venerdì 24 dicembre 2010

BUON NATALE, PROLETARIO!

Cristiano Lucarelli continua a far parlare di se, dopo la nota vicenda della casa popolare nel quartiere Shangai dove vive la sua famiglia... Pare che la cosa non  sia andata molto giù ai livornesi, che l'hanno preso di mira nel forum del sito Alè Livorno, con il sarcasmo tipico di quelle zone. Un amore finito male quello fra la città toscana ed il suo figliol prodigo che pur di giocarci aveva rinunciato a un miliardo: Cristiano ha infatti dato mandato ai suoi legali di querelare gli utenti che l'avrebbero preso di mira!
Una reazione da politico più che da livornese, avete presente quelli che hanno la coscienza sporca e che per incutere timore alla gente minacciano querele? La querela è l'arma dei vigliacchi, dei forti (economicamente) che vogliono chiudere la bocca ai deboli (sempre economicamente) ed oggi molti possono constatare che il buon Cristiano in questo non si differenzia molto dai vari loschi figuri che siedono a Montecitorio, altro che "un ultras in campo"! 
A fare da contorno a questo splendido quadretto natalizio, arriva anche la voce dei redattori del Corriere di Livorno, giornale fondato tre anni or sono proprio dal calciatore livornese, e chiuso lo scorso 10 novembre per problemi economici: ultimamente sono scesi in piazza esponendo uno striscione che recitava "Ridategli il miliardo così ci paga gli otto stipendi". Pare infatti che non risultino corrisposte ai dipendenti sette mensilità più la quattordicesima. Lucarelli, secondo i redattori, si sarebbe ripetutamente fatto negare al telefono dichiarando di non essere a conoscenza della situazione del giornale. Adesso querelerà anche loro?
Qualche anno fa le allora B.A.L. elessero Cristiano Lucarelli a loro simbolo. Aveva rinunciato ad un miliardo per giocare nel Livorno e li salutava col pugno chiuso. Ne fecero un personaggio, in risposta all'altro grande personaggio "politico" che calcava i campi di calcio, Paolo Di Canio. Forse lui stesso voleva diventare un personaggio, e le sue mosse (spesso illogiche o fuorvianti, come quando dichiarò alla stampa che il Palazzo voleva far retrocedere il Livorno perchè "ha la tifoseria di sinistra") andavano in questo senso. Il paragone con Di Canio però non stava molto in piedi, visto che il buon Paul era sempre stato un provocatore di razza ed uno che non si tirava indietro; ed il suo personaggio, politica a parte, se l'era creato già ad inizio carriera con quella corsa sotto la Sud a sfottere i romanisti (1989) e facendo a pugni con i vari Nela, Giannini, Desideri ogni volta che (sia alla Lazio che alla Juve) incontrava la Roma... Per conto mio Lucarelli non si poteva paragonare nemmeno ad un'altro famoso "compagno calciatore", Riccardo Zampagna: non condividevo le sue idee politiche, ma in quanto a coerenza nei comportamenti avrebbe potuto tranquillamente insegnare a vivere allo Zar Cristiano (Non dimentico quando a Bergamo nei giorni successivi alla morte di Gabriele Sandri, si fece mettere fuori rosa piuttosto che firmare un documento con cui la squadra prendeva le distanze dalla Curva Nord)!
Il Regno delle B.A.L. comunque è stato effimero, come effimero è stato il personaggio creatosi da Lucarelli: da Livorno è andato in Ucraina, poi a Parma, infine a Napoli! L'amore per la città è rimasto immutato fino agli ultimi eventi, che se permettete hanno "grattato" via la patina dorata dall'uomo per mostrarne il vero contenuto, che non era cioccolata!
Chissà se ora vorrà querelare anche me: io me la rido pensando a quando nel 1997, dopo la famosa sceneggiata nella partita dell'Under 21 disputata nella sua città, gli cantammo "Lucarelli vattene a Livorno!". I livornesi gli risposero: "Vieni pure, ti tratteremo da Re!". Ora credo che lo prenderebbero volentieri a calci in culo. Godo. Cristiano o muerte!

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