Una proposta: e se la prossima volta al centro di questa bandiera ci disegnamo una merda? |
Quello che è successo oggi a Fermo, in occasione della partita amichevole Italia-Turchia under 21, ha dell'incredibile. Cominciamo dal principio. I ragazzi della curva Duomo Fermana, visto l'orario (ore 15), hanno deciso di protestare non entrando in curva e astenendosi da ogni forma di tifo (ricordo a tutti che la nazionale under 21 è venuta a Fermo già altre 3 volte e in tutti e 3 i casi si è giocato alle 20:30, riscuotendo un successo di pubblico mai visto per la nazionale minore, con tanto di coreografie...), decisione non condivisibile da alcuni ma sacrosanta per i ragazzi del “Nucleo 1996” (ricordo inoltre che nello stesso giorno in cui ha giocato la nazionale a Fermo, c’era anche un turno di coppa della Fermana, almeno questo in orario diverso. Sui giornali poi è stata riportata una dichiarazione degli organi della Figc che elogiavano Fermo per il caloroso apporto che hanno mostrato per gli azzurrini nelle precedenti occasioni, quindi la scelta era ricaduta ancora su Fermo anche per questo motivo... e poi la fanno giocare mercoledi alle 15??? Mah!).
I ragazzi, convinti della loro decisione, già giorni prima hanno inviato comunicati stampa ai giornali, nei quali si spiegava le motivazione della loro sofferta decisione e si invitava la cittadinanza a boicottare l'evento; hanno partecipato al programma radiofonico sportivo nella radio locale ed infine hanno esposto per 90 minuti uno striscione di carta nella partita in casa della Fermana, antecedente quella della Nazionale, con scritto: “Boicottiamo l’Under 21 alle ore 15”.
Detto ciò, i ragazzi del “Nucleo” fermano, avevano deciso di appendere lo stesso striscione oggi nella partita degli azzurrini, transennare lo spicchio centrale della curva dove prendono posto la domenica con il nastro rosso e bianco, e consegnare ad ogni spettatore che entrava al “Recchioni” un volantino dove si spiegavano le motivazioni per chi ancora non le avesse capite; poi via tutti a seguire la Fermana a Tolentino per la coppa. Ed è qui che avviene il fattaccio: all'arrivo dei ragazzi, nei pressi dello stadio si respirava già aria di tensione, cosa inspiegabile per una partita che dovrebbe essere una festa, con la celere tutta spiegata in assetto antisommossa e tutte le più alte cariche della polizia al completo, giunte a Fermo anche da Ascoli e Ancona. Da qui nasce subito un diverbio con il questore di Ascoli che ci vieta di consegnare i volantini (badate bene, i volantini venivano consegnati fuori lo stadio e non dentro, quindi non c’era motivo di sequestrarli) e ci invita a buttarli o a consegnarli a lui personalmente; inoltre ci vieta di appendere lo striscione di carta e, di conseguenza, di recintare con il nastro rosso e bianco il nostro settore di curva (stiamo parlando di 300-400 posti a sedere su una curva che ne contiene 4.500), altrimenti ci avrebbe diffidati tutti. I ragazzi hanno insistito perché il comportamento della polizia non trovava ragione di esistere, visto che il tutto era fatto nella massima tranquillità e trasparenza, inoltre fuori dallo stadio. I toni si sono subito accesi, la polizia insisteva col minacciare e la celere iniziava a raggrupparsi sempre di più. In quel preciso momento, alcuni ragazzi che frequentano la curva e semplici curiosi si sono avvicinati per vedere a cosa fossero dovute quelle urla davvero inspiegabili; la risposta del questore è stata che se non andavano via avrebbe diffidato chiunque si accalcava lì in mezzo, e la celere ha iniziato a spingere, arrivando alle soglie di una carica. Insomma robe da pazzi, e soprattutto senza alcuna motivazione plausibile alla base. Comunque, a chi interessa, seguiranno delucidazioni più chiare nell’immediato futuro.
I ragazzi, convinti della loro decisione, già giorni prima hanno inviato comunicati stampa ai giornali, nei quali si spiegava le motivazione della loro sofferta decisione e si invitava la cittadinanza a boicottare l'evento; hanno partecipato al programma radiofonico sportivo nella radio locale ed infine hanno esposto per 90 minuti uno striscione di carta nella partita in casa della Fermana, antecedente quella della Nazionale, con scritto: “Boicottiamo l’Under 21 alle ore 15”.
Detto ciò, i ragazzi del “Nucleo” fermano, avevano deciso di appendere lo stesso striscione oggi nella partita degli azzurrini, transennare lo spicchio centrale della curva dove prendono posto la domenica con il nastro rosso e bianco, e consegnare ad ogni spettatore che entrava al “Recchioni” un volantino dove si spiegavano le motivazioni per chi ancora non le avesse capite; poi via tutti a seguire la Fermana a Tolentino per la coppa. Ed è qui che avviene il fattaccio: all'arrivo dei ragazzi, nei pressi dello stadio si respirava già aria di tensione, cosa inspiegabile per una partita che dovrebbe essere una festa, con la celere tutta spiegata in assetto antisommossa e tutte le più alte cariche della polizia al completo, giunte a Fermo anche da Ascoli e Ancona. Da qui nasce subito un diverbio con il questore di Ascoli che ci vieta di consegnare i volantini (badate bene, i volantini venivano consegnati fuori lo stadio e non dentro, quindi non c’era motivo di sequestrarli) e ci invita a buttarli o a consegnarli a lui personalmente; inoltre ci vieta di appendere lo striscione di carta e, di conseguenza, di recintare con il nastro rosso e bianco il nostro settore di curva (stiamo parlando di 300-400 posti a sedere su una curva che ne contiene 4.500), altrimenti ci avrebbe diffidati tutti. I ragazzi hanno insistito perché il comportamento della polizia non trovava ragione di esistere, visto che il tutto era fatto nella massima tranquillità e trasparenza, inoltre fuori dallo stadio. I toni si sono subito accesi, la polizia insisteva col minacciare e la celere iniziava a raggrupparsi sempre di più. In quel preciso momento, alcuni ragazzi che frequentano la curva e semplici curiosi si sono avvicinati per vedere a cosa fossero dovute quelle urla davvero inspiegabili; la risposta del questore è stata che se non andavano via avrebbe diffidato chiunque si accalcava lì in mezzo, e la celere ha iniziato a spingere, arrivando alle soglie di una carica. Insomma robe da pazzi, e soprattutto senza alcuna motivazione plausibile alla base. Comunque, a chi interessa, seguiranno delucidazioni più chiare nell’immediato futuro.
Anche i ragazzi di Fermo pagano il fatto di comportarsi correttamente: si fossero presentati armati di tutto punto e con la bava alla bocca gli sbirri non avrebbero mosso un dito verso di loro...
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