venerdì 6 agosto 2010

IL GIORNALE DELLE SERVE COLPISCE ANCORA!


L'ho sempre pensato: il Mattino di Padova non fa informazione, fa gossip bello e buono! Nel corso degli anni ho avuto modo, anche per il tipo di attività che svolgo su internet, di prendere contatto e di conoscere poi anche di persona alcuni giornalisti che lavorano nel suddetto giornale: non ho nulla contro di loro, e li reputo delle persone comunque intelligenti. Ciò che non riesco ad accettare è la linea editoriale del Mattino, la ricerca dello scandalo a tutti i costi, la strumentalizzazione delle notizie, il cercare di costruire una montagna prendendo nemmeno sassolini ma brandelli di ghiaia... L'ennesima controprova arriva tramite l'Assessore alla Sicurezza della Provincia di Padova, Enrico Pavanetto, che si è trovato controvoglia sulla prima pagina odierna del giornale con l'accusa di aver imbrattato il proprio profilo di facebook con foto in pose definiamole così "Mussoliniane". Lo stesso Pavanetto che appena tre giorni fa ribadì pubblicamente il suo "no" alla Tessera del Tifoso. Guarda caso, tre giorni dopo le dichiarazioni che potete vedere nel video sopra, si apre il "caso dell'estate", supportato dal Mattino di Padova e sponsorizzato da Enrico Ferro, l'autore dell'articolo! Quale tempismo, se la burocrazia avesse questi tempi in Italia vivremmo tutti più a lungo ed in salute!

Perchè cito Enrico Ferro, l'autore dell'articolo? Beh, il suo nome non mi è nuovo: un paio d'anni fa contattò la ditta per cui lavoravo cercando (senza riuscirci) di mettersi in contatto col direttore. Il giorno dopo il suo giornale uscì con un articolo in cui si accusava il personale di magazzino (ed in primis l'allora mio direttore) di fregarsi la merce dal magazzino stesso. A supporto di questa tesi, un video pubblicato su Youtube e girato montando spezzoni riprese dalle immagini registrate delle telecamere di vigilanza, presumibilmente da qualcuno che lavorava presso la suddetta ditta in passato... si trattava in realtà di un video con immagini accelerate, in  bianco e nero, dove si vedevano delle ombre di persone senza possibilità di distinguere nessun volto e senza nemmeno poter capire cosa stavano facendo: potevano benissimo essere nell'atto di raccogliere della merce per metterla nei bancali di consegna. Nessun magistrato, nessun pubblico ministero avrebbe potuto accettare un video del genere come prova di colpevolezza, ma nemmeno sarebbe bastato per fare una semplice denuncia alle forze dell'ordine. Era evidentemente una montatura. Non per il signor Enrico Ferro evidentemente, che ci ricamò sopra un bell'articolo! 

Questo dovrebbe far riflettere sul concetto di "informazione" e di "libertà di stampa" di certi personaggi. E d'altra parte, il castello d'accuse montato verso Pavanetto mi ricorda molto quell'articolo che due anni or sono colpì la mia ditta. Un copia/incolla di foto e parole estrapolate da contesti diversi dal profilo di Facebook dell'assessore. Una foto con Di Canio, in cui l'unico a fare il saluto romano è il calciatore. Una in piscina in cui si intravedono i tatuaggi (non mi risulta siano illegali). Una con amici in cui sta facendo un saluto che potremmo definire ambiguo ed una durante un congresso con una t-shirt raffigurante un'aquila imperiale. Anche volendo, mi sembra un pò poco perchè si possa configurare il reato di apologia di fascismo. Ma siccome viviamo in un paese di ipocriti e siccome il buon Chicco al contrario di molti altri non ha mai nascosto le sue idee, allora mi viene da chiedere al giornalista in questione: perchè un articolo "da gossip" di questo tono non è mai stato fatto nei confronti per esempio di Fini quando faceva il saluto romano in pubblico ai tempi dell'MSI? Gli è bastato mettersi una papalina in testa per far dimenticare tutto? Come mai per esempio nessuno parla del fatto che ieri mezzo parlamento abbia accolto Berlusconi con un'ovazione per aver scongiurato la crisi di governo ed addirittura molti gridavano "Du-ce! Du-ce!"? Ci scandalizziamo di un'assessore di Provincia ma stiamo zitti nei confronti dei parlamentari? E cosa vogliamo dire di quei parlamentari di sinistra che negli anni della gioventù sfoggiavano pugni chiusi e lanciavano bottiglie incendiarie durante le manifestazioni di piazza, come per esempio D'Alema? E di quei signori della Lega (Bossi e Calderoli in primis) che cantano di voler "bruciare il tricolore"? In tutti i casi stiamo parlando di comportamenti che di fronte alla legge configurano un reato... 
La realtà, come detto sopra, è che viviamo in un paese di ipocriti: il parlamento italiano è pieno di ex-fascisti, come di ex-comunisti per non parlare di tutti gli altri pregiudicati, e fingiamo di scandalizzarci per un assessore provinciale che si fa ritrarre con addosso una maglietta commemorativa che vendono liberamente in qualsiasi negozio militare o che mostra i tatuaggi. Come quando il signor Ferro riporta un'altro estratto dal profilo di Pavanetto, un "Piccolo uomo con la tuta blu, sei solo una merda!", facendo intendere fra le righe che si tratterebbe di un poliziotto (cosa peraltro mai detta da Pavanetto) e commentando: "Niente male per un assessore alla sicurezza!"... Anche ammesso che si trattasse di un poliziotto, credo che la divisa non debba essere uno scudo: se una persona è una merda, lo è sia che indossi la divisa sia che non la indossi. E per via dell'assessore alla sicurezza, mi risponsa il buon Ferro: cosa mi dice di un Ministro degli Interni condannato per resistenza a pubblico ufficiale? Parliamo dello stesso campo, la sicurezza...
Le regole di bon-ton, caro Ferro, valgono per tutti o non valgono per nessuno! Ed è penoso attaccare un Assessore per delle minchiate (sapesse quante ne vedo io nei profili di facebook dei vari uomini politici...) come quelle pubblicate nel suo giornale quando in Parlamento quotidianamente siamo testimoni di ben di peggio!

Non mi piace parlare di politica in un sito come "La Padova Bene": primo, perchè qui si parla principalmente di calcio e di tifo, secondo perchè a me proprio la politica non interessa e non vado a votare da ormai una decina d'anni, terzo perchè la politica non mi riempie il piatto e non mi porta vantaggi e quarto perchè non trovo giusto che per un articolo che posso scrivere io si voglia attaccare un etichetta a tutti i tifosi biancoscudati (pur riconoscendo che un certo orientamento nella curva biancoscudata è presente, non mi nascondo dietro un dito!). Ma non mi piace nemmeno assistere impotente a una strumentalizzazione come quella orchestrata ad arte dal Mattino verso una persona che, prima ancora che un Assessore, conosco come un tifoso biancoscudato e che ultimamente ha avuto (agli occhi di molti) la sola colpa di esprimere un parere contrario alla Tessera del Tifoso. Si perchè nulla mi toglie dalla testa che questo attacco sia stato "ordinato" da qualcuno al solo scopo di screditarne l'immagine dopo la sua intervista di qualche giorno fa. Mi stupisco che non sia stato definito "amico degli ultras" dal giornale, forse perchè si rendono conto che in realtà "ultras" non è un termine completamente negativo: per me, essere definito ultras, è un complimento in tutti i sensi!
Rimane un interrogativo, a cui potrebbe rispondere lo stesso signor Ferro: chi ha interesse a manipolare questa questione? Chissà magari la risposta la indovino...


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