PAROLA DI AZZANNACAVIGLIE. "Tutte le società debbono adottare la tessera del tifoso, possibilmente per l'anno prossimo" Il ministro dell’Interno Roberto Maroni si augura che tutte le società adottino la carta del tifoso. Il titolare del Viminale ha partecipato oggi a Milano alla presentazione di "Siamo noi", la carta del tifoso dell'Inter che consentirà di assistere alle partite in casa e in trasferta anche in caso di provvedimenti restrittivi, oltre a offrire una serie di servizi e agevolazioni commerciali, visto che potrà essere utilizzata come carta internazionale di pagamento prepagata e ricaricabile (...) Nelle prossime settimane – ha detto Maroni – voglio incontrare i presidenti delle squadre A e B perché tutte le società devono introdurre la ‘Tessera del tifosò possibilmente per l’anno prossimo, e chi lo farà avrà delle facilitazioni, ad esempio avrà la possibilità che i propri tifosi possano andare a tutte le trasferte”. Lo stadio dovrà ritornare un luogo di sport e non di guerriglia, come spesso accaduto in passato. “Questa è un’iniziativa – ha aggiunto il ministro – che noi sosteniamo fortemente come ministero perché chi va allo stadio non deve temere dei problemi, magari di vedere un motorino lanciato dagli spalti come è accaduto, ma deve andare a vedere tranquillamente una partita di calcio” (...) La linea del Viminale è chiara. “Tutti devono capire – ha spiegato Maroni – che verranno premiate le società che investono in sicurezza (L'esempio lampante in serie C è la Pro Patria, premiata dallo stesso Maroni per aver investito in sicurezza e soprattutto negli stipendi dei suoi giocatori, n.d.r.!), mentre chi non intende farlo, dovrà affrontare misure molto restrittive. Se tutti avranno la carta del tifoso, l’attività dell’Osservatorio nazionale sulla manifestazioni sportive sarà ridotta al minimo e saranno garantite le condizioni di massima sicurezza” (E che lavoro andranno a fare i signori dell'Osservatorio? Sono pur sempre dei "protetti" che hanno trovato un lavoro grazie alle trovate del post-Raciti, cosa vogliamo fare? Li mettiamo sulla strada o li mettiamo a controllare le tessere ai tornelli?). Linea dura contro certe frange del tifo. “Mi dicono che alcune tifoserie sono contrarie e che addirittura vogliono organizzare una manifestazione. (Ma pensa! Dei cittadini che vogliono manifestare dissenso! E' un atto troppo "democratico" per un paese come la Repubblica delle Banane...) Chi è contro questa tessera è contro la sicurezza e con me avrà vita dura. Si deve passare sempre di più dalla responsabilità oggettiva a quella personale, questo è il nostro obiettivo. Si deve parlare di sport, la notizia deve essere dentro il campo e non fuori”. Parola di Bobo Maroni, condannato a otto mesi per aggressione a un poliziotto (Stiamo parlando del Ministro degli Interni condannato per aver aggredito un poliziotto!!!) nel 1996 a seguito di una perquisizione nella sede della Lega a Milano. Ora siamo tutti a favore della sicurezza, rischiamo di avere vita dura e ci teniamo particolarmente alle nostre caviglie!
COSA E' IN REALTA' LA TESSERA DEL TIFOSO? (Articolo tratto da "FREEDOM FOR FANS") Lorenzo Contucci è ormai un nome noto negli ambienti Ultras e non solo. Curatore del sito www.asromaultras.org e difensore degli Ultras, dentro e fuori, le aule dei tribunali è stato intervistato di recente in merito alla Tessera del Tifoso. Di Giacomo Russo Spena su “il manifesto”.
È l’anticamera della carta sui diritti civili, un provvedimento da Ventennio». Lorenzo Contucci, avvocato di molti ultras ed esperto del pacchetto antiviolenza negli stadi, osteggia l’introduzione dal prossimo campionato della tessera del tifoso. Voluta dal ministro Amato (subito dopo la morte a Catania del commissario Raciti) e messa in pratica adesso da Maroni, si presenta come uno strumento di fidelizzazione adottato dalla società di calcio. Per contrastare gli episodi di violenza.
Non sono contrario di per sé alla tessera perché è corretto che una proprietà adotti una fidelizzazione coi propri supporter e cerchi di invogliare il proprio cliente con un rapporto di natura premiale. Se sono un sostenitore che va sempre allo stadio in casa, è giusto che in trasferta guadagni dei punti che mi consentono delle agevolazioni rispetto a quelli di solito guardano la partita in televisione.
