venerdì 3 settembre 2010

LEGGERE APRE LA MENTE...

Chiudiamo la settimana con due libri di recente uscita. Recensione curata da Sport People:

Gabriella Greison
Prossima fermata Highbury

La più antica metropolitana europea scandisce i capitoli di questo libro e conduce il lettore alla scoperta di una Londra meno conosciuta ma tremendamente ricca di fascino, una città raccontata attraverso le sue tante squadre di calcio, con i loro stadi e i loro quartieri.
La capitale inglese si svela poco alla volta tra partite memorabili, tifosi innamorati, squadre dimenticate e calciatori non sempre passati alla storia.
Di fermata in fermata, di stadio in stadio, il lettore può prendere la Victoria Line fino a Highbury per una bella passeggiata immersa nel verde, tra caffè e antiquari fino alla vecchia casa dell’Arsenal, oppure verso nord in cerca del campo del Barnet e gli può capitare di incontrare Vialli e Zola che, con i loro racconti, lo accompagnano a Stamford Bridge e Craven Cottage. Un libro per appassionati di English football ma anche no, perché in queste pagine si scoprono angoli e aneddoti di una delle più belle città del mondo.
Collana "Zenzero” - 124 pp. € 13,00

Isole, incontri, pub, soprattutto pub" un libro di Ian Marchant.

In basso a sinistra, in alto a destra. Le storie di questo libro si dipanano in mezzo a due punti. A unirli non è una retta, come nel più classico problema di geometria, ma un tracciato capriccioso e stravagante, un ghiribizzo della fantasia disegnato da un topografo poco propenso alle quadrature e palesemente alticcio. I punti sono anche due estremi che si attraggono, l'inizio e il traguardo di un viaggio rocambolesco che l'autore ha compiuto, in compagnia di un amico fotografo, dalle isole SciIly, al largo della Cornovaglia, fino alle Shetland, a nordest della Scozia. Il programma? Vagare lungo le ebbre, tortuose strade della Gran Bretagna andando da un pub all'altro alla ricerca del locale perfetto. Se la vita è fatta di alti e bassi, di improvvisi rovesci di fortuna, puoi sempre ripiegare su una buona pinta e cercare di risalire la china, di percorrere i giorni con passi più leggeri. Il pub è un modo di stare al mondo e anche un fatto della natura, né più né meno dell'erba verdissima dei prati, della pioggia, dei merluzzi che nuotano nell'Atlantico, delle cabine telefoniche di legno rosso. E per lan Marchant diventa il set di un'irresistibile commedia umana, i cui personaggi a volte si ritrovano, altre volte vanno alla deriva, ma non sono mai soli perché la chiacchiera è uno scambio fertile in cui ci si abbandona alla nostalgia, al sentimentalismo, al gusto della gazzarra. E luoghi, volti, parole, accenti prendono corpo in una vorticosa ballata che ha lo stesso ritmo della vita.

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