giovedì 12 novembre 2009

LA RIVOLUZIONE FRANCESE



MARSIGLIA-PARIGI. Nonostante la gara tra il Marsiglia e il Paris Saint Germain sia stata rinviata a causa della nuova influenza che ha colpito alcuni giocatori del club parigino, i tifosi della capitale francese che ormai erano giunti in città per assistere al match hanno dato vita a scontri con i fan dell'Olympique nelle vie di Marsiglia. La polizia è intervenuta con il lancio di lacrimogeni per fermare gli scontri avvenuti nella zona del porto vecchio. Altri incidenti sono stati segnalati anche nella zona della stazione nel primo pomeriggio, costringendo anche qui la polizia ad intervenire. Sul fronte medico i giocatori e lo staff del Psg sono stati sottoposti ad un isolamento di 72 ore per evitare il rischio di nuove infezioni dopo i casi di Ludovic Giuly e Mamadou Sakho (...) Sedici giovani, quasi tutti tifosi marsigliesi, sono stati fermati dalla polizia dopo gli scontri di ieri tra la tifoseria di casa e quella del Paris Saint-Germain. Un minorenne, fermato, è stato rilasciato e riaffidato alla famiglia. Dopo l'annuncio del rinvio della partita a causa di tre casi di influenza A tra i giocatori della squadra parigina, gli scontri erano scoppiati nella zona tra il vecchio porto e la stazione ferroviaria. I marsigliesi avevano cominciato a lanciare bottiglie e razzi contro i parigini, le forze dell'ordine sono intervenute con lacrimogeni e flash-ball. Il bilancio dei feriti, leggeri, è di 12 persone.
Le città di Marsiglia e Parigi sono divise da un'odio atavico. A quanto pare i parigini (che per indole è forse la tifoseria più "avanti" del panorama francese, parliamo della Kop of Boulogne) si sono dati da fare lontano da occhi indiscreti e non ci hanno messo molto a trovare la controparte in una città come Marsiglia. Un week end di divertimento insomma, pur senza calcio.

SEMPRE A MARSIGLIA. MARSIGLIA - La polizia francese ha arrestato ieri tre tifosi dello Zurigo dopo il match di Champions League, perso 6-1 in trasferta contro il Marsiglia. Un tifoso e' stato fermato per aver acceso razzi dentro lo stadio, mentre gli altri due sono stati bloccati alla stazione ferroviaria dopo essersi scontrati con alcuni tifosi francesi e la polizia.
Come ho già detto, la Svizzera insieme all'Est Europa è una delle nuove frontiere del tifo. E non perdono occasione di farlo notare...


E IL MODELLO INGLESE? Londra, 28 ott. (Adnkronos/Dpa) - La violenza nel calcio torna a colpire l'Inghilterra. 8 tifosi sono stati infatti arrestati al termine dell'incontro di Carling Cup giocato ieri sera tra Barnsley e Manchester United e terminato 0-2 per la squadra di Sir Alex Ferguson. I 4 supporter dei Red Devils sono stati arrestati per aver partecipato alla devastazione di un bar dello stadio di Oakwell. Per circa mezzora il personale e' stato costretto a barricarsi mentre gli hooligans imperversavano. I 4 tifosi del Barnsley invece, sono stati arrestati mentre tentavano di dare l'assalto al treno dei supporter dello United. Il calcio inglese torna a vivere l'incubo degli hooligans a distanza di pochi mesi dai gravi scontri che hanno visto protagonisti i tifosi di Milwall e West Ham. 
La cosa bella è che per anni vi hanno fatto credere (a voi, perchè chi in Europa ogni tanto va in giro e tiene gli occhi aperti non hanno messo in tasca proprio un cazzo!) che il problema hooligans in Inghilterra fosse risolto per sempre. E vi hanno convinto che quella fosse la strada giusta mettendo in campo una serie di misure antidemocratiche (dai biglietti nominativi alla tessera del tifoso) che con il "modello inglese" tanto conclamato non centrano una beata fava. Poi un bel giorno un tale di nome Fabio Capello ha fatto la sua provocazione dicendo che il calcio inglese è migliore di quello italiano (e ci vuole poco! Sicuramente è più credibile...) ed ecco la levata di scudi, ed ecco filtrare le notizie su tafferugli ed arresti. Nessuno tocchi Caino. Ma la cosa bella è che sono tutte cose che si sapevano già: in Inghilterra hanno spostato la violenza dagli stadi alle strade ma gli hooligans ci sono eccome! Mettetevelo in testa, quello che vi dicono i vari "saccenti parrucconi" dai vari studi televisivi sono solo balle...

