Fonte: Freedom for fans
Seconda giornata con la tessera del tifoso in vigore. La serie A è ferma per gli impegni della Nazionale, si è giocato in B e Lega Pro. Sugli spalti degli stadi minori cominciano a vedersi i primi nefasti effetti della tessera del tifoso: scontri a Cava de’ Tirreni prima e durante Cavese-Cosenza; incidenti in Brindisi-Avellino. Si è in pratica ripetuto quanto successo la settimana scorsa al Del Duca di Ascoli, con i tifosi del Modena: supporters ospiti privi di tessera vengono sistemati trai sostenitori di casa. A quel punto basta una piccola scintilla per far scoppiare un incendio. A Cava i disordini si sono verificati già da fuori lo stadio. Circa venti supporters del Cosenza, giunti in treno e scortati sin dalla stazione ferroviaria dagli uomini della polizia,vengono aggrediti da un gruppo di cavesi con conseguente lancio di sassi, petardi, fumogeni, bastoni e aste di bandiere. Due i che poliziotti subiscono lesioni, tre tifosi della Cavese sono arrestati e un cosentino denunciato. Dopo gli scontri i cosentini, privi di tessera del tifoso, acquistano i biglietti della tribuna scoperta, mischiandosi ai tifosi metelliani… Non appena vengono esposti vessilli rossoblu, riaffiora la tensione. La polizia crea un cordone per separare i due gruppi ma con scarsi risultati. I cosentini a questo punto vengono accompagnati fuori dallo stadio Lamberti dagli agenti della polizia.
Fatti altrettanto incresciosi si sono verificati al Fanuzzi di Brindisi, dove si trovavano di fronte due tifoserie non certo divise da una storica rivalità. Anche in questo caso, probabilmente, senza l’introduzione della tessera del tifoso tutto sarebbe filato liscio, poichè 200 avellinesi non avrebbero assistito al match nei distinti gomito a gomito con i tifosi brindisini (per lo più famiglie). Qualche gesto di troppo, un coro poco amichevole e via con gli scontri. Un carabiniere è rimasto ferito e si attendono strascichi giudiziari per i tifosi coinvolti.
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