Il park di piazza Rabin non s'ha da fare. E il parere della Sovraintendenza pare aver convinto anche l'amministrazione comunale. Col parcheggio sotterraneo destinato a scomparire dal progetto Crotti. Esulta chi s'era opposto, come ambientalisti e Lega Nord.
“Se la giunta Zanonato non avesse peccato d’orgoglio e ci avesse ascoltati, si sarebbe risparmiata una sonora figuraccia, una perdita di tempo e i costi di dover rifare il progetto - tuona la consigliere regionale della Lega Nord Arianna Lazzarini - Che il park interrato in piazza Rabin fosse un’opera faraonica progettata sulla sabbia e su un’area d’interesse storico, era più che evidente fin dall’inizio. Ora l’amministrazione padovana ripensi a tutto il Piano, finalmente ascoltando l’opposizione e ben analizzando il ruolo che in tutto questo ha avuto il vicesindaco Ivo Rossi, smentito dalla sua stessa maggioranza”.
“E’ stata scongiurata una svendita dell’area a privati - prosegue Lazzarini - Una cosa inconcepibile, che avrebbe sacrificato un bene pubblico come piazza Rabin, su cui ora va fatta un’attentissima riflessione da parte dell’amministrazione considerando l’opportunità di creare servizi per pellegrini e turisti invece di opere faraoniche che ne sconvolgerebbero l’assetto storico ed urbanistico”.
Meno trionfalismo ma uguale soddisfazione dalle parti di Legambiente: '“Se le voci su un possibile dietrofront del Comune sulla realizzazione del autosilo in Piazza Rabbin trovassero conferma sarebbe un’ottima notizia”. Così Lucio Passi, portavoce di Legambiente Padova, che continua: “se fosse vero sarebbe un bel segnale di ragionevolezza da parte dell’Amministrazione. Ora però si facciano nuovi passi in aventi: chiediamo all’Amministrazione di confrontarsi con l'insieme di proposte, presentate da Legambiente, Amissi del Piovego e Italia Nostra, per il restauro di tutta l’area monumentale Prà- S.Giustina- ex Foro bario'. Ecco i punti salienti: progressiva trasformazione dell’area in ZTL; indirizzare ulteriormente nella zona funzioni commerciali e sociali connaturate con la vocazione di Prato della Valle; garantire la permeabilità visiva e percettiva fra lo spazio del Prato della Valle e lo spazio retrostante l’“Avancorpo” dell’ex Foro Boario; garantire la permeabilità pedonale, che permetta di superare le attuali cesure e di ricucire lo spazio tra il Prà, l’ex Foro Boario ed il complesso di Santa Giustina.
Nel progetto di riqualificazione di Piazza Rabin era previsto anche l'abbattimento della Gradinata storica dell'Appiani. Ora, col fallimento di questo progetto, bisognerà rivedere un pò tutto l'utilizzo da fare dell'area. In qualità di tifoso biancoscudato, chiedo che il progetto venga rivisto tenendo conto di una possibile ristrutturazione dello Stadio Appiani, simbolo del Calcio Padova e dell'intera tifoseria biancoscudata. Chiedo che l'Appiani venga ristrutturato per poter ospitare ancora le partite delle giovanili biancoscudate. Che diventi un "museo all'aperto" per il Calcio Padova. Non si può e non si deve rinunciare ai propri simboli.
Chi volesse, può firmare la petizione on line ormai lanciata due anni or sono. La nostra storia non si può abbattere!
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