BRASILE. E' di due persone ferite e 28 arrestate il bilancio degli scontri fra più di 400 tifosi di Corinthians e San Paolo, avvenuto la scorsa notte nel centro della capitale dello stato paulista. Lo rende noto la polizia locale precisando di aver trovato, al momento dell'intervento per fermare la rissa, un ragazzo colpito da una pallottola all'addome e uno ad un braccio. Fra i 28 arrestati, fermati mentre tentavano di nascondersi in un parcheggio, due sono già stati processati per detenzione illegale di armi da fuoco dopo essere stati sorpresi in possesso di tre pistole. Gli incidenti sono scoppiati quando le due tifoserie si sono incrociate, nel centro della città.  
Il Sudamerica è sempre qualcosa di particolare. Noi però abbiamo imboccato la loro stessa strada, a livello sociale ed economico. Se son rose fioriranno, se son cachi....

GENOA-LILLE. Mezz’ora di tafferugli caratterizzata dal lancio di decine di bottiglie di vetro e specchietti di automobile per fermare gli inseguitori e anche per colpire tifosi dell’altra squadra. E’ successo in via Gropallo, nella zona della stazione Brignole, a Genova prima dell’inizio della partita di Europa League Genoa-Lille. Cinque francesi e un genoano sono rimasti feriti negli scontri, mentre una ventina di supporters transalpini sono stati identificati e poi scortati allo stadio. Il gruppo di circa 70 ultrà rossoblù, è fuggito e nessuno di essi è stato per il momento identificato. E’ bastato qualche insulto per scatenare la rissa. Gli ultras rossoblù hanno iniziato a inseguire con bastoni e cinture i francesi, che arrivati nella zona di Brignole hanno cominciato a tirare specchietti e bottiglie di vetro contro gli avversari. Dopo lo scontro i genoani sono riusciti a fuggire, grazie alla loro conoscenza delle tortuose strade della zona, mentre i francesi sono stati tutti identificati. I feriti sono stati medicati nei Pronto Soccorso degli ospedali Galliera e San Martino e giudicati guaribili entro dieci giorni per contusioni ed escoriazioni alla testa.  
Eppur si muove....

FERMANA-SAMB. La serata che ha visto accese le luci dello stadio Bruno Recchioni non è iniziata affatto con il piede giusto. Secondo le prime indiscrezioni circolate sembrerebbe che una quarantina di facinorosi tifosi della Sambenedettese sarebbero arrivati a Fermo con intenzioni bellicose. Intorno alle 19.30 si sarebbero scagliati sul bar di fronte lo stadio, facendo saltare i tavolini e infrangendo una vetrata. Incendiata anche un'auto, di proprietà di una donna che si era fermata per qualche minuto proprio nel bar preso di mira dai tifosi. Gli agenti presenti su viale Trento sembra non abbiano potuto fare molto per fermare i tifosi, se non aspettare le camionette della Polizia che hanno riportato l'ordine. Al momento sembra siano stati 25 i tifosi arrestati e che ad essere colpito dalla furia sambenedettese sia stato anche un altro bar, quello vicino al liceo scientifico, sulla parallela a viale Trento.Il match, valevole per la Coppa Italia Eccellenza Marche, si è concluso con la vittoria della Fermana per 1 a 0 sulla Samb, grazie ad un gol di Cicotello al 30' della ripresa.

