PROCESSO AI LECCESI. La Corte di Cassazione ha respinto il ricorso presentato dal procuratore aggiunto Ennio Cillo contro il pronunciamento con il quale il Tribunale del riesame aveva fatto cadere l’accusa di associazione a delinquere nei confronti di due dei quattordici ultrà del Lecce che vennero arrestati dalla Digos lo scorso 29 maggio. Si tratta di S. M., difeso dagli avvocati Giuseppe Milli ed Anna Grazia Maraschio, e L. D. M., difeso da Luigi Rella e Romeo Russo. Un risultato, quello che proviene da Roma, che assicura ai due indagati di affrontare un eventuale processo con una contestazione molto più lieve. Le motivazioni della decisione degli ermellini ancora non si conoscono, ma c’è da presumere come possano essere allineate con quelle addotte dal Riesame. Nel caso di M., accusato di essere presunto partecipante dell’organizzazione per il semplice fatto di vendere sciarpe e magliette fuori dallo stadio, il Riesame aveva accolto la tesi difensiva, secondo la quale avrebbe fatto sì, parte di un’associazione, avente come scopo solo quello di promuovere il tifo, e quindi con finalità assolutamente lecite. Secondo gli avvocati difensori, un’accusa così pesante dovrebbe essere sostenuta da prove rigorose e non da una semplice presunzione, poiché la vendita di gadget non può essere ritenuta una circostanza dalla quale si potrebbe ricavare un coinvolgimento in attività illecite. Accusa caduta anche per L. D. M., contro il quale il Riesame ha sostenuto non fosse emersa alcuna prova. Il fatto che D. M. fosse in contatto con uno dei presunti leader degli ultrà Lecce, suo fratello S., non costituirebbe dunque una prova di appartenenza alla presunta associazione.
Quando si dice "castelli di sabbia"...SASSAIOLA ALLA NAPOLETANA. Le notizie che giungono da Torino non sono per nulla rassicuranti. Sarebbero stati fermati dei sostenitori partenopei - probabilmente 2 o 3 - in seguito ad una sassaiola ai danni degli steward in servizio presso lo stadio Comunale di Torino. Il bilancio sarebbe di 5 steward feriti. Uno rimmarrà in osservazione per la notte. Sarebbero state danneggiate anche le toilette dell`impianto sportivo, mentre la polizia starebbe già compiendo le prime indagini. Molti tifosi partenopei hanno già abbandonato lo stadio della Juventus, ma una buona fetta di essi sarebbe ancora presente sugli spalti.
Questo è quanto a Torino....
Sono tredici i Daspo (Divieto di assistere a manifestazioni sportive) a carico di altrettanti tifosi del Napoli, al vaglio del questore di Napoli, Santi Giuffrè, per gli incidenti avvenuti ieri davanti all'ingresso della Curva A dello stadio San Paolo prima dell'incontro Napoli-Palermo. Circa 20 minuti prima del calcio d'inizio, un gruppo di tifosi napoletani ha aggredito poliziotti e steward con i pezzi in ferro di un tornello che avevano divelto. Tre agenti di polizia del commissariato San Paolo e tre steward sono rimasti feriti riportando prognosi dai quattro agli otto giorni. Per migliorare la sicurezza al San Paolo e, in particolare, all'accesso alla curva A, nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra la questura di Napoli e la società sportiva.
...e questo è quanto in casa col Palermo. E' un periodo che saranno in vena di sassaiole!Questo è quanto a Torino....
Sono tredici i Daspo (Divieto di assistere a manifestazioni sportive) a carico di altrettanti tifosi del Napoli, al vaglio del questore di Napoli, Santi Giuffrè, per gli incidenti avvenuti ieri davanti all'ingresso della Curva A dello stadio San Paolo prima dell'incontro Napoli-Palermo. Circa 20 minuti prima del calcio d'inizio, un gruppo di tifosi napoletani ha aggredito poliziotti e steward con i pezzi in ferro di un tornello che avevano divelto. Tre agenti di polizia del commissariato San Paolo e tre steward sono rimasti feriti riportando prognosi dai quattro agli otto giorni. Per migliorare la sicurezza al San Paolo e, in particolare, all'accesso alla curva A, nei prossimi giorni ci sarà un incontro tra la questura di Napoli e la società sportiva.
