PADOVA. L’ufficialità arriverà oggi, ma è cosa fatta: il derby di serie D tra San Paolo Padova ed Este si giocherà domenica a Montebelluna. La soluzione si è resa necessaria dopo la rinuncia allo stadio Euganeo, ritenuto troppo oneroso per le possibilità sanpaoline. E l’impianto designato ad inizio stagione, il Plebiscito, non è ancora a norma. Porte chiuse. Il derby si giocherà a Montebelluna, ma ieri per qualche ora aveva cominciato a circolare la voce clamorosa, che voleva la gara a porte chiuse. Un gesto estremo, dovuto alla mancanza in città di una struttura a norma e soprattutto «a misura di San Paolo». Una eventualità scongiurata per la stracittadina, ma che potrebbe concretizzarsi il 10 ottobre nella partita col SandonàJesolo. L’impianto che potrebbe ospitare eventualmente il match a porte chiuse è il «Franceschini» di Voltabarozzo. Le alternative alla gara senza pubblico potrebbero essere il «Nuovo Stadio» di Este e il «Montagna» di Albignasego: «Le porte chiuse sono un opzione», afferma il ds Attilio Gementi. Plebiscito. Il San Paolo aspetta con ansia il Plebiscito. Al momento della fusione con l’Albignasego l’impianto di via Geremia era stato scelto come «casa madre». L’iscrizione al campionato è giunta ad inizio luglio, ma il sopralluogo all’impianto è arrivato solamente a metà agosto. L’esito negativo (mancanza di entrata e parcheggi per il settore ospiti e inadeguatezza dell’impianto elettrico le cause principali) hanno di fatto destabilizzato il San Paolo, sempre costretto finora a cercare uno stadio dove giocare le partite interne. Al momento i lavori di adeguamento per ottenere la deroga devono ancora partire: «Speriamo di risolvere la questione - chiosa Gementi - Oggi avremo un ulteriore incontro con l’assessore Zampieri. Speriamo di trovare un accordo. Ci auguriamo che da lunedì prossimo i lavori possano partire. Entro un mese e mezzo dovremmo esserci». Montebelluna. Intanto però c’è da fare i conti con la costante ricerca dell’impianto. Domenica sarà il terreno di via Biagi, a Montebelluna, ad ospitare il derby con l’Este. Uno stadio che domenica ha portato fortuna al San Paolo: i gialloblù hanno ottenuto contro i locali la prima vittoria stagionale. (f.f.)
Il San Paolo sta in realtà sollevando un problema tutto della città di Padova: lo scarso interesse per il calcio dimostrato in questi anni dalla giunta-Zanonato! L'Euganeo lo vediamo da abbastanza anni per esserci resi conto che è uno stadio anti-calcio, l'Appiani l'avrebbero voluto abbattere... Il Plebscito? non è a norma!
Tutto comincia quest'estate, quando dalla fusione fra Metaldent San Paolo e Albignasego nasce il San Paolo Padova, di fatto seconda squadra cittadina, che partecipa al Campionato Nazionale Dilettanti. Si pone il problema di dove giocare: l'Euganeo è già occupato dai biancoscudati e credo che qualsiasi dirigente sano di mente che fosse in condizione di rifiutarlo lo rifiuterebbe... si parla inizialmente dell'Appiani, opzione bocciata dalla premiata ditta Palazzo Moroni-Via Santa Chiara... si decide per il Plebscito, ufficialmente stadio del rugby, come impianto da gioco ufficiale! Ovviamente anche qui non mancano le perplessità: bisognerebbe costruire nuove entrate, un settore ospite ed i parcheggi, e rifare l'impianto di illuminazione... Mi scappa un sorriso se penso che per il rugby tutte queste problematiche non esistono, e non venitemi a parlare del "problema ultras" del calcio perchè dimostrereste solo la vostra infinita ignoranza: nel CND credo che ci siano al massimo due o tre tifoserie degne di questo nome (una su tutte, i veneziani), inoltre il Petrarca Rugby gioca spesso anche davanti a 5.000 spettatori, mentre dubito che i seguaci del San Paolo supererebbero le 1.500 unità... Perchè non diciamo la verità, cioè che l'amministrazione comunale di Padova ancora una volta se n'è fregata del calcio? Il fatto stesso che