lunedì 1 febbraio 2010

100 DI QUESTI DUE GIORNI



Il centenario si vive una volta nella vita. Se si è fortunati. Ed a maggior ragione col calcio di oggi se ci si chiama Padova, espressione di una città provinciale dove un pò tutti guardano al proprio orticello e dove si va avanti col solo affetto dei tifosi. 
Il centenario a Padova è stato vissuto e trattato dalla società organizzatrice con lo stesso piglio con cui si tratta tutto ciò che riguarda il Calcio Padova 1910: parola d'ordine, improvvisazione! Una costante che si ripete, che si tratti di mercato, di gestione dello spogliatoio o dell'organizzazione di un'evento. Ricapitoliamo: l'anno del centenario è cominciato il 29 gennaio 2009, con la presentazione della maglia ufficiale del centenario. Una divisa in lanetta, qualcosa di irritante sulla pelle ma si sa: hanno voluto fare le cose in grande, un'autentica divisa retrò sia nel design che nel materiale. Un esordio fortunatissimo: Padova-Verona 0-1, nella partita in cui c'è stata forse l'unica vera contestazione degli ultimi anni, quando dopo 85 minuti di silenzio mandammo a cagare tutti in coro la squadra e ce ne uscimmo. Fu la svolta, tutto sommato....
In seguito sono venute altre iniziative: per esempio la creazione della mostra multimediale a Palazzo San Gaetano. Si sono ricordati di tutti, ma proprio di tutti i protagonisti di questi cent'anni. Perfino di quelli negativi, come il  buon Cesarino Viganò, o come lo stadio Euganeo, omaggiato perfino con un plastico (non l'esplosivo, purtroppo) forse dietro spinta del Comune, che ha dato un appoggio logistico non indifferente alla mostra ma ha giustamente preteso che si desse un contributo a valorizzare ciò che loro tentano di valorizzare da quindici anni. Solo di uno ci si è dimenticati, uno evidentemente dei meno importanti secondo il punto di vista di chi ha organizzato il tutto: Nanu Galderisi! Cosa volete che sia? Appena 197 presenze e 50 gol, una promozione in A e una salvezza l'anno successivo. Bazzecole. Che poi penso sia difficile dimenticarsi di Nanu, che a Padova ci vive e ci bazzica spesso. Credo sia più spiegabile con "antipatie" personali fra addetti ai lavori.
C'è stato anche il libro del centenario, "Biancoscudo", un volume sulla storia del Calcio Padova dal 1910 ai giorni nostri. Interessante senza dubbio. Ben fatto. Da prendere. Unica pecca: qualche leggera imprecisione. Come tale Canella C. che nella stagione 2006/07 avrebbe disputato 28 partite con la maglia del Padova segnando 6 gol (!!!). Si dice che della parte statistica del volume se ne sia occupato Massimo Candotti, addetto stampa e webmaster del Calcio Padova. Un segno distintivo insomma. Una costante che si ripete.
Doveva esserci un amichevole di lusso, in occasione del centenario. Si è scoperto poi che quell'amichevole è stata Padova-Sampdoria di quest'estate. L'importante è sapere le cose sempre per tempo.
Man mano che si avvicinava la data ci sono state altre importanti iniziative, come la creazione del museo biancoscudato all'Euganeo, che non ho ancora visitato. Quando avrò modo di farlo traccerò un opinione a riguardo.
E poi la festa, l'evento clou di tutto l'anno del centenario. Una kermesse di due giorno svoltasi al Centro Sportivo Plebscito. Apro una parentesi: è bello notare come ci siano determinati costanti che si ripetono. Nel caso del Calcio Padova, queste costanti prendono il nome di dimenticanze. E le costanti hanno nomi e cognomi a seconda delle circostanze: Giuseppe Galderisi, come riportato sopra, nel caso della mostra. Silvio Appiani, nel caso degli eventi. Osservate bene: il Museo è stato creato all'Euganeo, la Festa organizzata al Plebscito.... Ci si è voluti dimenticare anche dello stadio storico del Padova, e la spiegazione la potete trovare in quel plastico dell'Euganeo esposto alla mostra e che (lo so per certo) fa bella mostra di se anche al museo. Il Comune ha progetti precisi per l'Appiani, ovvero la cancellazione; ed il Calcio Padova non può venir meno al preciso impegno di passare la lingua sul culo a tutte le istituzioni cittadine. Pensate solo a quanto si incazzò Cestaro per i fischi a Ivo Rossi a settembre in Piazza della Frutta.