IRRUZIONE IN CONSIGLIO COMUNALE. Gli storici ultras del Teramo Calcio irrompono nel Consiglio comunale teramano (Vedi foto in apertura! N.d.r.). È accaduto questo pomeriggio, quando i ragazzi hanno interrotto i lavori dell’amministrazione comunale per manifestare ancora una volta la loro contrarietà all’abbattimento del vecchio stadio in centro storico. Il sindaco Maurizio Brucchi ha cercato di aprire un dialogo con il gruppo per illustrare loro i progetti in cantiere. La risposta degli ultras non è stata, però, positiva: nessuna possibilità di confronto è, infatti, quanto emerso dalla reazione dei ragazzi. Unica possibilità concessa è la riqualificazione del vecchio stadio, da destinare, secondo gli ultras, ad eventi culturali o ad area verde. Da escludersi, invece, qualsiasi idea faccia pensare ad un ipotetico teatro. Durante il Consiglio comunale, gli ultras hanno così messo nelle mani del sindaco e dell’amministrazione una raccolta firme, che già conta circa 3mila nomi e con cui viene nuovamente chiesta l’interruzione dei lavori. Dal canto suo, Brucchi ha precisato che la sua nomina a sindaco è frutto di una preferenza che indica, da parte della maggior parte dei teramani, anche un’adesione al progetto del nuovo teatro comunale. Proprio l’intervento in questione era, infatti, compreso nell’elenco delle opere del suo programma elettorale.
Questa vicenda mi sembra che ricalchi fedelmente la vicenda del nostro Appiani. Loro hanno fatto la loro mossa... bravi!
VARESE-BIELLA DI BASKET. A seguito di alcuni disordini avvenuti nel Pala Whirpool di Varese durante la partita di basket Cimberio Varese – Angelico Biella in data 25/10/2009, il Questore di Varese ha emesso, in data di ieri, n. 5 provvedimenti DASPO nei confronti di 5 tifosi del Biella coinvolti in tali episodi. In particolare i cinque ultras del Biella, individuati a seguito di indagini svolte dagli operatori di polizia della Questura di Varese, durante i disordini avvenuti durante l’incontro, avevano tentato di uscire dagli spazi loro assegnati, cercando di sfondare con ripetuti calci la porta di uscita che separa le opposte tifoserie, con il chiaro intento di arrivare allo scontro fisico con la tifoseria varesina ed opponendosi anche fisicamente agli operatori delle Forze dell’Ordine che tentavano invano di ricondurli alla calma.
Inoltre, i cinque tifosi hanno continuato ad istigare e fomentare gli animi degli altri ultras che invece rimanevano all’interno del settore loro destinato, anche arrampicandosi sulla parete di vetro che funge da divisorio tra le opposte tifoserie per incitare con il megafono i tifosi presenti, aumentando l’aggressività con atteggiamento intimidatorio. A seguito del DASPO loro irrogato, i cinque ultras non potranno assistere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive di basket di ogni serie, (sia agonistiche che amichevoli) e non potranno, per lo stesso periodo, accedere ai luoghi interessati alla sosta al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono agli incontri di basket disputati dalla società Angelico Biella, per un periodo di due anni per i tre tifosi ritenuti responsabili dei maggiori disordini, e di un anno per gli altri. I provvedimenti sono ora stati inviati alla Questura di Biella per la notifica ai cinque interessati.
Tanta roba.... alla fine proporrei di usare i fili elettrici come divisorio!
COMASCHI DIFFIDATI. La questura di Como ha emesso due 'daspo' nei confronti di altrettanti tifosi del Calcio Como, ai quali è stato proibito di frequentare gli stadi per un periodo di tre e cinque anni. I provvedimenti sono stati notificati nel fine settimana e si riferiscono a quanto accaduto mercoledì scorso nei minuti finali di Como-Monza, recupero del campionato di Prima Divisione. Quello più grave è stato inflitto a un ventunenne che aveva lanciato una bottiglia in faccia a un tifoso avversario, mentre l'altro tifoso - 35 anni - aveva invaso il campo nel movimentato dopopartita, quando il Monza aveva pareggiato dopo otto minuti di recupero. I legali dei due tifosi hanno presentato ricorso contro i provvedimenti.
Per quel che può contare... solidarietà!