ROMA-LIVORNO. Sei tifosi, cinque della Roma ed uno del Livorno, sono stati fermati oggi dalla polizia allo stadio Olimpico prima del match tra giallorossi ed amaranto. Due di essi, N.B, di 30 anni, e S.R., di 20, hanno tentato di entrare in curva sud senza biglietto. Entrambi dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale per aver tentato di opporsi all'arresto; il primo è accusato anche di lesioni per aver colpito uno steward con un pugno al volto. Un minore di 17 anni, romanista, sarà sanzionato a livello amministrativo per aver tentato di entrare allo stadio con una «parte» di striscione vietato, destinato ad essere unito ad altri pezzi introdotti da altri tifosi per essere poi esposto durante la partita. Altri due fans giallorossi, di 29 e 19 anni, sono stati bloccati perchè trovati in possesso di sostanza stupefacente. Infine, un tifoso del Livorno di 60 anni residente a Perugia è stato fermato poichè era in possesso di un biglietto intestato ad una donna, quindi non valido per accedere allo stadio. Nei confronti tutti i fermati saranno emessi i provvedimenti Daspo.
Diminuiscono gli scontri, aumentano i diffidati. Ora sapete perchè....

ANCONA-CESENA. Le tifoserie dell'Ancona e del Cesena (un migliaio i tifosi ospiti) sono entrate in contatto prima della partita che si sta disputando allo stadio Del Conero, ma la polizia è riuscita a separarle e non si registrano incidenti. Un gruppo di supporter anconetani (circa 150) si è avvicinato ai tifosi ospiti nei pressi dello stadio e ci sarebbe stato un lancio di oggetti. Un altro tentativo di contatto è avvenuto nei pressi della biglietteria, ma anche in questo caso è stato scongiurato il peggio.


SPEZZINI. La Spezia, 5 novembre - Sono stati denunciati dieci  ultras dello Spezia per una rissa scoppiata  alla festa dell'Uva di Vezzano LigureSono tutti sotto i 30 anni e appartenenti al gruppo del 'Fronte del Porto'.Durante lo scontro, che risale allo scorso 20 settembre, fu ferito un carabiniere. A seguito delle indagini, durate una quarantina di giorni, i carabinieri della Spezia hanno identificato e denunciato per i rissa i dieci giovani. Per l'autore materiale dell'aggressione al militare c'è anche l'accusa di lesioni gravi.
Quando leggi che vengono attaccate diffide PER LO STADIO ai protagonisti di una rissa AD UNA SAGRA PAESANA, ti rendi conto che l'ItaGlia è quanto mai in un punto di non ritorno...

VIGILESSA ULTRA'. Abituati a frenare la rabbia dei tifosi più scalmanati, un po' di stupore l'avranno provato gli agenti della Digos nel portare in Questura e denunciare una vigilessa di Moncalieri per «resistenza a pubblico ufficiale». Cane non mangia cane, si diceva una volta. Allo stadio, evidentemente, anche l'imprevedibile può diventare realtà fino alle manette messe ai polsi di un collega. Tutta colpa della tensione vissuta in curva Maratona, durante Torino-Lecce della scorsa sera, non tanto per la prestazione dei giocatori di Colantuono, ma per la caduta dalla balconata del secondo anello di un ultrà granata. In quei momenti di paura E. D. M., 40enne, è intervenuta per soccorrere il ferito, Paolo, storico lancia cori della tifoseria torinista, anche in virtù del patentino di primo soccorso. Solo che il contemporaneo intervento degli altri tifosi e dei poliziotti in borghese alimentava la confusione. Per la Digos la tifosa granata prima si qualificava come appartenente alla Croce Rossa e poi esibiva il tesserino da agente di polizia municipale. Un atto che generava nuova agitazione in curva e costringeva le forze dell’ordine a scortare la donna nell'antistadio. Dopo aver fatto partire l'ambulanza verso il Cto, E. D. M. cercava di divincolarsi e per questo veniva portata via. Dai test alcolemici la donna risultava in stato di ebbrezza, mentre dalla perquisizione spuntava anche un manganello telescopico per difesa personale: un oggetto legale, ma vietato negli stadi italiani. Per questo, oltre all'accusa di resistenza a pubblico ufficiale, scattava anche il reato di «porto abusivo di armi durante manifestazione sportiva». Un quadro pesante e soprattutto inedito in Piemonte per dinamica e persone coinvolte. La vigilessa è indagata a piede libero, ma non potrà entrare negli stadi italiani per i prossimi 3 anni causa Daspo ed ogni volta che il Toro giocherà, dovrà recarsi in Questura a firmare. Un atto obbligato, che solitamente colpisce i tifosi più caldi per aggressioni, lancio di fumogeni o altri reati da stadio, ma che in questo caso tocca un pubblico ufficiale. Ora la vigilessa-ultrà è in ferie ed in attesa di chiarire la situazione, il comando di Moncalieri le ha tolto l'arma d'ordinanza e destinata ad altre mansioni.
«Aspettiamo gli accertamenti completi sulla dinamica dei fatti - spiega l'avvocato Lorenzo Imperato, legale della donna - per poter comprendere che cosa è successo realmente e chiarire la posizione».
La vigilessa, che era allo stadio fuori dal servizio e per la sua passione granata, sostiene di essere stata strattonata da un agente in borghese che non si è qualificato. In più tutto è accaduto in un secondo momento e non durante l'assistenza al contuso (che sta bene nonostante la caduta da tre metri). Attraverso le immagini del circuito chiuso dello stadio Olimpico e la testimonianza delle altre persone, la tifosa spera di poter chiarire i fatti e smentire l'atto di resistenza. Su Facebook ha lanciato l'appello per poter trovare altri tifosi della curva Maratona, presenti al fatto, e confermare la sua tesi. Chi la conosce bene dice che è disperata e teme di perdere il lavoro, ma allo stesso tempo non riesce a capire come un gesto di aiuto si sia trasformato troppo in fretta e stranamente in un'aggressione a tutori della legge come lei.
Ridiamo per non piangere!

