giovedì 28 ottobre 2010

CHISSA' SE MARONI SA ANCHE LEGGERE...

Gli Ultras Tito della Sampdoria spesso e volentieri stupiscono per le loro iniziative sarcastiche, magari differenti da quello che è la visione ultras "classica" (in genere si tende a ragionare che ad ogni azione corrisponde una reazione...) ma che per questo fanno più rumore... Nell'ultimo mese per ben due volte hanno scritto una lettera aperta al Ministro Zanna Bianca in cui affrontano la problematica della Tessera del Tifoso. Secondo voi Zanna Bianca risponderà mai? Ad ogni modo, oggi do spazio ad entrambe. Questa è la prima subito dopo Italia-Serbia, datata 14 ottobre:
Signor Ministro,  lei non ama parlare con gli Ultras, come ha più volte dichiarato. Tuttavia, noi che Ultras lo siamo dal 1969, che amiamo questo modo di vivere il calcio e il calcio stesso di un amore viscerale, vogliamo parlarle con queste righe. Vogliamo chiederle qualcosa a proposito della disfatta di Genova. Un manipolo esiguo di tifosi serbi ha tenuto in scacco la polizia presente allo stadio, apparsa talmente impreparata da improvvisare dei comici balletti sotto il settore ospiti, costringendo l'UEFA a sospendere la partita. Da assidui frequentatori degli stadi italiani, da anni ormai super militarizzati, dove ogni domenica viene vietato a molti tifosi di poter assistere al calcio in base ad un lavoro di intelligence che vale evidentemente solo per i tifosi italiani, dove non si lesinano manganellate anche gratuite, non potevamo credere ai nostri occhi e come noi i tanti, troppi che allo stadio, in Italia, non vanno più, proprio perché stremati, svuotati della passione, repressi. Ci piacerebbe ci rispondesse, senza retoriche o numeri elaborati. Quelli veri, impietosi glieli diamo noi: in vent'anni anni gli stadi italiani hanno perso più della metà degli spettatori, l'inizio di questa stagione presenta ancora un calo ulteriore rispetto alla scorsa, che già fu disastrosa. Ministro: gli stadi sono vuoti, di gente e di passione, ne prenda atto, è sotto gli occhi di tutti. Colpa degli Ultras, ci sembra già di sentire la risposta di rito. E noi diciamo: non è che la gente si è stufata? Delle schedature, di dover comprare nelle banche i biglietti, a prezzi folli, di stare in coda ai tornelli. Oppure, ed è il caso del quartiere Marassi della nostra città, di trovarsi plotoni di agenti in assetto antisommossa sotto casa, di perdere il posto auto, di non potere comprare una bottiglia di vino, o di olio nei giorni ormai quasi quotidiani delle partite. Davanti alle scene di ieri tutto questo sembra ancora più vano, assurdo, offensivo. La disfatta di Genova è la disfatta di un modo di intendere la sicurezza negli stadi che dura da vent'anni, da governi di ogni colore, e che si basa sulla repressione. Presentare gli stadi vuoti come un successo di questa linea, ne convenga, è poco serio. Noi da anni portiamo avanti proposte concrete che riteniamo degne di attenzione: libera vendita dei biglietti fino al giorno della partita, a prezzi popolari per i settori ritenuti tali, forze dell' ordine realmente preparate e riconoscibili mediante matricola visibile su casco e divisa. Alla repressione ci avete già pensato, con diffide, arresti in flagranza differita, chiusure e militarizzazioni degli stadi... che però, come si è visto ieri, non mantiene la sicurezza che promette.

