sabato 14 agosto 2010

LO "SGUB" DELL'ESTATE...

Torniamo a parlare del "caso" dell'Assessore Pavanetto e del suo profilo di facebook. Argomento già affrontato una settimana fa, e sul quale non mi fa piacere tornare, ma che è inevitabile non affrontare nuovamente, visto lo spazio e l'attenzione che gli vengono dedicati ancora adesso da una certa stampa prezzolata e da una certa area politica fallita. Ricapitoliamo: Chicco Pavanetto (scusate, lo chiamo come è conosciuto in curva, per il semplice motivo che dalle nostre parti non c'è nulla da nascondere... non so se tutti possano dire la stessa cosa!) in qualità di tifoso biancoscudato, si è espresso pubblicamente contro la Tessera del Tifoso. Tre giorni dopo, guarda caso, compare sul Mattino di Padova un articolo nei suoi confronti, costruito estrapolando varie immagini ed alcune frasi apparse sul profilo di facebook dell'Assessore. Si parla di apologia di fascismo, per quattro foto: una con Di Canio, una a cena da amici mentre si "accenna" una specie di saluto romano, una mentre si indossa una maglietta raffigurante un aquila e l'ultima mentre si trova in piscina con i taguaggi in bella mostra. Inoltre fanno pensare un paio di inni di epoca fascista riportati sulla bacheca ed una frase un pò ambigua che il giornalista autore dell'articolo (Enrico Ferro, tenetelo a mente perchè potrebbe capitarvi di avere a che fare con lui, vostro malgrado) si affretta ad attribuirla come riferibile a un rappresentante delle forze dell'ordine. La frase è: "Piccolo uomo con la tuta blu, sei solo una m....". La cosa inizialmente sembra destinata a sgonfiarsi nel nulla, talmente poco è credibile l'accusa... Invece Il Mattino insiste nella sua campagna: nei giorni successivi compaiono ancora estratti del profilo Facebook dell'Assessore, frasi riportate da altri utenti (tipo uno che si chiede se è meglio essere fascisti o froci...), mentre il PD provinciale comincia a chiedere le dimissioni di Pavanetto, ed all'interno del PDL arriva Ascierto (ex-carabiniere, quindi potete immaginare...) a chiedere chiarimenti riguardo alla frase sulla "tuta blu"...
Oggi sul sito di Tg Padova è comparso anche un sondaggio in cui si chiede "Cosa dovrebbe fare l'Assessore Pavanetto dopo il caso facebook". Qui lo potete trovare e, volendo, anche votare. Ad ogni modo, da l'idea di che razza di casino sia riuscito a muovere un articolo che una qualsiasi persona dotata di buon senso e intelligenza utilizzerebbe come lettiera per il proprio gatto (Se il gatto non si offende...). A questo punto è il caso di fare alcune riflessioni:

1-Si può essere d'accordo o meno con le idee politiche di Pavanetto. Come si può essere d'accordo o meno col fare il saluto romano (che peraltro il buon Chicco non fa in nessuna foto quindi non vedo dove sia il problema). Il fatto è che in questo periodo ci sono problemi ben più gravi per conto mio: situazione economico-lavorativa disperata in un paese in cui i vecchi stanno cannibalizzando i giovani e questi ultimi non hanno futuro, una classe politica alla frutta che ci sta togliendo piano piano tutti i diritti ottenuti in anni di lotte, la libertà sempre più a rischio con i vari decreti ed i vari "bavagli", e ci metto in mezzo pure la Tessera del Tifoso (che è pur sempre una limitazione della libertà personale). Viviamo in una città universitaria, che dovrebbe vivere con i giovani ma che dopo le 22 è morta, dove le varie attività commerciali stanno chiudendo per lasciare spazio al vuoto o nella migliore delle ipotesi agli stranieri, con tutti gli annessi e connessi in termini di sicurezza (ah, che parola familiare!) e sopratutto economia. E mi devo preoccupare di un Assessore che ha delle foto un pò così nel suo profilo facebook?
Per il Mattino si, visto che ne parlano da una settimana nella cronaca di Padova!

2-In questo senso la linea del Mattino è fin troppo evidente. E non parlo del fatto che è in pratica l'organo di informazione ufficiale della Giunta Zanonato: tutti i giornali hanno un padrone "occulto", che a seconda delle testate può essere Berlusconi piuttosto che D'Alema o Veltroni, piuttosto che Bossi, fino al piccolo zar di periferia che si è costruito il suo regno di saltimbanchi ed ora comanda... Sarebbe strano che non fosse così, siamo pur sempre in itaGlia! Ciò che è evidente è che si tratta di un giornale scandalistico, basato più sullo scoop e sulla denigrazione più che sulla notizia e sull'informazione: tutti ricorderanno come due anni fa un ragazzo della curva, arrestato al termine di Padova-Legnano per la famosa irruzione negli spogliatoi, venne sbattuto per giorni e giorni in prima pagina, con informazioni sul suo lavoro e la sua vita privata, con foto in primo piano, con interviste a parenti ed amici. Eppure non aveva fatto nulla, non aveva nemmeno aggredito lo steward che diceva di essere stato aggredito. Non importa: quattro giorni sulle prime pagine e via una bella campagna mediatica-diffamatoria. Qualcuno ricorderà anche il "caso dell'estate" di qualche anno fa: le scritte "1984" che comparivano sui muri in città, il terrorismo mediatico ed i tentativi di dare una qualsiasi spiegazione "sociale" a una cosa che agli occhi di tutti era evidentemente uno scherzo. Insomma, tanto dovrebbe bastare per capire la linea editoriale del giornale in questione e che Pavanetto è piuttosto vittima di questa "linea". I mandanti però hanno tutti un nome ed un cognome anche se non li verremo mai a sapere...

