Continuiamo a parlare del problema-stadio visto che il tema è caldo e sentito. Ci tengo a precisare che sono ben conscio della difficoltà dell'impresa: qui a Padova abbiamo a che fare con una giunta per principio contraria ai tifosi (e spero vivamente che qualche "tifoso" che ha votato Quimby se ne vergogni un bel pò), tuttavia continuo a pensare che sia necessario provarci. Non solo, penso che la cosa vada portata avanti nel tempo ed in maniera costruttiva, perciò sicuramente per tutta la stagione calcistica che verrà la costruzione di una curva a bordo campo sarà una delle priorità de "La Padova Bene": si continuerà con la raccolta firme on-line, si metterà in atto una raccolta anche cartacea, e molte altre iniziative. Perchè meritiamo uno stadio migliore di questo obrobrio che gente come Sini-quaglia continua a difendere contro l'evidenza. E perchè come si dice da queste parti "Boca sarà no ciapa musatti!". Intanto mi piace sottolineare come l'iniziativa sia stata ripresa anche da altri siti (Biancoscudati.net su tutti), e pure dalla stampa locale: Il Mattino ieri ha dedicato un servizio proprio alla petizione, ed oggi ha fatto di più andando a tastare con mano il caso di un'altra realtà come quella di Mantova, dove la curva a bordo campo gliel'hanno costruita sul serio. Facciamo una piccola "rassegna stampa" .
TRATTO DA BIANCOSCUDATI.NET. Con la promozione in serie cadetta del Padova è tornato di moda, tra i tifosi, un argomento a lungo dibattuto negli anni scorsi. La tifoseria è tornata “alla carica” per proporre un adeguamento delle strutture dell’Euganeo, in maniera da consentire di avvicinare la Curva Sud al campo da gioco. Un po’ come all’Appiani, per intenderci, quando il settore più caldo del tifo patavino era a meno di un metro dalla linea di campo, con conseguente possibilità per i tifosi di far sentire nel miglior dei modi il proprio calore. Il secco “no” alla Sud così com’è, a distanza abissale dal terreno di gioco, era arrivato già nelle stagioni passate, con i continui spostamenti nel settore la terale sud della Tribuna Est, divenuto a partire dall’ultima stagione il nuovo cuore pulsante della Curva, rinominata “Tribuna Fattori”. I tifosi sono tornati alla carica, dicevamo, per chiedere che con il ritorno in B si possa pensare ad una soluzione tampone come la costruzione di una curva in tubi innocenti a ridosso del campo, sopra la pista di atletica, un po’ come già avvenuto in piazze di Serie A come Cagliari e Siena, ed in B a Mantova dopo il ritorno dei virgiliani in serie cadetta nel 2005. E’ il blog La Padova Bene ad aver assunto l’iniziativa in questo senso, con una campagna denominata “Vogliamo la curva a bordo campo” ed una raccolta firme già attivata online. A due giorni dall’avvio dell’iniziativa i consensi dei tifosi sono già quasi 300, segno che il “problema” è sentito e vissuto da molti supporters biancoscudati. “La giunta comunale di Padova, - si legge tra le pagine dello spazio che ospita la petizione online - con il ritorno in serie B, propone di riaprire l'anello superiore delle tribune est ed ovest, ma noi crediamo sia uno spreco di tempo e di denaro pubblico: attualmente lo stadio di Padova ha una capienza di 18.000 posti, più che sufficienti per affrontare un campionato di serie B, e la riapertura dei due anelli superiori renderebbe ancora più dispersivo lo stadio, oltre a non vedere sugli spalti un numero sufficiente di spettatori per giustificarla”. Ciò che propongono i tifosi è, invece, una “soluzione alternativa, e vantaggiosa per tutti: impiegare quei soldi che verrebbero utilizzati per la ristrutturazione e la riapertura dell'anello superiore, nella costruzione di una nuova Curva Sud, coperta ed a ridosso del terreno di gioco. La tifoseria ne guadagnerebbe in termini di presenza ed incitamento, avendo l'opportunità così di far sentire tutto il calore ai propri beniamini; la giunta comunale ne guadagnerebbe in termine d'immagine visto che risparmierebbe tempo e soldi di un'operazione completamente inutile (la ristrutturazione e la riapertura dell'anello superiore) a favore di un'altra operazione decisamente più utile e gradita (la costruzione finalmente di una vera curva allo stadio Euganeo). Perchè si arrivi a ciò, serve però l'appoggio di tutti i tifosi biancoscudati, senza distinzione alcuna”. Idee chiare, insomma, con la ferma volontà di cambiare almeno un po’ i connotati di uno stadio che non consente certo il miglior tifo possibile.
