Il questore di Bologna, Luigi Merolla, ha emesso 19 'Daspò (divieto di accedere a manifestazioni sportive) nei confronti di giocatori e sostenitori del Balcanico Romanè, squadra di calcio composta da immigrati, che militava nella categoria Dilettanti Girone B, prima di essere espulsa dalla Uisp. I provvedimenti (così come l'espulsione) fanno seguito agli incidenti avvenuti il 4 ottobre scorso al centro sportivo Arcoveggio di via Corticella, alla periferia di Bologna, dove Balcanico Romanè e Circolo Atc Dozza si affrontavano nella terza giornata di campionato.
Durante il secondo tempo, la partita era stata sospesa sul 3-3 per un'invasione di campo e una rissa, scatenate dal secondo cartellino giallo estratto per uno dei giocatori del Balcanico Romanè. Calciatori e sostenitori della squadra avevano accerchiato l'arbitro, cominciando a spintonarlo e insultarlo, e poco dopo erano stati raggiunti da una ventina di supporters scesi dagli spalti.
La zuffa aveva poi coinvolto anche alcuni giocatori dell'altra squadra, a loro volta aggrediti da avversari e tifosi. Alla fine, quattro persone (l'arbitro e tre calciatori del Circolo Atc Dozza) erano finite all'ospedale con ematomi, fratture e lesioni varie, e prognosi dai 15 ai 30 giorni. All'arrivo dei carabinieri, tutti i componenti del Balcanico si erano già allontanati dal centro sportivo, lasciando però tesserini e altri effetti personali negli spogliatoi. Nei giorni successivi, 19 persone fra giocatori e sostenitori erano stati identificati dai militari e denunciati per lesioni aggravate in concorso. Nel frattempo, la Uisp di Bologna aveva multato e allontanato la società dal campionato di calcio. Ora sono arrivati anche i 'Daspò del Questore, emessi il 12 novembre e destinati a 19 persone, fra giocatori, componenti dello staff e tifosi del Balcanico: 15 serbi, un albanese, un marocchino e due italiani. Per un periodo compreso fra due e tre anni (a seconda delle singole responsabilità accertate), non potranno accedere a nessuna manifestazione di calcio, anche amichevole, in Italia e all'estero.
Gli immigrati saranno quanto meno stupiti dalle leggi italiote: se si presentano qui da clandestini possono spacciare, rubare e tirarsi coltellate fra di loro; se la caveranno con due giorni di galera ed un foglio di via che getteranno per terra appena usciti dalla questura per riprendere la vita di prima... Se invece sono regolari e per caso si rendono protagonisti di una rissa in ambito calcistico pagano con la limitazione della loro libertà, e pregare che non si inventino di passare per caso di domenica in qualche autogrill o qualche stazione dei treni!
Insomma il messaggio che lancia il questore di Bologna è chiarissimo: in itaGlia delinquere paga, e solo gli ingenui o i coglioni si mettono in regola e rispettano la legge. Saranno gli unici a pagare quando faranno la minima cazzata...
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