ATALANTINI VS. QUESTURA. Trecento ultras hanno protestato mercoledì notte davanti alla questura di Bergamo, in via Noli, dopo l’arresto di F.P, leader storico della Curva Nord, pizzicato dalle telecamere a pochi passi dallo stadio durante Atalanta-Lazio nonostante il Daspo di quattro anni da scontare. Dalle 22.30 alle 23 i tifosi hanno esposto striscioni, acceso bengala e intonato cori contro i poliziotti e la questura. Decine di agenti si sono schierati in assetto anti sommossa. Non si sono comunque registrati scontri o contatti. L’arresto di F.P. è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti che la questura ha attuato nei confronti degli ultras. Solo poche settimane fa per lo stesso motivo è stato arrestato Claudio Galimberti, detto Bocia, capo della Curva Nord.
Questa si chiama Compattezza!
TEMPI DURI. È stato arrestato a Phonm Penh, in Cambogia, F. M., ricercato dal febbraio 2008 perchè colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, tra l'altro, per le devastazioni e gli attacchi alle caserme che avvennero nella Capitale dopo la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Il latitante è stato arrestato dal Ros dei Carabinieri, con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione internazionale- Interpol, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e con il supporto del Segretariato Generale Interpol.
In base a quanto emerso dalle indagini del Ros, M. si è spostato attraverso l'India, la Thailandia, il Vietnam, Taiwan, Singapore e la Cambogia. Il latitante era stato condannato il 15 dicembre scorso dalla Settima Sezione del Tribunale ordinario di Roma a sette anni di carcere per reati che vanno dall'associazione a delinquere alla devastazione e saccheggio, alle lesioni personali aggravate, all'invasione di terreni ed edifici in concorso. M. è stato inoltre condannato al risarcimento delle parti civili e al pagamento delle spese processuali. Ancora, il latitante è stato interdetto dai pubblici uffici e colpito da divieto di accesso, per 5 anni, alle manifestazioni sportive. M. giungerà presto in Italia visto che le autorità di Polizia cambogiane lo hanno messo immediatamente a disposizione delle autorità italiane.
Quanta solerzia e celerità per arrestare un ultras latitante! E pensare che ci sono fior fiore di nomi del terrorismo anni '70 che hanno fatto anni di latitanza all'estero... Due nomi su tutti: Toni Negri e Cesare Battisti! Ma si sa che i ragazzi di stadio non hanno santi nel paradiso della politica... Alla faccia di chi chiacchiera di politicizzazione delle curve!
"SE TORNERANNO, NON SARANNO I BENVENUTI...". Undici tifosi croati sono stati allontanati da Melbourne Park . Secondo la Polizia di Victoria , gli esagitati fan stavano assistendo al match tra Karlovic e Stepanek in piedi sui seggiolini disturbando gli altri spettatori. “Se torneranno, non saranno i benvenuti”, ha dichiarato il tenente di Polizia Jock Menzel. Già lo scorso anno , a Melbourne, si erano registrate forte tensioni fra tifosi serbi e croati.
Tennis nuova frontiera dell'hooliganismo... quando gioca la prossima partita la Pennetta?
Questa vicenda mi sembra che ricalchi fedelmente la vicenda del nostro Appiani. Loro hanno fatto la loro mossa... bravi!
VARESE-BIELLA DI BASKET. A seguito di alcuni disordini avvenuti nel Pala Whirpool di Varese durante la partita di basket Cimberio Varese – Angelico Biella in data 25/10/2009, il Questore di Varese ha emesso, in data di ieri, n. 5 provvedimenti DASPO nei confronti di 5 tifosi del Biella coinvolti in tali episodi. In particolare i cinque ultras del Biella, individuati a seguito di indagini svolte dagli operatori di polizia della Questura di Varese, durante i disordini avvenuti durante l’incontro, avevano tentato di uscire dagli spazi loro assegnati, cercando di sfondare con ripetuti calci la porta di uscita che separa le opposte tifoserie, con il chiaro intento di arrivare allo scontro fisico con la tifoseria varesina ed opponendosi anche fisicamente agli operatori delle Forze dell’Ordine che tentavano invano di ricondurli alla calma.
Inoltre, i cinque tifosi hanno continuato ad istigare e fomentare gli animi degli altri ultras che invece rimanevano all’interno del settore loro destinato, anche arrampicandosi sulla parete di vetro che funge da divisorio tra le opposte tifoserie per incitare con il megafono i tifosi presenti, aumentando l’aggressività con atteggiamento intimidatorio. A seguito del DASPO loro irrogato, i cinque ultras non potranno assistere ai luoghi ove si svolgono manifestazioni sportive di basket di ogni serie, (sia agonistiche che amichevoli) e non potranno, per lo stesso periodo, accedere ai luoghi interessati alla sosta al transito o al trasporto di coloro che partecipano o assistono agli incontri di basket disputati dalla società Angelico Biella, per un periodo di due anni per i tre tifosi ritenuti responsabili dei maggiori disordini, e di un anno per gli altri. I provvedimenti sono ora stati inviati alla Questura di Biella per la notifica ai cinque interessati.
