lunedì 14 dicembre 2009

CESENA HOME





E la vittoria è tornata!

Come ho già avuto modo di dire, Padova-Cesena dal 1994 è una partita molto particolare. Per quanto mi riguarda, è una delle poche occasioni per vedere una tifoseria di buon livello all'Euganeo, altrimenti sarebbe un quadro completamente desolante. Anche la trasferta del Manuzzi da quel punto di vista non è male; ma non credo di sbagliarmi molto se dico che il 75% della tifoseria biancoscudata vive il match contro i romagnoli come un revival dello spareggio di Cremona, e francamente comincio a trovarla una cosa patetica: d'accordo nel non dimenticare, però francamente se nel 2010 stiamo ancora qui a parlare di Bruno Bolchi e di dieci anni fa che siamo andati in serie A (che poi dieci anni fa siamo andati in C2 sarebbe il caso di ricordare!) vuol dire semplicemente che siamo incapaci di guardare avanti! Forse sarebbe il caso di aprire gli occhi e di rendersi conto che il 1994 è ormai lontano, appartiene ad un'altra epoca. Intendiamoci, c'ero anchio e mi ricordo. Quello spareggio e più in generale tutto quel periodo rimarranno sempre fra i ricordi più belli della mia vita, non fosse altro perchè avevo 18 anni e se anche fosse andata male mi sarebbe rimasto nel cuore lo stesso... Ma la vita va avanti, ed oggi la realtà è molto diversa; non tanto o non solo a livello calcistico: sono cambiate le persone, è cambiato il modo di vivere, è cambiato il calcio e sono cambiate le tifoserie. Ognuno è figlio della sua epoca, io sono stato la persona più felice del mondo quel 15 giugno 1994, come lo sono stato il 21 giugno del 2009 a Busto Arsizio. Molti altri in entrambe le occasioni si sono mischiati alla nostra felicità, saltando sul carro dei vincitori. Lascio volentieri loro a ricordare Bruno Bolchi ed il gol di Cuicchi in rovesciata, io me li porto nel cuore ma non per questo ogni Padova-Cesena lo riduco a un revival. Quando riusciremo a guardare avanti, avremo fatto un bel salto di qualità come tifoseria. 

SUGLI SPALTI. I cesenati sono circa 600, giunti con pullman e molte auto private. Un numero di tutto rispetto considerato che si gioca di venerdì sera. Non gli riesce o non hanno voluto ripetere il numero dell'anno scorso, quando andarono a prendersi una birra alla rotonda di Altichiero. Però non sfigurano affatto. Appendono alla vetrata le classiche pezze dei loro gruppi (Bellaria, Cervia, WSB, Sconvolts) e uno stendardo "Kick Off" che mi ricorda molto l'omonimo gioco per l'Amiga uscito a fine anni '80. Nei primi minuti li sentiamo distintamente, complice il nostro silenzio pro-diffidati. Poi ovviamente vengono risucchiati dall'acustica dell'Euganeo, però li vediamo distintamente cantare sbandierare e battere le mani. L'impressione è che alla distanza calino parecchio, ma nel complesso lasciano un ottima impressione, confermando in pratica la stessa impressione dell'anno scorso. Fanno un paio di sciarpate ed una a fine partita, ed accendono anche una torcia che sono riusciti ad imboscare ai controlli. Promossi direi.
La Fattori presenta un bel colpo d'occhio. Passati i primi minuti di silenzio (che francamente mi sa un pò di mossa fine a se stessa ma vabbè...) si parte a cantare. L'obiettivo era riscattare la magra prestazione fatta col Vicenza e questa volta la Fattori ha passato abbondantemente l'esame. Solo qualche appunto: 1) I cori si tengono troppo a lungo, dopo qualche minuto è chiaro che la gente si stanca di ripetere il solito ritornello e ci si trova in pochi a cantare. Bisognerebbe variare più spesso le canzoni, anche inventandone di nuove. 2) Nella parte di Fattori più vicina alla vetrata divisoria serve un lanciacori. Altrimenti si continuerà sempre a non sentire i cori, a confondersi, a non capirsi e ad avere gente che non canta. 3) Bisognerebbe portare più pezze in casa. In trasferta facciamo un bel colpo d'occhio (vedi Sassuolo), perchè non replicare all'Euganeo? Evitiamo gli stracci fatti a bomboletta. "Andrea mi hai Rabito il cuore", ma che cos'è!?! Gioca la nazionale cantanti? Alla fine è la nostra curva, un pò casa nostra: perchè non la coloriamo e non le doniamo un look migliore?
Un passo per volta...

DAL CAMPO. C'era molta curiosità per capire come avrebbe reagito la squadra dopo i quatto ko consecutivi. Beh penso che la reazione si sia vista. Ma sopratutto, penso che questa partita l'abbiamo vinta fuori dal campo: l'abbiamo vinta martedì pomeriggio a Bresseo, quando una settantina di ragazzi della curva siamo andati a incitare la squadra. La gara col Cesena è la migliore dimostrazione che un'ambiente unito può fare molto. E l'esempio più bello c'è stato lo scorso anno ai playoff. A questo punto non mi resta che aspettare che questo discorso lo recepisca tutto l'ambiente e l'intera città, visto che c'è ancora gente che marcia contro e che per fortuna è sempre più isolata...
La partita non è stata un granchè, molto poco spettaccolo e tantissimo tatticismo. Ma l'importante era portare a casa il risultato. Diventare concreti e cinici. E così è stato. Nel complesso ho visto una squadra che lotta ed una vittoria tutto sommato meritata, se non fosse per il gol di Soncin nettamente in fuorigioco. Ma dopo quello che abbiamo visto recentemente in tema di arbitraggi, la ritengo una compensazione. E per una volta, mi ha soddisfatto perfino la prestazione di Cani!

TERRA PICENA. Si avvicina un'altra trasferta, anche questa volta di venerdì. Ascoli non è vicinissima a Padova, ma sarà un bel banco di prova. I biancoscudati sono chiamati a offrire una conferma dell'uscita dalla crisi. La tifoseria è chiamata a un'altro esame di maturità dopo aver in parte riscattato la magra figura nel derby. Mi auguro che saremo in buon numero. Nei prossimi giorni troverete varie info sulla trasferta. Intanto vi do la più importante: iscrizioni mercoledì sera in via Carducci dalle 21,30 in poi!   

   

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