Ad ogni modo, è arrivato il giorno della festa, ed al Calcio Padova devono aver avuto una pensata, una delle poche pensate bene: lasciar che organizzassero tutto i ragazzi della Curva Fattori, già rodati da anni di organizzazione di Appiani in Festa. Ed ovviamente la scelta è stata azzeccata, non poteva essere diversamente, ma andiamo con ordine: venerdì 29 si aprono le danze. Le modalità sono quelle di Appiani in Festa: il presentatore a questo giro è Giorgio Buffa di sky, ben preparato e documentato, sul palco all'estito all'interno dell'area piscine sfilano i protagonisti di ieri e di oggi. In platea, i tosi fanno partire i cori. Insomma, si crea la solita bella atmosfera di ogni fine agosto. Squadra e tifosi in un'unico amalgama. E poi birra, birra e birra; Bar Caraibico, musica a go go, canti e balli fino a notte fonda. Alcoolismo e puttane. "L'ultimo bicchiere e me ne andrò", credo lo abbiano detto un pò tutti a una certa ora senza tirare in ballo le storie finte di Max Pezzali quando doveva ancora rifarsi i denti. E qui lasciatemi fare le mie riflessioni...
Una decina d'anni fa ragionavo con alcuni soci su come dopo l'Appiani si fosse sfaldato completamente tutto, ed a prescindere dalla gente che continuava a frequentare lo stadio nel periodo della presidenza di Viganò. Erano venuti a mancare proprio i legami fra le persone, fra la gente. Eccessivo elitarismo, troppa politica, due fra le molteplici colpe di questo "sfaldamento" che non erano solo dei tifosi (ripeto, erano gli anni di Viganò ed ho detto tutto...). Col tempo qualcuno pensò a creare un ritrovo che fosse al di fuori delle partite domenicali, che fosse un appuntamento per tutti. Il primo vero appuntamento dopo l'estate. Qualcun altro ha pensato di creare nuovi ritrovi, lanciare nuove idee (come il casualismo che però è stata più una cosa venuta da se). Qualcun altro ancora utilizza internet per diffondere il pensiero... Insomma varie componenti hanno fatto la loro parte e la comunità è rinata. Perchè alla fine questo è la tifoseria, una grande comunità in cui persone diverse uniscono le loro storie col fine si di sostenere il Padova, ma il fine ultimo è sempre l'aggregazione. Siamo tante teste e tanti caratteri diversi a Padova, ma alla fine quando si parla dei biancoscudati e della nostra città samo un corpo solo. Credo di poter dire che le nottate all'Appiani in Festa o anche la notte di venerdì con tutti sbronzi a cantare e a far festa siano uno dei momenti migliori della stagione. Alla fine sono i momenti in cui capisci di far parte di una comunità e che al di la delle simpatie o antipatie personali e delle differenze di carattere ci somigliamo più di quello che si crede. Ubriachezza molesta a parte.
Gianni "Inutilità" Potti, fuori dai denti, si è lasciato scappare che la Festa del Centenario "alla fine è stata una festa da ultras". Non il salottino buono che piace molto a lui e a molti altri dentro la dirigenza del Calcio Padova. Insomma, l'intento iniziale era non propriamente un apprezzamento. Invece il buon Gianni l'ha detta giusta: è una festa da ultras! Pur con il significato che avrebbe voluto darci lui, io lo prendo come un complimento. Almeno per me da quando frequento lo stadio, sentirmi dire "ULTRAS" o dire a qualcuno "è un ULTRAS" è sempre stato un complimento, poi ognuno la vede come vuole, di certo non mi preoccupo del pensiero degli altri... Ed etichettandola come "festa da ultras", Gianni ha sottinteso una cosa che forse gli è sfuggita: che la passione che ci mettono i ragazzi della Curva nel fare le cose loro se la sognano, quando invece gliene basterebbe un quarto per far andare meglio le cose!
Auguri per i tuoi cent'anni, Calcio Padova! Questa è stata la festa tua e dei tuoi tifosi, non di gente che oggi c'è e domani... chissà!