TRATTO DA BIANCOSCUDATI.NET. Con la promozione in serie cadetta del Padova è tornato di moda, tra i tifosi, un argomento a lungo dibattuto negli anni scorsi. La tifoseria è tornata “alla carica” per proporre un adeguamento delle strutture dell’Euganeo, in maniera da consentire di avvicinare la Curva Sud al campo da gioco. Un po’ come all’Appiani, per intenderci, quando il settore più caldo del tifo patavino era a meno di un metro dalla linea di campo, con conseguente possibilità per i tifosi di far sentire nel miglior dei modi il proprio calore. Il secco “no” alla Sud così com’è, a distanza abissale dal terreno di gioco, era arrivato già nelle stagioni passate, con i continui spostamenti nel settore la terale sud della Tribuna Est, divenuto a partire dall’ultima stagione il nuovo cuore pulsante della Curva, rinominata “Tribuna Fattori”. I tifosi sono tornati alla carica, dicevamo, per chiedere che con il ritorno in B si possa pensare ad una soluzione tampone come la costruzione di una curva in tubi innocenti a ridosso del campo, sopra la pista di atletica, un po’ come già avvenuto in piazze di Serie A come Cagliari e Siena, ed in B a Mantova dopo il ritorno dei virgiliani in serie cadetta nel 2005. E’ il blog La Padova Bene ad aver assunto l’iniziativa in questo senso, con una campagna denominata “Vogliamo la curva a bordo campo” ed una raccolta firme già attivata online. A due giorni dall’avvio dell’iniziativa i consensi dei tifosi sono già quasi 300, segno che il “problema” è sentito e vissuto da molti supporters biancoscudati. “La giunta comunale di Padova, - si legge tra le pagine dello spazio che ospita la petizione online - con il ritorno in serie B, propone di riaprire l'anello superiore delle tribune est ed ovest, ma noi crediamo sia uno spreco di tempo e di denaro pubblico: attualmente lo stadio di Padova ha una capienza di 18.000 posti, più che sufficienti per affrontare un campionato di serie B, e la riapertura dei due anelli superiori renderebbe ancora più dispersivo lo stadio, oltre a non vedere sugli spalti un numero sufficiente di spettatori per giustificarla”. Ciò che propongono i tifosi è, invece, una “soluzione alternativa, e vantaggiosa per tutti: impiegare quei soldi che verrebbero utilizzati per la ristrutturazione e la riapertura dell'anello superiore, nella costruzione di una nuova Curva Sud, coperta ed a ridosso del terreno di gioco. La tifoseria ne guadagnerebbe in termini di presenza ed incitamento, avendo l'opportunità così di far sentire tutto il calore ai propri beniamini; la giunta comunale ne guadagnerebbe in termine d'immagine visto che risparmierebbe tempo e soldi di un'operazione completamente inutile (la ristrutturazione e la riapertura dell'anello superiore) a favore di un'altra operazione decisamente più utile e gradita (la costruzione finalmente di una vera curva allo stadio Euganeo). Perchè si arrivi a ciò, serve però l'appoggio di tutti i tifosi biancoscudati, senza distinzione alcuna”. Idee chiare, insomma, con la ferma volontà di cambiare almeno un po’ i connotati di uno stadio che non consente certo il miglior tifo possibile.
SEMPRE SU BIANCOSCUDATI.NET. Il ritorno in B del Padova apre le porte, finalmente, al calcio che conta. La promozione segna un netto distacco dall’avventura di una Prima Divisione divenuta negli anni autentico crogiolo di campi di periferia impresentabili, simbolo dello sfacelo tutto italiano che, per le strutture di stadi ed impianti sportivi, non conosce eguali in Europa. Il salto in cadetteria, se non altro, permetterà alla Società biancoscudata di tagliare di netto con il recente passato, in una categoria che può vantare stadi decisamente più grandi, anche se non per questo si tratterà di impianti funzionali e comodi per il tifoso. Un po’ come il nostro Euganeo, uno stadio che da molti viene ancora oggi definito quale una cattedrale nel deserto, perché costruito in mezzo al… nulla, tra sperperi di ogni genere ed altrettante deprecabili speculazioni. Con in più, per giunta, una struttura che adatta al calcio proprio non è, perché deturpata dalla presenza di una pista di atletica tanto inutile quanto abbandonata a sé stessa negli anni. Perchè utilizzata, sottolineiamo, in sporadiche occasioni (una volta all’anno, in media, per i meeting cittadini di atletica leggera), sistemata nel 2007 per i campionati italiani assoluti, ma criticata anche dagli stessi atleti, nonostante le centinaia di migliaia di Euro spese per il rifacimento. Un errore dietro l’altro, insomma, tra i mugugni e la profonda insoddisfazione del popolo di tifosi biancoscudati costretto a sostenere i propri colori a distanze proibitive da campo, con la