LA LEGGE NON E' UGUALE PER TUTTI, NON DICIAMO CAZZATE PLEASE! Ricordate il poliziotto di Foligno coinvolto nella sassaiola che investì le macchine dei tifosi aretini al termine della partita dell'11 ottobre? La notizia fece scalpore perché, a seguito delle testimonianze e dei filmati girati con i cellulari, tutti elementi raccolti dalla Digos e dalla Questura di Arezzo, venne accertata la responsabilità dell'agente, tifoso del Foligno e in quel momento fuori servizio. Al poliziotto la Questura di Perugia aveva inflitto il Daspo (il divieto di assistere a manifestazioni sportive) per tre anni con l'obbligo di firma per un anno. Lo stesso provvedimento, anche per durata, che devono scontare i tre ragazzi di Arezzo arrestati dopo gli incidenti di Pagani del maggio scorso. L'unica differenza, non da poco, è che per i tre aretini il provvedimento è ancora in essere, mentre il Gip di Perugia qualche giorno fa ha sospeso il Daspo per l'agente, sancendo la sua estraneità ai fatti. Questo il comunicato del sindacato umbro UGL al riguardo: "Colleghi e colleghe, anche questa volta la giustizia, a dispetto di interessi soggettivi, ha trionfato. E’ stato il primo pensiero che ci è venuto in mente quando qualche giorno fa abbiamo letto il provvedimento del Giudice di Perugia che scagiona completamente un nostro collega di Foligno da fatti illeciti e unanimemente deprecati. Il collega, a seguito di accertamenti dalla D.I.G.O.S. della Questura di Arezzo, era stato accusato di aver partecipato ad una fitta sassaiola contro un gruppo di tifosi dell’Arezzo. Successivamente il Questore di Perugia emetteva il provvedimento del DASPO di tre anni con l’aggiunta della firma per un anno.
Per la “fortuna” del nostro collega il G.I.P. del Tribunale di Perugia ha annullato il DASPO richiesto dal Questore di Perugia ed ha sancito la sua totale estraneità ai fatti illeciti contestati. Nello stesso pomeriggio, una delegazione di questa O.S. si è recata dal Questore di Perugia per capire, alla luce dei nuovi fatti, la posizione dell’Amministrazione. Ebbene, con modi e tonalità di voce da censurare assolutamente, il Questore oltre ad auspicare che la Procura della Repubblica di Perugia presenti appello al Tribunale del Riesame avverso il decreto di archiviazione, affermando che “il GIP ha preso un abbaglio”, manifestava debita insofferenza e disappunto per le nostre dichiarazioni, cercando di intimidire i dirigenti sindacali, “minacciando” un possibile intervento della D.I.G.O.S..
Di fronte a tali affermazioni ed a una chiara condotta anti democratica ed anti sindacale, questa O.S. ha deciso, all’unanimità, di sospendere le relazioni sindacali con il Questore di Perugia. Nelle prossime ore sarà immediatamente richiesto un incontro urgente all’Ufficio Rapporti Sindacali del Ministero per poter riferire quanto di grave è accaduto ai nostri rappresentanti sindacali".
Questo comunicato è dei colleghi del poliziotto colpito da Daspo. Pensate che ci sarebbe stata questa mobilitazione per un tifoso innocente? Col cazzo! Ancora una volta questo dimostra che c'è una legge per i cittadini normali ed una per le "categorie protette", fra i quali le forze dell'ordine rientrano a pieno titolo. E mi raccomando, continuate a bervi la favola che la legge è uguale per tutti! Per lo meno fino a quando non vi sparano da un capo all'altro dell'autostrada....