una squadra comunichi la propria sede di gioco ai primi di luglio e chi di dovere faccia il sopralluogo solo a metà agosto fa capire molto bene quale è il grado di interesse... Ma il problema è generale, ed investe di riflesso anche il Calcio Padova: nel corso degli anni è stato fatto di tutto per distruggere il calcio cittadino, e senza star qui a tirare fuori corsi e ricorsi storici sulle sparate di "Quimby" Zanonato a proposito del Calcio Padova (anche e sopratutto in passato, quando ci sarebbe stato bisogno del suo aiuto per sollevarsi da certe situazioni) direi che la questione degli impianti di gioco è sotto gli occhi di tutti: lasciando perdere per un attimo la struttura squallida dell'Euganeo, basta farsi venire in mente chi si è fatto carico nelle ultime due stagioni dei lavori di adeguamento per l'Euganeo, visto e considerato che "il comune non ha soldi". Quante volte lo abbiamo sentito questo ritornello? Soldi che mancano evidentemente anche per il Plebscito, visto che il San Paolo Padova è stato praticamente abbandonato dalle istituzioni... Soldi che guarda caso, saltavano miracolosamente fuori quando era ora di ristrutturare la pista d'atletica dell'Euganeo, quando era ora di sistemare il Colbacchini e quando era ora di iniziare la costruzione del Palaindoor, che sarebbe quell'inutile capannone nato a fianco dell'Euganeo! Soldi che sarebbero saltati fuori anche per tirare giù l'Appiani, volendo...
Ma quando parlo di "inutile capannone" non ne parlo a caso: ultimamente i lavori sono bloccati per mancanza di fondi. Il neo-assessore Zampieri è riuscito a trovare un'intesa con Assindustria (la società di Atletica locale, che tutto muove e tutto comanda in tema di impianti sportivi) per far si che la società si accollasse almeno una parte delle spese (sinceramente non so nemmeno se l'accordo sia stato raggiunto, ma per quello che mi importa a me dell'atletica...). Rimane un'interrogativo: dove sono finiti i soldi che mancano?
Fare il solito populista che parla di "governo ladro" mi sembra fin troppo facile... secondo me i soldi non ci sono mai stati! Bisognerebbe chiedere conto al vecchio assessore Sinigaglia, che zitto zitto con la sua faccetta perbenista ha avvallato lavori che venivano a costare di più di quanto effettivamente presente nelle casse di Palazzo Moroni... Risultato? Lui oggi è in provincia grazie anche ai progetti che ha lanciato e mai ultimato, il giovane Zampieri si ritrova fra le mani una patata bollente non indifferente e Padova è piena di strutture per le quali non ci sono soldi per mantenerle...
Ancora un grazie di cuore a chi ha ri-votato questa giunta...
Ma quando parlo di "inutile capannone" non ne parlo a caso: ultimamente i lavori sono bloccati per mancanza di fondi. Il neo-assessore Zampieri è riuscito a trovare un'intesa con Assindustria (la società di Atletica locale, che tutto muove e tutto comanda in tema di impianti sportivi) per far si che la società si accollasse almeno una parte delle spese (sinceramente non so nemmeno se l'accordo sia stato raggiunto, ma per quello che mi importa a me dell'atletica...). Rimane un'interrogativo: dove sono finiti i soldi che mancano?
Fare il solito populista che parla di "governo ladro" mi sembra fin troppo facile... secondo me i soldi non ci sono mai stati! Bisognerebbe chiedere conto al vecchio assessore Sinigaglia, che zitto zitto con la sua faccetta perbenista ha avvallato lavori che venivano a costare di più di quanto effettivamente presente nelle casse di Palazzo Moroni... Risultato? Lui oggi è in provincia grazie anche ai progetti che ha lanciato e mai ultimato, il giovane Zampieri si ritrova fra le mani una patata bollente non indifferente e Padova è piena di strutture per le quali non ci sono soldi per mantenerle...
Ancora un grazie di cuore a chi ha ri-votato questa giunta...
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