"Chi ha organizzato questo evento o non capisce nulla di calcio o è in malafede. Non vedo altra scelta". E' una furia e non usa mezzi termini Beppe Galderisi per esprimere la rabbia e la delusione dopo aver visitato la mostra celebrativa dei 100 anni del Calcio Padova allestita all'interno del Centro Culturale San Gaetano. Il motivo: l'allestimento della mostra ha previsto una serie di gigantografie di calciatori rappresentativi della storia del Calcio Padova e nessuna di queste gigantografie lo riguarda. Su facebook, come abbiamo scritto ieri, e persino nato un gruppo di tifosi (oltre 250) che chiede la gigantografia del Nanu alla mostra.
"Mi aspettavo un trattamento migliore" racconta l'indimenticato bomber, "Invece non ho visto foto che mi riguardavano. Certo, nessuno cancellerà mai le soddisfazioni che ci siamo tolti in quegli anni con un gruppo di ragazzi fantastico, gioie che rimarranno sempre nel mio cuore. Però è tragico non essere neppure menzionati in una rassegna celebrativa del passato di questa squadra, alla quale ho dato un contributo importante". Galderisi e il Padova. Ha tutta l'aria di un grande amore finito il giorno in cui il talentuoso centravanti appese le scarpette al chiodo, un decennio fa. Divenuto poi, negli anni di Nanu allenatore, un amore a senso unico, mai corrisposto. "Dico queste cose non per fare polemica - continua Galderisi, 197 presenze e 50 gol con la maglia del Padova - Lo dico perchè non sono fesso e certe cose non riesco a tenerle per me. Mi sono arrivati tantissimi sms sul cellulare di amici allibiti per non aver visto neanche una mia foto in mostra. Per non parlare del libro Biancoscudo, appena ho visto la copertina l'ho buttato via. Ma come? C'è Lalas e non ci sono io?". L'americano è stato l'uomo immagine per un paio d'anni viene da pensare. "Gli uomini immagine vanno bene per i reality. Anche Alexi, a cui voglio bene come un fratello, mi capirebbe".
E intanto lo scontro sportivo potrebbe ripetersi oggi, quando il libro Biancoscudo sarà presentato alla Mondadori (alle 18,30). Il Nanu ci sarà?
"Mi aspettavo un trattamento migliore" racconta l'indimenticato bomber, "Invece non ho visto foto che mi riguardavano. Certo, nessuno cancellerà mai le soddisfazioni che ci siamo tolti in quegli anni con un gruppo di ragazzi fantastico, gioie che rimarranno sempre nel mio cuore. Però è tragico non essere neppure menzionati in una rassegna celebrativa del passato di questa squadra, alla quale ho dato un contributo importante". Galderisi e il Padova. Ha tutta l'aria di un grande amore finito il giorno in cui il talentuoso centravanti appese le scarpette al chiodo, un decennio fa. Divenuto poi, negli anni di Nanu allenatore, un amore a senso unico, mai corrisposto. "Dico queste cose non per fare polemica - continua Galderisi, 197 presenze e 50 gol con la maglia del Padova - Lo dico perchè non sono fesso e certe cose non riesco a tenerle per me. Mi sono arrivati tantissimi sms sul cellulare di amici allibiti per non aver visto neanche una mia foto in mostra. Per non parlare del libro Biancoscudo, appena ho visto la copertina l'ho buttato via. Ma come? C'è Lalas e non ci sono io?". L'americano è stato l'uomo immagine per un paio d'anni viene da pensare. "Gli uomini immagine vanno bene per i reality. Anche Alexi, a cui voglio bene come un fratello, mi capirebbe".
E intanto lo scontro sportivo potrebbe ripetersi oggi, quando il libro Biancoscudo sarà presentato alla Mondadori (alle 18,30). Il Nanu ci sarà?
Fonte: Il Mattino di Padova
Galderisi non avrebbe torto: uno come lui merita rispetto per quanto ha fatto. Ed a Verona per esempio, dove hanno la memoria lunga, si sono sempre ricordati di lui. A Padova la memoria è corta su certe cose, sopratutto perchè fa comodo averla corta. E se ci aggiungiamo una società poco informata sulla storia biancoscudata (Presidente e dirigenti si sono scoperti biancoscudati per interesse e non certo per nascita... Niente da dire sulla serietà delle persone ma purtroppo certe cose sono sotto gli occhi di tutti!) ed in cui parole come "stile" o "correttezza" purtroppo non sono di casa (il recente trattamento riservato a Varricchio, uno dei maggiori artefici della promozione in B, che a prescindere da tutto avrebbe meritato più rispetto, la dice lunga...) la frittata è fatta. O meglio, è fatta una colossale figura di merda. Perchè nella mostra allestita per il centenario hanno trovato posto tutti, tranne lui che è uno di quelli che ha dato più di tutti. E sulla copertina di Biancoscudo, lo spazio l'ha trovato anche il buon Pippo Maniero e l'americano Lalas, ma non un simbolo del Padova dei primi anni '90, che arrivò in serie A... Questione commerciale si dice: Lalas in copertina venderebbe più di Galderisi... Siamo sicuri che i tifosi biancoscudati non avrebbero preferito il Nanu in copertina, visto che è considerato a tutti gli effetti un simbolo?
Riguardo alla dirigenza, c'è poco da aggiungere: come al solito, come in mille altre occasioni, ha evidenziato dei forti limiti ed una cultura calcistica molto precaria... Domanda: ed assegnare certi compiti di "immagine" come l'allestimento di una mostra sul centenario o il futuro museo sul Padova a dei tifosi? E' una provocazione certo, ma visti i risultati...
Per quanto possa contare, un appello al Nanu: a Padova c'è tanta gente che non si è dimenticata di lui, e che gli stringe la mano e lo saluta ogni volta che lo vede passare. Visto e considerato che i dirigenti come i calciatori attuali vanno e vengono, voglio sperare che l'affetto dei tifosi sia ciò che conta di più...
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