Ed a conclusione di questa carrellata, una lettera inviata da un tifoso partenopeo al "Mattino di Napoli". Al di la delle cose che sono RISAPUTE e SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, questo per me è un rigurgito bello e buono di vittimismo tutto partenopeo. Rompono il cazzo al mondo, ma si lamentano poi se gli capita qualcosa... 
Buongiorno a chi mi leggerà. Sono un NAPOLETANO che vive in provincia di Torino da circa 10 anni e che da tifoso napoletano si reca allo stadio per vedere quando possibile la partita Juventus-Napoli.
Negli ultimi 10 anni ho assistito a circa 6 incontri(campionato di B e di A), in tutti i casi tornando a casa sconfitto tranne ieri 31.10.2009.
In tutte le occasioni precedenti rendevo merito ai vincitori e tornavo a casa con la mia sciarpa azzurra al collo visto dai tifosi juventini con aria di "tolleranza". Ieri invece le cose erano diverse. Il Napoli vinceva in campo MERITATAMENTE ma evidentemente i tifosi juventini non sono abituati a perdere. Assistitendo alla partita in tribuna, già durante la partita venivo aggredito verbalmente dalle persone presenti in tribuna con frasi razziste; ormai a conoscenza dopo 10 anni del livello intellettivo dei piemontesi sorvolavo. Alla fine della partita però, sul varco dal settore W1 della tribuna, venivo aggredito da supporter juventini e solo la mia stazza fisica mi permetteva di divincolarmi rimettendoci solo la mia sciarpa AZZURRA.
La polizia interveniva solo tardivamente per permettere ai tifosi napoletani che aspettavano all'interno e che dopo il mio episodio si erano fermati di uscire. Tuttavia notavo l'ASSOLUTA ASSENZA di personale di sicurezza della società Juventus F.C. ( i cosiddetti steward) tanto ligi all'inizio della partita nel sequestrare gli accendini (i tifosi juventini fumano in tribuna irrispettosi dei vicini e dei divieti) ma che si erano completamente dissolti quando era necessario che svolgessero il loro compito di sorveglianza chiamando le forze dell'ordine che invece sono state richiamate dal sottoscritto. L'unica presenza "societaria" era un enorme "pupazzone" vestito da calciatore della Juventus con intorno ragazze immagine.
Mi chiedo: ma non era obbligatoria la presenza degli steward per garantire la sicurezza all'interno e sui varchi dello stadio per chiamare quando necessario le forze dell'ordine? Dove erano gli steward preposti al varco W1?
Infine un complimento vivissimo alla sportività della tifoseria juventina, che con cori razzisti ha accolto i tifosi napoletani e la squadra del Napoli per tutta la durata della partita, anche quando la loro squadra era in vantaggio. Se questa è l'Italia in cui ci avrebbero accolti, farò domanda di affiliazione alla Lega Araba invitando con me tutti i Napoletani.
Mi riservo nei prossimi giorni di valutare con i miei legali se l'assenza degli steward che ha reso possibile la mia aggressione può comportare una responsabilità della società Juventus F.C. ed una denuncia all'autorità giudiziaria.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dimentichi la curva del Saint Etienne(gemellati con i bresciani),di gran lunga superiore a quella del Psg...

Sir W.