Tanta roba.... alla fine proporrei di usare i fili elettrici come divisorio!
COMASCHI DIFFIDATI. La questura di Como ha emesso due 'daspo' nei confronti di altrettanti tifosi del Calcio Como, ai quali è stato proibito di frequentare gli stadi per un periodo di tre e cinque anni. I provvedimenti sono stati notificati nel fine settimana e si riferiscono a quanto accaduto mercoledì scorso nei minuti finali di Como-Monza, recupero del campionato di Prima Divisione. Quello più grave è stato inflitto a un ventunenne che aveva lanciato una bottiglia in faccia a un tifoso avversario, mentre l'altro tifoso - 35 anni - aveva invaso il campo nel movimentato dopopartita, quando il Monza aveva pareggiato dopo otto minuti di recupero. I legali dei due tifosi hanno presentato ricorso contro i provvedimenti.
Per quel che può contare... solidarietà!
ATALANTINI VS. QUESTURA. Trecento ultras hanno protestato mercoledì notte davanti alla questura di Bergamo, in via Noli, dopo l’arresto di F.P, leader storico della Curva Nord, pizzicato dalle telecamere a pochi passi dallo stadio durante Atalanta-Lazio nonostante il Daspo di quattro anni da scontare. Dalle 22.30 alle 23 i tifosi hanno esposto striscioni, acceso bengala e intonato cori contro i poliziotti e la questura. Decine di agenti si sono schierati in assetto anti sommossa. Non si sono comunque registrati scontri o contatti. L’arresto di F.P. è solo l’ultimo di una serie di provvedimenti che la questura ha attuato nei confronti degli ultras. Solo poche settimane fa per lo stesso motivo è stato arrestato Claudio Galimberti, detto Bocia, capo della Curva Nord.
Questa si chiama Compattezza!
TEMPI DURI. È stato arrestato a Phonm Penh, in Cambogia, F. M., ricercato dal febbraio 2008 perchè colpito da un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, tra l'altro, per le devastazioni e gli attacchi alle caserme che avvennero nella Capitale dopo la morte del tifoso laziale Gabriele Sandri. Il latitante è stato arrestato dal Ros dei Carabinieri, con la collaborazione del Servizio per la Cooperazione internazionale- Interpol, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga e con il supporto del Segretariato Generale Interpol.
In base a quanto emerso dalle indagini del Ros, M. si è spostato attraverso l'India, la Thailandia, il Vietnam, Taiwan, Singapore e la Cambogia. Il latitante era stato condannato il 15 dicembre scorso dalla Settima Sezione del Tribunale ordinario di Roma a sette anni di carcere per reati che vanno dall'associazione a delinquere alla devastazione e saccheggio, alle lesioni personali aggravate, all'invasione di terreni ed edifici in concorso. M. è stato inoltre condannato al risarcimento delle parti civili e al pagamento delle spese processuali. Ancora, il latitante è stato interdetto dai pubblici uffici e colpito da divieto di accesso, per 5 anni, alle manifestazioni sportive. M. giungerà presto in Italia visto che le autorità di Polizia cambogiane lo hanno messo immediatamente a disposizione delle autorità italiane.
Quanta solerzia e celerità per arrestare un ultras latitante! E pensare che ci sono fior fiore di nomi del terrorismo anni '70 che hanno fatto anni di latitanza all'estero... Due nomi su tutti: Toni Negri e Cesare Battisti! Ma si sa che i ragazzi di stadio non hanno santi nel paradiso della politica... Alla faccia di chi chiacchiera di politicizzazione delle curve!
"SE TORNERANNO, NON SARANNO I BENVENUTI...". Undici tifosi croati sono stati allontanati da Melbourne Park . Secondo la Polizia di Victoria , gli esagitati fan stavano assistendo al match tra Karlovic e Stepanek in piedi sui seggiolini disturbando gli altri spettatori. “Se torneranno, non saranno i benvenuti”, ha dichiarato il tenente di Polizia Jock Menzel. Già lo scorso anno , a Melbourne, si erano registrate forte tensioni fra tifosi serbi e croati.
Tennis nuova frontiera dell'hooliganismo... quando gioca la prossima partita la Pennetta?
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