene, invece, il sabato e talvolta la domenica fa la cosa più semplice del mondo: dimentica queste pagine buie e va allo stadio. Sia in casa che in trasferta, anche se la trasferta è sempre più difficile per i numerosi impegni lavorativi e personali. Certo, quando la trasferta non è troppo lontana, un buon mezzo per andare senza rischiare punti della patente potrebbe essere il treno. Ti rilassi, bevi quel poco di più che non puoi permetterti in macchina, non inquini e paradossalmente grazie alle telecamere quei luoghi grigi e sporchi sono posti piuttosto sicuri. I violenti da stadio stanno bene distanti dalle stazioni proprio perché sanno che l'individuazione è rapida ed immediata. Metti anche che scendo nella stazione della città avversaria…qualunque cosa mi succeda vivaddio, è monitorata.
In quei paesi dimenticati da Dio, mete di lunghi anni di Serie C, il mezzo preferito era la macchina. Più intima, più cameratesca, la macchina è l’ideale per fare gruppo…per dividere gioie e amarezze al seguito della propria squadra. A me, fautore della sicurezza stradale, personalmente non piace. Trovo eccessivo il costo dell’autostrada e della benzina, il rischio di incidenti stradali, il dotarsi di vetri anti-proiettile quando ci si dirige sulla A/1 nel tratto tra Firenze e Roma. Ma ai miei soci piace….ne riparleremo la settimana prossima con più calma.
E poi…finalmente lo stadio!
La Padova Bene abbraccia i parenti e gli amici delle vittime dei casi più o meno conosciuti, ma tutti impuniti, di “abuso di potere”….morti di Serie C per l’opinione pubblica. Allo stesso tempo chiede Verità e Giustizia come cittadini consci che un numero limitato di “mele marce” non debba e non possa essere motivo di fango per tutte le Forze dell’Ordine italiane. La credibilità di un Corpo di Polizia sta anche nel punire ed isolare episodi di questo tipo... Insomma quello che abbiamo visto un pò in tutti questi anni no?
La Padova Bene abbraccia i parenti e gli amici delle vittime dei casi più o meno conosciuti, ma tutti impuniti, di “abuso di potere”….morti di Serie C per l’opinione pubblica. Allo stesso tempo chiede Verità e Giustizia come cittadini consci che un numero limitato di “mele marce” non debba e non possa essere motivo di fango per tutte le Forze dell’Ordine italiane. La credibilità di un Corpo di Polizia sta anche nel punire ed isolare episodi di questo tipo... Insomma quello che abbiamo visto un pò in tutti questi anni no?
Mr.Peter North
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