venerdì 3 settembre 2010

VATICANISTI CONTRO LA TESSERA...


“Non saranno la tessera del tifoso e la linea repressiva ad eliminare la violenza negli stadi italiani e fare pulizia di certi tifosi. A questo sciatto modello sportivo del calcio italiano sta a cuore solo che il tifoso resti tifoso, che continui a essere un consumatore acritico del mito eroico dello sport. È facile capire come in tutto ciò la dimensione educativa sia assente».
Stavolta il no alla tessera del tifoso e alla sola repressione come via per arginare il fenomeno della violenza negli stadi arriva dal Vaticano. La critica alla card viene infatti da Edio Costantini, presidente della Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport che denuncia la marginalizzazione del vero destinatario dello spettacolo sportivo: la famiglia. «Tifoso - dice Costantini- è anche chi ha sempre creduto nello sport e vuole continuare ad andare allo stadio con la famiglia e non deve essere costretto a chiedere la tessera per schedare se stesso e la famiglia con due mesi di anticipo. Perchè mai siamo arrivati a questo punto, alla necessità di blindare gli stadi come prigioni e schedarne presso le Questure tutti i frequentatori? È impensabile continuare a dare tutte le colpe agli ultras. È invece il momento di prendere coscienza che la soluzione si gioca nella capacità di includere e non di escludere. Serve il coraggio di pensare a come ricostruire gli stadi non solo sul piano architettonico, ma anche come luoghi educativi, d’incontro, di amicizia e di festa per tutte le famiglie». 

Non avrei mai creduto di dover rivalutare la chiesa... Credenti, ascoltate!

Nessun commento: