martedì 19 ottobre 2010

LA RETROMARCIA E' UNA MANOVRA FANTASTICA...

Fonte: Tuttomercatoweb

"Dobbiamo cercare, anche attraverso questo accordo, di valorizzare la tessera del tifoso per quello che è: uno strumento di fidelizzazione, per dare dei servizi. Ci possono essere posizioni diverse sulla tessera del tifoso, sono anche legittime, ma bisogna capire qual è il momento in cui ci si ferma e si ragiona sulla funzionalità di uno strumento fondamentale per la sicurezza degli stadi". Così Giancarlo Abete, presidente della Federazione italiana gioco calci, si è espresso oggi a margine della conferenza stampa per la presentazione dell'accordo relativo alla mobilità dei tifosi delle squadre di calcio. 

Fatemi capire una cosa: un anno fa Maroni dichiarava che "chi è contro questa Tessera è contro la sicurezza", ed oggi Abete definisce "legittime" le posizioni diverse sulla tessera del tifoso?
Mi sembra di assistere piano piano a delle piccole ma significative "retromarce":  ovvio che Abete tenti in qualche modo di valorizzare la Tessera, lo deve al fratello prima di tutto, e poi non vorrete mica che si rimangi completamente tutto su un colpo!?!
Tuttavia a me ciò che fa pensare a una "retromarcia" è anche questo articolo, apparso sul blog dedicato al buon Maurizio Mosca:

In ambito informatico si chiamerebbe bug. Un errore, un guasto che impedisce il funzionamento. Una falla che rende vulnerabile la procedura. Nel calcio succede con la tessera del tifoso. Non voglio entrare nel merito dell’iniziativa, personalmente sono contrario alle schedature, dunque è facile immaginare quale sia il mio pensiero. Mi spaventa un’anomalia che rende il sistema, appunto, bacato.  E pericoloso.Riepilogo veloce per chi non sapesse: la tessera è obbligatoria per il tifoso che vuole seguire in trasferta la propria squadra. Obbligatoria, ma solo per vedersi la partita nell’area riservata al settore ospiti. Se il tifoso si presenta allo stadio e compra un biglietto di una qualsiasi altra zona dello stadio può accedere tranquillamente all’impianto.
Questo ha già portato situazioni clamorosamente a rischio. L’ultima ieri a Brescia. Gli ultrà dell’Udinese, tutti non muniti di tessera, si sono conquistati lo spazio della zona parterre, attaccati alla tribuna, a due passi dal campo e dai tifosi locali. Hanno fatto esplodere bombe carta e petardi, per fortuna è finita lì. Ma se ci fosse stato un episodio contestato? Se l’Udinese avesse perso? Se ci fosse stata una provocazione da parte dei bresciani? Probabilmente saremmo qui a raccontarvi un’altra storia.
Di situazioni a rischio ce ne sono state altre.  Tanto che si è arrivati al paradosso. In alcuni casi, come è successo per Udinese-Juventus, la società ospitante ha creato un settore ospiti-bis per i non possessori della tessera tifoso. Stesso dribbling anche in Triestina-Padova, in Milan-Genoa e nelle partite interne del Parma.
Doppio settore per gli avversari, doppio schieramento di steward e, soprattutto, adeguamento alla più semplice delle regole made in italy: fatta la legge, trovato l’inganno.

Se è vero, come si nota da piccoli segnali, che se ne sta accorgendo anche il "sistema" (Alberto Brandi non è certo un giornalista pro-ultras) allora siamo a cavallo...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Togli il disclamer che incoraggia la gente a cliccare sui banner. rischi il ban da adsense.

La Padova Bene ha detto...

Non ho capito... Mandami una mail e spiegami se puoi grazie!
lapadovabene@hotmail.it