Fonte: Il Tirreno
LIVORNO. Un temperamento ribelle e vivace. Massimiliano Allegri, numero 1 sulla panchina del Milan, fa parlare di sè: l'allentatore dei rossoneri è in attesa di un processo per ingiurie nei confronti dei carabinieri. «Le Br non facevano così male con voi. Io vi faccio perdere il posto». Così avrebbe detto, fermato da una pattuglia di militari, in via di Collinaia il 12 maggio di due anni fa, intorno alle 10 di mattina, dopo aver sorpassato un veicolo oltrepassando la striscia continua. Tanto rumore per una multa di 36 euro... Un episodio che è già costato all'ex calciatore livornese, 43 anni, ben 4500 euro. I carabinieri, infatti, quel giorno lo avevano denunciato per minacce e ingiurie. Processato in Tribunale il 5 febbraio 2009 per la prima accusa, il giudice aveva rilevato il reato di resistenza. E così lo aveva condannato a pagare la salata sanzione. Resta ancora da definire l'accusa di ingiurie, per cui deve essere ancora fissata la data. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, quel giorno Allegri è alla guida della sua auto vicino a villa Corridi. Lo precede una veicolo che andava lentamente e così l'allenatore si lancia in un sorpasso azzardato, incurante della doppia striscia continua. Lo vedono però i militari della stazione di Ardenza, che sono lì per un controllo, e quindi lo fermano, contestando l'infrazione, per cui è prevista la multa di 36 euro. Allegri all'inizio sembra tranquillo, poi però evidentemente si lascia trasportare dalla rabbia e inveisce contro i carabinieri. A uno di loro, in base all'accusa, dice: «Tu stai zitto terrone. Io ti faccio perdere il posto». E ancora: «Dimmi come ti chiami e dove abiti, e sotto casa ti mando qualcuno». Sopraffatto dalla collera, addirittura simula di essere stato colpito dai militari e si butta a terra. Tanto che i carabinieri stanno per chiamare il 118. Ma subito dopo, sbollita la rabbia, Allegri dice che aveva fretta perché stava andando a trovare un parente malato. Pare che quella del maggio 2008 non è stata la prima "licenza" che Allegri si è preso contro le forze dell'ordine. Nel luglio 2005 il giudice monocratico del Tribunale di Livorno lo aveva condannato a 3 mesi di reclusione e 3.400 euro di multa per ingiurie contro i vigili. Pena poi sostituita con 900 euro di sanzione.
Mi verrebbe da solidarizzare con Allegri, invece non è giusto: sicuramente le cose che dice il giornale sono un pò diverse da come si sono svolte realmente, lo sappiamo bene noi che frequentiamo gli stadi attivamente e che alle bugie e falsità di forze dell'ordine e giornalisti siamo abituati. Allegri invece fa parte di quella larga fascia di popolazione che io chiamo "Italioti", che non vedono più in la del proprio naso e che pensano che le disavventure che capitano agli altri siano sempre giuste, che "se la polizia li ha fermati è perchè hanno fatto qualcosa...", che "se le sono cercata", ecc... Almeno fino a quando non sono loro a finire nelle maglie della giustizia, allora cominciano a gridare allo scandalo ed all'ingiustizia. O ad appellarsi alle Brigate Rosse, come Allegri. Che se fossero ancora attive come ai bei tempi, avrebbero già impallinato per primo il suo presidente.
Conviene forse aprire gli occhi prima...
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