3-Ma andiamo un pò a capire chi è Enrico Ferro, l'autore del primo articolo che ha creato un pò tutto il can-can. Come avevo già spiegato, ci ho avuto a che fare due anni fa. Indirettamente, perchè all'epoca lavoravo in una ditta che finì nel mirino di uno dei suoi articoli. Il mio direttore di allora si trovò accusato di furto, e la prova che "qualcuno" aveva consegnato al giornale era un video, costruito montando spezzoni di varie riprese delle telecamere presenti in magazzino, con immagine accelerata, in cui si vedevano delle ombre (senza possibilità di distinguere il viso) che raccoglievano della merce in varie corsie e la posizionavano su un bancale esterno: potevano essere nell'atto di fare qualsiasi cosa, visto che oltretutto quelle riprese erano normali attività di magazzino nella ditta in cui lavoravo. Attualmente la ditta è tuttora in causa col Mattino di Padova per diffamazione, ma il buon Ferro non ha perso l'abitudine di scrivere cose più grandi di lui, come testimonia la sua "performance" nei confronti di Pavanetto. A questo punto i verrebbe da pensare che uno che insiste con certe cose sia un povero mentecatto con dei seri problemi mentali, o che ci sia qualcuno che gli dice come e cosa deve scrivere e lui lo fa. Il fatto però che per i suoi "profondi" articoli abbia vinto all'inizio di quest'anno il premio "Claudia Basso" per giovani cronisti, mi da da pensare. Molto.

4-Tornando a ciò che più ci interessa da vicino (parlo di questo blog), mi sembra quanto meno strano che Chicco Pavanetto subisca un attacco del genere tre giorni dopo aver espresso pubblicamente la sua opinione sulla Tessera del Tifoso. Come se non si conoscessero da anni le sue idee politiche. Sembra quasi che qualcuno non voglia che chichessia si esprima contro la Tessera ed utilizzi varie pedine (Ferro dovrebbe essere appunto una di queste...) per mettere a tacere qualsiasi voce di dissenso. A che pro? Beh, mi pare che di interessi per la Tessera ce ne siano! Vorrei dire che superano quasi le motivazioni di sicurezza!!!

5-A riguardo della frase incriminata, quel "piccolo uomo con la tuta blu" andrebbe un attimo chiarito: io personalmente credo che la divisa non faccia l'uomo, quindi anche ammesso (e non concesso) che si trattasse di un poliziotto non vedo cosa ci sia per un'intera categoria da sentirsi offesa. Come non capisco cosa abbia Ascierto da fare levate di scudi. Come ci sono persone di cacca e brave persone fra le persone normali, ci sono anche fra i poliziotti.
Il difendere "a tutti i costi" chi indossa una divisa non aiuta certo la giustizia a fare il suo corso. Anzi, finisce col denigrare anche tutte quelle persone che magari la divisa la indossano per vocazione. E' un malcostume tipicamente italiano, quello di avere categorie di persone "intoccabili", ma il fatto che un assessore abbia trovato sulla sua strada un "piccolo uomo con la tuta blu", fermo restando che non sta scritto da nessuna parte che si tratti di un poliziotto, non significa che debba chiedere scusa o pentirsi di quello che ha detto. Mica c'entra o deve sentirsi chiamata in causa la categoria intera... che lo capiscano i vari difensori della "legalità a tutti i costi" una volta per tutte!

6-Con che coraggio l'opposizione ne chiede le dimissioni, quando loro stessi per primi sono stati in silenzio e per cose ben più gravi nei confronti di Zanonato (caso Lehman-Brothers) e della Ruffini (quando ha stravolto le graduatorie per l'assegnazione degli alloggi popolari, privilegiando famiglie straniere rispetto a quelle padovane che ne avevano maggior diritto)?

In conclusione, da tifoso del Padova, invito Chicco Pavanetto a non mollare. Non bisogna darla vinta a chi alla fine è anche un nemico di noi biancoscudati (vista la sequenza degli eventi direi che è fin troppo evidente). Non bisogna lasciarsi chiudere la bocca da chi non ne ha le capacità ne gli argomenti. Bisogna andare avanti, ignorando le polemiche. E se proprio proprio si vuol far capire come stanno le cose, una bella querela al signor giornalista. Che l'essere toccato nel portafoglio lo faccia rinsavire...

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