venerdì 5 novembre 2010

L'ESONDAZIONE DEL BACCHIGLIONE... Quarta parte-testimonianze dirette da Vighizzolo!

Vicenza nei giorni dell'alluvione
Questa mail mi è stata inviata direttamente da un ragazzo di Vighizzolo, Bassa Padovana, che frequenta la Fattori. La pubblico integralmente, perchè queste sono le cose che i giornali non raccontano. Chiunque volesse raccontare la propria esperienza di questi giorni può inviare una mail a lapadovabene@hotmail.it. Tutti i racconti verranno pubblicati.


Attualmente a Vighizzolo il pericolo è tutt'altro che scampato dato che tutta l'acqua che è uscita dal Frassina a Saletto e Prà di Botte defluirà proprio passando per il Brancaglia. Al momento il livello del canale è stazionario ed il pericolo di esondazione è scongiurato, tuttavia quello che preoccupa adesso è la tenuta degli argini dato che nei prossimi giorni dovrà transitare per questo canale una grande quantità d'acqua. In questo momento (ore 22.00), la gente del paese sta lavorando nella piazza cittadina per riempire sacchi, caricarli su dei bancali e trasportarli con dei muletti in modo da creare degli argini artificiali attorno al centro abitato nell'evenienza che le cose peggiorino. Alcune zone del paese sono già allagate a causa della filtrazione dell'acqua dal terreno nelle zone circostanti l'argine del canale. E' stato inoltre già tappato un fontanazzo che si era aperto.
Lo stato in tutto questo non c'è: a lavorare sulla piazza cittadina sono i ragazzi del paese; a monitorare gli argini, di giorno e di notte, sono i cittadini; la sabbia viene procurata dal comune; i sacchi sono stati trovati sfondando una porta di un deposito del genio civile di cui nemmeno il genio era a conoscenza; i muletti ed i bancali sono forniti dalle aziende del territorio, tra cui il Mulino Quaglia, l'azienda più importante di Vighizzolo. Và così, perchè nel frattempo i baldi eroi dell'esercito che doveva risolvere la situazione, la solerte protezione civile, e le nostre beneamate forze dell'ordine non ci sono, o sono altrove. Ci si arrangia da soli perciò, senza un coordinamento perchè in questi giorni il motto che gira in paese è molto chiaro "IUTATE CA TE IUTO".
Ma andiamo con ordine, perchè le situazioni che si sono venute a creare nei giorni precedenti sono al limite dell'assurdo.
Tutto inizia nel pomeriggio di martedì, quando l'esondazione del Brancaglia sembrava ormai cosa certa. Il mio amico di Vighizzolo non appena appresa la notizia si precipita a casa da Padova insieme a suo padre e la situazione che trova è allucinante. Macchine dei carabinieri girano per il paese con il megafono ad annunciare l'evacuazione di tutti gli abitanti, scene che uno penserebbe di trovarsi in guerra. Il comune nel frattempo appende in giro per i paese un'ordinanza dove stabilisce l'evacquazione del paese e si lava le mani da possibili ripercussioni su coloro che decidessero di rimanere indietro, magari per mettere in salvo le proprie cose. Molta gente a quel punto si riunisce davanti al comune cercando di capire meglio la situazione. La realtà è che il vice-prefetto di Padova si è opposto alla rottura artificiale dell'argine in località Tre Canne poichè, nonostante il parere favorevole in questo senso del Consorzio, il Genio Civile di Padova si è messo di mezzo. Perchè??? Perchè avevano deciso che Vighizzolo doveva essere il bacino della Bassa e che facendo uscire l'acqua da lì si sarebbero evitati problemi in altri comuni. In altre parole si era deciso che un paesotto di 900 abitanti era tutto sommato sacrificabile.
A questo punto la gente si oppone, trovandosi davanti l'arroganza degli ingegnieri del genio che evidentemente pensavano di avere a che fare con una manica di contadini. Arrivano pure due camionette della celere pronte a schierarsi, perchè nel frattempo qualcuno voleva prendere la ruspa e farsi il lavoro da solo.
Alla fine il consiglio comunale con molta insistenza la spunta e il vice prefetto decide per la rottura dell'argine. Si portano anche due pompe per travasare l'acqua del Brancaglia in un altro canale, in modo da alleviare la pressione sugli argini. Il resto è storia nota: per maldestria della protezione civile una delle pompe finisce in acqua e sarà impossibile recuperla prima di giovedì mattina poichè nel frattempo si è fatta sera.
Anche la rottura artificiale dell'argine del canale tuttavia non va come sperato poichè dopo lo scavo di un pezzo di argine per consentire la fuoriuscita di circa un metro3 d'acqua al secondo, la SESA di Este pensa bene di aprire le chiuse, immettendo nel brancaglia qualcosa come 15 m3 al secondo di acqua. A quel punto, il livello del canale inizia ad alzarsi a vista d'occhio ed i cittadini preoccupati chiedono al genio di allargare ulteriormente lo scavo sull'argine. Gli ingegnieri tuttavia, con la tracotanza di chi dall'alto dei suoi studi vuole negare evidenze chiare anche a chi così istruito non lo è, iniziano ad opporre calcoli e ragionamenti accademici. Fortunamente alla fine il buco viene allargato, grazie soprattutto alla caparbietà dei cittadini.
Questa è la situazione a Vighizzolo. Questo è quello che solo parzialmente hanno raccontato i giornali e che queste persone stanno vivendo sulla loro pelle da giorni. Ma i Veneti non sono gente che sta man scorlando a lamentarsi. In paese si sono rimboccati le maniche e di giorno e di notte vanno avanti a monitorare gli argini, a riempire sacchi, ad alzare barriere artificiali, a rompere le palle a chi di dovere per difendere le cose costruite con anni di lavoro. Tutto questo mentre sui media nazionali sono occupati a parlare delle beghe tra PDL e FLI, della munnezza di Napoli e di Berlusconi che va troie, manco fosse la peggiore delle porcate combinate da quel farabutto. Dove perfino quel gran millantatore di Santoro, che ama tanto proclamarsi paladino della libertà di stampa, non trova di meglio che dedicare una puntata di Anno Zero alle vicende mondane del Cavaliere, senza curarsi di approfondire la situazione qui da noi. Ah già dimenticavo, certa gente si muove solo quando è ora di stracciarsi le vesti accusando i Veneti di essere una manica di razzisti.

1 commento:

Antonio ha detto...

Riposto dal sito del Mattino di Padova
inviato da elenaguse
il 06 novembre 2010 alle 08:03
,
i veri eroi inviato da elenaguse ,

...solo poche parole per gridare a tutti la mia rabbia e delusione. E' arrivato l'elicottero dell'esercito ed ora e' scoop, foto a tutta pagina e titoli a caratteri cubitali.Ma nessuno dice che tutti i tentativi fatti nella posa dei jersey per tappare la falla sono falliti ed e' stato solo grazie al lavoro incessante dei mezzi pesanti, bilici e ruspe che con precisione certosina sono riusciti l'altra sera a chiudere la voraggine.Sono loro i veri eroi, uomini che resteranno anonimi, che hanno rischiato la vita ogni minuto, su quell'argine maledetto, circondati da un inferno d'acqua, in condizioni proibitive.Dico tutto cio' con assoluta certezza e verita',visto che uno di quegli uomini e' il mio compagno di vita, impegnato in prima linea per giorni e notti. Lui era la', mentre io , a casa, non potevo far altro che pregare e sperare di vederlo tornare. Grazie...a tutti i nostri veri eroi.