Ovviamente questa lettera è finita carta straccia nel cestino della segretaria di Maroni. No problem, ne è seguita un'altra:

Signor Maroni, eccoci qui a scriverle la seconda lettera aperta, la seconda di quella che immaginiamo essere una lunga serie...Dopo Italia-Serbia abbiamo ritenuto giusto portare alla sua attenzione la chiara dimostrazione d' incompetenza dimostrata da chi si fa garante dell' ordine pubblico (quindi lei per primo). Sia sincero, non avete fatto una bella figura. Manco a farlo apposta, domenica sera ci è stata servita un' ulteriore opportunità di dimostrarle che quello che andiamo sostenendo non è assolutamente frutto della nostra fantasia, anzi. La nostra Sampdoria giocava a Milano, contro l'Inter, stadio Giuseppe Meazza. Noi, essendo non tesserati, abbiamo deciso di seguire i nostri colori acquistando i tagliandi per il terzo anello rosso dato che, come lei ben sa, il settore ospiti è OFF LIMITS per i tifosi, come noi, senza tessera. Il programma "Tessera del Tifoso" d' altronde parla chiaro, giusto? La circolare del 14.08.2009 firmata da lei stesso, dichiara che "a decorrere dal 1 gennaio 2010 le società potranno vendere o cedere a qualsiasi titolo i tagliandi riservati ai settori ospiti esclusivamente ai possessori della tessera del tifoso". Fin qui tutto chiaro. Allora sia così gentile da spiegarci come è stato possibile che oltre 400 Sampdoriani NON TESSERATI, noi compresi, abbiano assistito alla partita Inter-Sampdoria dal settore ospiti. Si, ha capito bene, settore ospiti. Ma come, il settore ospiti non era riservato ESCLUSIVAMENTE ai "possessori della tessera del tifoso"? Nella nostra incredulità abbiamo anche provato ad ottenere una spiegazione, ma le risposte fornite dagli "addetti alla sicurezza" sono state tanto sintetiche quanto patetiche; "decisione presa dalla questura", "per motivi di ordine pubblico siamo costretti a mettere tifosi tesserati e non tesserati nello stesso settore". Fateci capire bene, non siete in grado di mantenere l' ordine e quindi vi rimangiate tutto ciò che avete detto, scritto e firmato poco più che un anno fa? Dové sono finiti i vostri proclami, le vostre dure prese di posizione? Pochi giorni fa, lei stesso ha dichiarato che la tessera del tifoso è "un programma che funziona, che porta risultati e ci dà grande soddisfazione". Le dà grande soddisfazione sapere che 400 tifosi senza tessera siano stati posizionati nel settore ospiti del Giuseppe Meazza su disposizione della questura a dispetto della stessa circolare che lei ha emanato? A noi, che non siamo ministri ma persone semplici, tutto ciò appare a dir poco surreale e al limite del tragicomico. Le ricordiamo che siete stati proprio voi ad imporci biglietti nominali, posti numerati, ed entrate dedicate. Tralasciamo per una volta il fatto che state rapidamente svuotando gli stadi (la verità è davanti agli occhi di tutti) e mancando di rispetto ai fondamentali diritti di qualsiasi libero cittadino Italiano. La verità è che noi domenica abbiamo acquistato il biglietto per il terzo anello rosso (per altro più caro di quello per il settore ospiti) e la vostra incompetenza ha fatto si che fossimo "dirottati" proprio dove a priori non potevamo andare per vostra stessa decisione. Sappiamo bene che non ammetterà mai che la tessera del tifoso è chiaramente un fallimento, per lei sarebbe uno "smacco" troppo grande da digerire, specialmente di fronte all' opinione pubblica Ma, quanto meno, le chiediamo di farsi un bel esame di coscienza e di guardare in faccia alla realtà: il vostro progetto non è destinato a fallire, è già fallito.
Alla prossima....

Sono pronto a scommettere che anche questa missiva rimarrà carta straccia. D'altronde Zanna Bianca "non parla con i violenti". Peccato che qui non ci sia violenza ma solo argomentazioni validissime a cui evidentemente non sa rispondere... Peccato però, per Zanna Bianca potrebbe essere un'ottima occasione per dimostrare di saper anche leggere, oltre che abbaiare (millantando successi che di fatto non ci sono)! A scanso di equivoci, le pubblico per far capire alla gente (o per lo meno a chi lo vuole capire) come stanno realmente le cose... 


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