conseguente seria possibilità (soprattutto dalle due curve) di perdere pian piano la vista. C'è chi ha organizzato (sull'onda dell'entusiasmo per il salto in B) una petizione online per proporre alla riconfermata giunta comunale, l’avvicinamento della Curva Sud attraverso una costruzione in tubi innocenti. Una soluzione tampone buona forse per l’immediato, ma non certo in linea con le aspirazioni di vedere, un giorno, uno stadio solo per il calcio. Abbiamo sfogliato un vecchio “Biancoscudato” (periodico ufficiale dell’A.I.C.B. distribuito domenicalmente all’Euganeo), datato 13 aprile 2005. Un numero particolare, quello, perché dedicato in parte anche alla serata di festa vissuta dall’Euganeo il 30 marzo dello stesso anno, con l’amichevole Italia-Islanda ospitata nella città del Santo. Ne abbiamo apprezzato, pur a distanza di quattro anni, l’ipotesi di un rifacimento dell’Euganeo secondo un progetto concreto realizzato in occasione dell’amichevole internazionale, per sottoporre all’opinione pubblica la problematica di uno stadio poco consono alla visione di una gara di calcio. Ne riproponiamo le immagini, suggestive e “da sogno”, per un’Euganeo formato “teatro”, con il campo avvicinato ad una delle due curve, completata con il secondo anello coperto ed unito alle tribune, con la seconda curva avvicinata (e completata nella parte posteriore) ad una struttura quale il nuovo palazzetto dello sport, che secondo il progetto doveva sorgere in un unico blocco con la gradinata. (Per visionare l’articolo completo di immagini, cliccate qui). Vorremmo sottolineare come un’ipotesi del genere andrebbe davvero a “completare” l’Euganeo, valorizzandone il significato di stadio per il calcio e non di un ibrido tra orrori archittetonici da guinnes dei primati e impianto polivalente (?) per lo sport. Riteniamo, infatti, che una soluzione tampone come la curva in tubi innocenti andrebbe a rappresentare una scelta, per l’appunto, temporanea. Che porterebbe, pur migliorando l’aspetto del tifo, ad abbruttire ulteriormente una struttura già di per sé non certo accattivante. Fermo restando che, paradossalmente, costruire un nuovo stadio da zero, con investimenti privati ed un progetto lungimirante sul modello di altri paesi europei, rappresenterebbe la soluzione più pratica e forse economia, oltre che il sogno di migliaia di tifosi ed appassionati.
DA “IL MATTINO”. Trecento firme sul sito www.lapadovabene.it per chiedere la costruzione di una curva dietro la porta dell’Euganeo. Il sindaco ha detto che non la farà, l’assessore Sinigaglia ha detto che si faranno altri interventi per la capienza, i tifosi insistono con il dire che la capienza è sufficiente, ci vuole una curva come quella del vecchio Appiani. A Mantova (giunta di centrosinistra) l’hanno fatta.
Fabio Adini, lei è assessore allo sport del comune di Mantova. Nel 2005 in occasione della promozione in serie B del Mantova Calcio avete deciso di costruire una nuova curva di metallo a ridosso della porta. Si l’abbiamo fatto sull’onda dell’entusiasmo della città. Abbiamo deciso in fretta e nel giro di un mese e mezzo la curva in tubi portanti di metallo era pronta.
Soddisfatti della scelta? Si, l’abbiamo costruita sopa la pista-velodromo che c’era intorno al campo di calcio e che non era usata mai. Abbiamo fatto una curva a dieci metri dal campo e di quattordici metri di altezza. Può ospitare 4.500 tifosi. La squadra li sente eccome.
I costi? Circa due milioni di euro, qualche privato ci ha dato una piccola mano. Il nostro stadio aveva bisogno di essere adeguato.
Il comune di Padova dice di non avere soldi per costruirne una simile. Posso capirli, questo non è il momento economicamente migliore per le amministrazioni comunali.
INFATTI IN UN MOMENTO NON BUONO ECONOMICAMENTE LA GIUNTA COMUNALE DI PADOVA HA FATTO COSTRUIRE UN PALAINDOOR PROPRIO VICINO ALL'EUGANEO, n.d.r.!
AVANTI. Come potete vedere voi stessi, l'argomento è bello che attuale. Ma va trattato con calma. Come ho già detto dubito che a breve termine si vedranno degli sbocchi. L'importante è non lasciare cadere la cosa, e questo sito, anche nei prossimi mesi, è ben deciso a portarla avanti con costanza. Intanto firmate la petizione (cliccando qui o nel banner in alto) e fatela girare il più possibile. Su facebook, su msn, fra i contatti della vostra casella mail. Mettete il banner nei vostri blog o nei vostri siti personali (chi fosse interessato eventualmente scriva a lapadovabene@hotmail.it per ricevere il codice html del pulsante) e firmate firmate e firmate. Quimby deve stancarsi perfino di sentirne parlare e costruirla per disperazione.
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