Un tribunale greco ha condannato all’ergastolo Epaminondas Korkoneas, il poliziotto delle Guardie Speciali che nel dicembre 2008 uccise con un colpo di pistola lo studente 15enne Alexandros Grigoropoulos nel quartiere Exarchia di Atene. L’omicidio aveva acceso scatenato una serie di sommosse violente in tutta la Grecia, proseguite per circa un mese, anche a causa del sentimento antigovernativo di molte persone in un momento di grave crisi economica del paese. Il compagno di Korkoneas, il poliziotto Vassilios Saraliotis, dovrà scontare dieci anni di prigione per complicità.
Il processo è durato nove mesi, durante i quali è stato spostato da Atene alla piccola città di Amfissa per scoraggiare gli attacchi dei gruppi anarchici che minacciavano di uccidere i due poliziotti. La sentenza è stata decisa da una maggioranza di quattro giudici sui sette che componevano la commissione. Korkoneas e il suo avvocato hanno sempre sostenuto che gli spari fossero solo avvertimenti e che il ragazzo fosse stato colpito da un proiettile di rimbalzo, contraddicendo la versione di diversi testimoni che raccontavano come il poliziotto gli avesse sparato intenzionalmente. Subito dopo l’omicidio, le autorità si erano difese affermando che l’omicidio fosse scaturito da uno scontro nato dal gruppo di ragazzi con cui si trovava Grigoropoulos. Nei giorni seguenti, un video aveva però dimostrato come i ragazzi non stessero in alcun modo attaccando la polizia.
Il mese successivo all’omicidio è stato uno dei più violenti degli ultimi anni in Grecia, quello che l’inviato di BBC Malcolm Brabant definisce “il più buio capitolo della recenta storia greca”. Ad Atene e Thessaloniki, la seconda città della nazione, decine di automobili e di negozi sono stati distrutti, e centinaia di uomini d’affari sono stati presi di mira da gruppi anarchici e non. Dopo i primi tre giorni di scontri, il rettore dell’università di Atene si è dimesso a seguito di ripetuti attacchi all’edificio. L’episodio ha fatto partire proteste ed eventi commemorativi in tutte le principali città europee.
Il direttore dell’associazione cittadini di Atene, Manos Koufouglou, ha accolto positivamente il verdetto ma ha aggiunto che, nonostante le tensioni siano diminuite, gli abitanti di Exarchia sono tuttora scontenti del mancato scioglimento delle Guardie Speciali armate di cui faceva parte Korkoneas. «Le violenze della polizia continuano. Il governo non ha fatto abbastanza per cambiare lo stato della polizia. Ci sarà una manifestazione per ricordare l’anniversario dell’omicidio. Noi non dimenticheremo».
Ci rendiamo conto che la Grecia, un paese "fallito" dal punto di vista economico, ci ha dato una sonora lezione di civiltà? RIPETO: LA GRECIA! Non la Germania o l'Inghilterra o la Svezia... Loro non sono messi molto peggio di noi per via dei "conti", ma almeno hanno dimostrato con questa vicenda che da loro la legge è uguale per tutti, sia per chi ha la divisa, sia per chi non ce l'ha... Qui a Spaccarotella per poco non gli hanno dato un encomio...
Chissà, forse i greci potrebbero insegnare agli italiani anche come "incazzarsi", visto che in questa scarpa chiamata nazione (io preferisco definirla "mera espressione geografica") tutti accettano tutto supinamente e chi alza la testa viene definito "un terrorista", "un delinquente", o magari si sente dire "esistono cose più importanti per cui protestare" (Ahahahahahah)!
Chissà, forse i greci potrebbero insegnare agli italiani anche come "incazzarsi", visto che in questa scarpa chiamata nazione (io preferisco definirla "mera espressione geografica") tutti accettano tutto supinamente e chi alza la testa viene definito "un terrorista", "un delinquente", o magari si sente dire "esistono cose più importanti per cui protestare" (Ahahahahahah)!
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