VITTORIOSO sul campo per 3 a 0 sul Fanfulla, il Pergocrema viene sconfitto per il comportamento dei suoi tifosi. Anzi, di un suo tifoso. Durante la partita amichevole di domenica, infatti, gli agenti della polizia di Lodi hanno arrestato di DG, 25 enne cremasco, già colpito all’inizio del 2010 dalla Procura di Cremona da un “Daspo”, acronimo del divieto di accedere alle manifestazioni sportive.
DOMENICA I PRIMI dissensi da parte degli oltre settanta tifosi cremaschi, arrivati a Lodi per assistere all’amichevole in scena alla Dossenina di viale Pavia, erano sorti appena saputo il costo del biglietto. Dieci euro. Considerato da alcuni tifosi cremaschi «un vero furto». La polemica è stata sedata quasi subito con l’applicazione da parte della società di un robusto sconto al biglietto d’ingresso alla Dossenina. Ma non è bastato. Il giovane tifoso DG già in questa occasione si mette “in luce”, di fa per dire, con il suo temperamento aggressivo e strafottente nei confronti delle forze dell’ordine. Poi, verso la fine della della partita, il giovane dà si è scagliato verso la tribuna cercando di scavalcare il cancello che separa le due parti dello stadio. Immediatamente uno degli poliziotti in servizio ha cercato di tranquillizzare il ragazzo, che però in tutta risposta l’ha afferrato e scaraventato al suolo. I colleghi dell’agente vittima dell’aggressione - secondo la ricostruzione della Questura - a quel punto sono intervenuti ammanettando l’ultrà cremasco. Durante le verifiche è emerso che, a DG la Procura aveva vietato gli stati di tutta Italia per 3 anni.
«AVEVAMO predisposto un servizio per garantire l’ordine pubblico durante la partita — ha detto ieri il questore di Lodi, Paolo Pifarotti —. Anche se trattava di un’amichevole abbiamo ritenuto opportuno schierare alcuni agenti assieme ai carabinieri, per mantenere tranquilla la situazione. È la prima volta che avviene un arresto del genere allo stadio di Lodi, me è il sintomo di come un buon servizio d’ordine possa evitare situazioni peggiori». In effetti, sia i tifosi lodigiani che i cremaschi hanno assistito al match in tranquillità. Da sottolineare come il 25enne arrestato non stesse minacciando la tifoseria avversaria, ma quella della sua stessa squadra probabilmente per dissapori interni. Processato ieri per direttissima in tribunale, il ragazzo è stato scarcerato in attesa della prossima udienza fissata il 26 ottobre.
DOMENICA I PRIMI dissensi da parte degli oltre settanta tifosi cremaschi, arrivati a Lodi per assistere all’amichevole in scena alla Dossenina di viale Pavia, erano sorti appena saputo il costo del biglietto. Dieci euro. Considerato da alcuni tifosi cremaschi «un vero furto». La polemica è stata sedata quasi subito con l’applicazione da parte della società di un robusto sconto al biglietto d’ingresso alla Dossenina. Ma non è bastato. Il giovane tifoso DG già in questa occasione si mette “in luce”, di fa per dire, con il suo temperamento aggressivo e strafottente nei confronti delle forze dell’ordine. Poi, verso la fine della della partita, il giovane dà si è scagliato verso la tribuna cercando di scavalcare il cancello che separa le due parti dello stadio. Immediatamente uno degli poliziotti in servizio ha cercato di tranquillizzare il ragazzo, che però in tutta risposta l’ha afferrato e scaraventato al suolo. I colleghi dell’agente vittima dell’aggressione - secondo la ricostruzione della Questura - a quel punto sono intervenuti ammanettando l’ultrà cremasco. Durante le verifiche è emerso che, a DG la Procura aveva vietato gli stati di tutta Italia per 3 anni.
«AVEVAMO predisposto un servizio per garantire l’ordine pubblico durante la partita — ha detto ieri il questore di Lodi, Paolo Pifarotti —. Anche se trattava di un’amichevole abbiamo ritenuto opportuno schierare alcuni agenti assieme ai carabinieri, per mantenere tranquilla la situazione. È la prima volta che avviene un arresto del genere allo stadio di Lodi, me è il sintomo di come un buon servizio d’ordine possa evitare situazioni peggiori». In effetti, sia i tifosi lodigiani che i cremaschi hanno assistito al match in tranquillità. Da sottolineare come il 25enne arrestato non stesse minacciando la tifoseria avversaria, ma quella della sua stessa squadra probabilmente per dissapori interni. Processato ieri per direttissima in tribunale, il ragazzo è stato scarcerato in attesa della prossima udienza fissata il 26 ottobre.
Nessun commento:
Posta un commento