 

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Ottimo post...condivido tutto. Unico appunto...il presentatore si chiama Federico Buffa...grande conoscitore di sport, specialemente basket...NBA per la precisione.

Fabio

Anonimo ha detto...

CF, C********e mio adorato. Piuttosto che gettare fango sul lavoro degli altri senza curarti dell'esattezza di quello che scrivi, qualche volta potresti rimboccarti le maniche e agire esponendoti in prima persona. Sei un perfetto giornalista, categoria che pare che non ti piaccia molto ma che tu incarni perfettamente. Ti manca solo il senso di responsabilità verso chi ti legge, per cui quando scrivi lo fai sempre da professore. Mai un dubbio sul fatto che quello che scrivi sia la verità. Effettivamente una volta qualcosa l'hai anche fatto, scrivendo a tuo modo la storia della curva. Peccato che poi gli stessi vecchi ultras (quelli che scrivono poco e si sbattono molto più di te per il Padova) abbiano avuto modo di ridire sulla maniera in cui hai distorto alcuni episodi, e sopratutto sullo sfruttamento economico della storia della curva. COnosco bene come è andata la storia, ma mi fermo qui solo perchè il libro è stato scritto a sei mani da una persona che stimo. Personalmente rispetto le opinioni di tutti, salvo a volte doverle censurare per motivi professionali, ma se c'è una cosa che detesto è chi si pone su un piedistallo come fai tu, (curvaioli, tifoserie ospiti, società, squadra), senza aver mai, dico mai, fatto niente di concreto per il Padova, salvo seguirlo perchè hai trovato un ambiente che credi ti abbia accolto. Dico credi perchè poi parlando con altri ultras scopro che sei considerato poca cosa. Tra le altre cose sembri detestare la società Calcio Padova ed il suo operato, poi però il forum del sito ufficiale ti serve per pubblicizzare le quattro sentenze con cui riempi il tuo tempo e che vorresti che facessero opinione. Con immenso affetto, il tuo webmaster preferito. Ti aspetto sempre.

La Padova Bene ha detto...

Caro Massimo,
Mi fa molto piacere che tu abbia dato considerazione a questo miserabile sito, gestito da una persona "considerata poca cosa". Evidentemente hai del tempo libero e mi fa piacere che in quel tempo libero mi pensi. C'è chi pensa alla figa nel proprio tempo libero, e chi a rispondere a uno che non conta un cazzo evidentemente!

Tuttavia di tempo io ne ho molto meno di te e sopratutto ti ritengo meno importante ancora di quello che sono io, quindi ti rispondo adesso dopo di che la discussione si chiude perchè francamente la considero una perdita di tempo.

Andiamo con ordine...

La Padova Bene ha detto...

1) Ti sei incazzato per la critica che ho fatto al tuo libro? Eppure l'ho definito "interessante", "ben fatto" e "da prendere", cosa vuoi ancora, un monumento? Io ho solo fatto notare che ci sono degli errori macroscopici, e mi risulta che fossi tu ad esserti occupato delle statistiche. Del resto la cosa non mi stupirebbe. Comunque sia, se non sei stato tu a curare le statistiche non capisco tutta questa arrabbiatura; se invece te la prendi per ciò che ho detto in generale, beh, non so che dirti: ho riportato solo cose che sono sotto gli occhi di tutti. Il reato di lesa maestà non esiste più e quando esisteva si applicava ai Re, non ai sudditi, quindi non hai motivo di sbraitare in ogni caso!

2) Curioso il fatto che mi dai del giornalista con intenti non amichevoli: io scrivo per hobby e senza prendere un centesimo; tu sei giornalista di professione e addetto stampa del Calcio Padova. Praticamente sputi in faccia a te stesso. Evidentemente hai una coscienza, me ne compiaccio. Fra l'altro, vedo dal modo di scrivere e dalla tecnica adottata (la denigrazione gratuita) che hai imparato bene le lezioni di qualcuno più grosso. Complimenti. Almeno creati un tuo stile, che mi sembri tanto quegli studentelli che copiavano i compiti a scuola perchè da soli non sapevano mettere insieme due parole in italiano (la riprova l'ho avuta ieri sera su di te, ma ne parlo più avanti...).

