La stagione calcistica inizia ufficialmente di sabato, con la Supercoppa italiana fra Inter e Roma. In quello che dovrebbe essere l'anno della "grande rivoluzione" del mondo del calcio, con l'arrivo della tessera del tifoso, c'è molta curiosità per vedere all'opera due tifoserie storiche. Inoltre per quest'anno vacanze e mare sono finite, quindi non avendo un cazzo da fare e sognando un sabato sera diverso si parte alla volta di Milano. Partenza di primo pomeriggio, fa caldo e l'autostrada è pieno di vacanzieri di rientro dalle spiagge, oltre a diversi pullman di Inter Club della zona ed a qualche macchinata di romanisti fuori sede. Scorre tutto abbastanza tranquillo, il "briefing" vero e proprio nei pressi di Desenzano si svolge in un autogrill iperaffollato di interisti veneti, ma si tratta per lo più di "casi umani", senza nemmeno una figa degna di questo nome a fare l'accompagnamento... Il momento di maggior tensione lo crea proprio un interista alla cassa quando per il fatto di voler pagare con la postepay (peraltro, pagamento consentito dalla direzione) riesce a piantare un vero e proprio caso dal niente riuscendo a spazientire tutti quelli in colonna. Alla barriera di Milano veniamo pure scambiati per romanisti dai pullman nerazzurri in colonna per pagare il pedaggio, credo grazie al look di un socio che sfoggia una canotta nera ed una collanona d'oro degna dei peggiori bar di Castellammare di Stabia. Arriva un fenomeno che si alza attraverso l'apertura del tettuccio con tanto di megafono per offenderci meglio, partono cori che ridestano tutto l'autostrada tranne il sottoscritto che tiene il CD da trasferta a manetta e non ha alcuna intenzione di dare eccessiva importanza al fenomeno. Ad un certo punto lancia pure "chi non salta è un giallorosso", tutti i componenti saltano, il pullman rischia di capovolgersi ed il fenomeno scivola giù dal tettuccio verso l'interno del pullman. Vorrei essergli vicino per dargli un euro, tanta è la pena che mi fa...
San Siro è sempre San Siro, anche se ormai con tutti i tornelli e le zone di prefiltraggio all'esterno sembra più un carcere. Ma il suo fascino lo avrà sempre. Mi piace tutto di San Siro: lo stadio, il clima, la gente. Qui si vede che non siamo in provincia, anche se il cuore rimane saldamente dalla parte della provincia... Mancano ancora tre ore all'inizio della partita, aspettiamo un altro socio col quale finiremo per non capirci (e ci ritroveremo solo in seguito dentro lo stadio), dopodichè ci facciamo una birra al baretto sotto la Sud, un tempo ritrovo dei milanisti prima delle partite... Per strada ci sono tanti tifosi romanisti giunti per i fatti propri, mischiati a quelli nerazzurri. Nessuna tensione, anche se si sente qualche ambulanza da lontano. In bar, qualche tifosotto dell'Inter si lamenta della scarsa civiltà del nostro paese: "Non capisco questa cosa che se vai a Roma non devi andare in giro con la sciarpa... io sarei orgoglioso che un tifoso della Roma venisse qui prima della partita a bersi una birra con me...". Peccato che a questi nobili propositi non seguiranno i comportamenti poi di molti altri "tifosotti", ma ne parlerò più avanti.
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Nel primo tempo io ed i soci siamo spostati verso la Nord: quando comincia la partita il grande entusiasmo mostrato al riscaldamento si esaurisce, arriva ancora qualche buon coro ma il grosso della gente preferisce guardarsi la partita e le pause sono molto lunghe. Dall'altra parte vediamo i romanisti che sono in continuo movimento: cori, manate, fumogeni, torce. Non li percepiamo perfettamente ma si vede che si danno da fare. In mezzo a noi i "tifosotti", una delle razze peggiori che popolano il calcio moderno: ne gridano di tutti i colori ai romanisti da lontano, ma se per caso la loro provocazione venisse raccolta sarebbero i primi a piangere sulla violenza negli stadi e sulla necessità di fare pulizia. Insomma, una faccia davanti ed un'altra dietro. Mi piace uno in particolare di fianco a noi che grida "Merde!" tutto il tempo ai romani, poi quando vede che un mio socio di fianco lo guarda (con compatimento) gli chiede se è interista: ricevuta risposta negativa, rischia di fare un infarto dalla paura, ma è lo stesso socio a tranquillizzarlo, mosso a pietà, dicendogli di essere neutrale... A parte i gol e qualche bella azione, gli spalti offrono pochi spunti di ammirazione, per lo meno dalla nostra posizione. Nel secondo tempo ci spostiamo verso i romanisti, per trovare l'altro nostro socio con cui non si era riusciti a trovarsi fuori. E qui la musica cambia completamente: saranno anche divisi, saranno anche cambiati, ma rimangono sempre belli da vedere anche dopo vent'anni. Adesso gli interisti, visti da distante, sembrano veramente scomparsi...
Sotto di noi abbiamo il settore giallorosso e sono parecchio agitati, ma anche i nerazzurri a fianco di noi sono sull'agitato, per lo meno a parole. Come ho già spiegato prima, c'è chi si prodiga ad offese e minacce a cui non darebbe mai seguito. In compenso in molti ci guardano male soprattutto perchè non facciamo una piega ai gol, non apriamo bocca ai numerosi "Chi non salta...", e sembra non fregarcene granchè della partita... Da parte romanista ancora cori e lancio di fumogeni sul 2-1 che interrompe momentaneamente la partita. Partono anche numerosi oggetti verso i settori adiacenti. Usciamo senza nemmeno assistere alla premiazione, mischiandoci ai romanisti. Momenti di tensione verso l'uscita con ancora lanci di oggetti e di una torcia. San Siro è strutturato in una maniera tale che non potrà mai essere sicuro: senza volere siamo usciti insieme ai romanisti, poi riusciamo a svicolarcela e ad andare a farci un panino. Dopo un pò il baracchino viene preso d'assalto da molti romani e ne cerchiamo uno più tranquillo. Finito di mangiare si pone il problema di cosa fare, e si opta per una pinta al Pogue Mahone's a Porta Romana. Bisogna però andare a prendere la metro, ovvero rifare al contrario il percorso del pomeriggio, che significa passare in mezzo ai romani ed agli interisti che stanno uscendo dallo stadio.Proprio mentre stiamo passando noi, vengono tolte le barriere, gli interisti passano sfottendo e dalla strada di fianco i romani iniziano un fitto lancio di oggetti. Panico generale, io ed i tre soci di mettiamo al riparo e ci godiamo lo spettacolo di interisti che raccolgono bottiglie e le lanciano scoordinati addosso ai rivenditori di panini, invece che verso i romanisti che erano nella strada dietro. Tutto molto divertente...
La serata proseguirà poi al Pogue Mahone's, giusto per rendersi conto che di questi tempi è "morta" anche Milano. Buona Tessera a tutti!
1 commento:
Meritava di essere citato pure il tassista (con lo stradario) che ha ammesso apertamente di essere andato a puttane... Per il resto resoconto dettagliato!
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