3) Detestare è una parola grossa. Ritengo semplicemente che la Società Calcio Padova sia improvvisata e composta nei suoi ruoli chiave da persone incompetenti. E francamente, dovete ancora dimostrare il contrario. Non a me, ma all'intera città, perchè non ne azzeccate una ultimamente. Senza offesa, semplici constatazioni.

4) Piedistallo? Io non faccio altro che riportare le mie opinioni su un blog che fra l'altro è scritto IN PRIMA PERSONA, quindi come è facilmente intuibile riporta il pensiero mio e dei ragazzi che ci scrivono. Purtroppo le cose che scrivo fanno opinione eccome. Fanno la mia opinione! E sicuramente quella di molti altri che leggono ed approvano... Vuoi che chiediamo un pò in giro che opinione hanno del sito ufficiale?

5) Chiariamo una cosa, bambolotto: oggi nel 2010, le società di calcio considerano i tifosi dei CLIENTI. Allora io dico: sono vostro cliente? Benissimo, in quanto tale, pago il biglietto ed ho tutto il diritto di criticare le cose che non mi piacciono; che sia il tuo libro o la campagna acquisti della squadra. Fattene una ragione. Non ti sta bene? Cambia mestiere. Non sono io a dirlo, sono le leggi di mercato.

6) Le tue illazioni sul libro "Il Padova siamo noi" mi fanno ridere. Per via dei guadagni rimarresti molto ma molto deluso fidati. Per via di altre questioni, ho già chiarito gli aspetti con chi di dovere, quindi non capisco di cosa vai in giro blaterando. Se hai bisogno di idee per screditare i tuoi "nemici", chiamami che te ne suggerisco di migliori...

7) Stesso discorso vale per il mio ruolo all'interno della curva. Non ne hai mai fatto parte quindi non so cosa ti possa interessare. Preoccupati di quanto sei considerato tu piuttosto all'interno del Calcio Padova, al di la del tuo ruolo minimo che consiste nel fare segno di "si" con la testa; visto che non sei padrone nemmeno del sito che gestisci.

8) A scanso di equivoci, ho sempre seguito un "certo ambiente" perchè quell'ambiente mi è sempre piaciuto e mi ha sempre attratto. Non perchè "credo" che mi abbia accolto. Evidentemente sei tu quello che ha bisogno di essere accolto da qualcuno. Vale quanto detto prima, chiamami che farò in modo di aiutarti, che so, di trovarti una famiglia o dei nuovi amichetti. Ce n'è di gente che si occupa di seguire i casi umani, vedrai che ti troverai bene con loro.

La Padova Bene ha detto...

PER FINIRE: Ieri sera dopo aver letto il tuo commento ti ho inviato un sms in cui ti invitavo a risparmiarti figure di merda ed attaccarmi su cose più concrete che non il libro o la curva, che sono proprio due argomenti con cui TU NON CENTRI UN CAZZO DI NIENTE. La tua risposta è stata "Basame i ovi. Understand?". E' la tipica risposta che davo a 14 anni ai tamarri che bazzicavano vicino alle medie dove andavo io, tutti col Fifty e con il chiodo. Non mi sarei mai aspettato un giorno di sentirla da uno che si autodefinisce "Webmaster", con quel tocco di inglese a voler quasi far credere di essere una persona colta. Ma evidentemente è questo il tuo livello, quello che ho descritto al punto n.2...
Mi hai dimostrato di avere la maturità di un ragazzino delle medie e due ottime braccia rubate all'agricoltura. Quanta pena, Massimo, e quanta amarezza nel constatare che il ruolo che fu di Gildo Fattori è passato in mano a un ragazzino privo di argomenti, che non sa cosa rispondere quando viene messo alle strette e che il massimo che gli esce è "Basame i ovi".
Ti rinnovo i saluti compassionevoli e ribadisco che questa è l'ultima volta che ti rispondo. Non meriti ulteriore considerazione.
Ciao bello!

Anonimo ha detto...

Candotti ha parlato con altri ultras della scarsa considerazione che ha "CF" (fa molto figo mettere le iniziali quando sappiamo tutti il suo nome) in curva, ma si è mai domandato la considerazione che abbiamo noi verso di lui?

Servo, torna a leccare i piedi dei tuoi padroni..

Anonimo ha detto...

che tristezza