Questa non è la tessera del tifoso ma quella del Viminale, nel senso che da un lato la società si regola con i clienti-tifosi, dall’altro ci vuole il nullaosta della questura come per il porto d’armi. Si configura uno stato di polizia.
Il problema sono i criteri con cui viene distribuita la tessera. Vieta l’emissione o la vendita per qualsiasi persona sottoposta a daspo o che è stata condannata, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Quindi se uno, sbagliando, fa una bravata da giovane poi per tutta la sua vita non potrà più entrare negli stadi.
In realtà Lega Calcio e Viminale dicono che non possono usufruirne solo chi ha una diffida in corso o chi ha avuto una condanna negli ultimi 5 anni.
Non è vero. Mentono sapendo di mentire. L’articolo 9 della legge 401 del ‘89 è chiarissimo: non devi esser stato condannato, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione o causa di manifestazioni sportive. E non c’è scritto negli ultimi 5 anni. Stesso discorso per il daspo. In base all’articolo tutti i soggetti che hanno ricevuto una diffida, in qualunque anno, per qualsiasi ragione e qualsiasi sia stato l’esito del procedimento penale, non potranno avere la tessera. Poi forse le questure faranno una circolare per ammorbidire il provvedimento. Ma la legge rimane quella.
Quindi anche se alla fine uno viene prosciolto non può più accedere negli impianti?
Certo, la legge non prevede questo caso. C’è un vulnus giuridico, siamo allo azzeramento dei diritti civili di una persona. E malgrado quanto dica il ministero degli Interni a Milano ci sono già alcuni precedenti.
La tessera del tifoso infatti prende come modello la carta milanista Cuore Rossonero.
Un caso?Forse c’è un piccolo conflitto d’interessi (ride, ndr). Comunque la società ha distribuito all’inizio del campionato migliaia di tessere e successivamente il Viminale ne ha bloccate tantissime facendo un grande screening. Alcune sono state invalidate e inserite in un’apposita black list. Da qui il grido d’allarme delle tifoserie del Paese.
Nel resto d’Europa però esistono le tessere del tifoso e il modello non crea malumori.
Ma non sono gestite dallo Stato. A differenza dell’Italia le società sono padrone degli stadi quindi decidono loro chi volere: il nullaosta non viene dato dalla questura. Ad esempio, in Inghilterra le membership card sono gestite dalla proprietà, sono a pagamento e hanno sostituito il pubblico da popolare a ceto benestante. Non tutti possono permettersi la gold card. E’ un meccanismo turbocapitalista, non mi piace ma è così e gli ultras lo accettano.
La scritta «No alla tessera del tifoso» campeggia sui muri di molte città italiane da Roma a Firenze, Napoli e Milano. Sta rinascendo un movimento ultras?
Stanno localizzando la protesta attraverso campagne di sensibilizzazione, ma non escludo che facciano anche una manifestazione nazionale. Non sono contrari, ribadisco, alla tessera in generale ma ai suoi criteri di assegnazione. Chiedono di modificare due articoli della legge, per il resto sono anche favorevoli a vietare la tessera per chi ha un daspo in corso o ha commesso, negli ultimi 5 anni, reati in occasione o a causa di manifestazioni sportive. Con un pizzico di buon senso Maroni potrebbe risolvere facilmente la questione, c’è di mezzo la democrazia. Altrimenti faccia come vuole e si troverà proteste ovunque e stadi vuoti.
A livello legale sta preparando un’offensiva?
Sono pronto insieme a un pool di avvocati a fare ricorsi di ogni tipo e in qualsiasi sede. Compresa la Corte di Giustizia Europea. La partita è appena iniziata.
Dalle pagine del suo sito, lo stesso Contucci spiega poi che una cosa da fare sarebbe una massiccia opera di informazione presso le società di calcio su ciò che comporterà realmente addottare la Tessera del Tifoso. Presto su www.asromaultras.org troverete un fac simile di una lettera sul tema da inviare alle proprie società di calcio (visto che sono loro a dover addottare la tessera). fac simile che pubblicherò pure su "La Padova Bene". Ci teniamo aggiornati.
SKIFOCARD. In concomitanza con il lancio (dalla tazza del cesso) della Tessera del Tifoso, anche "La Padova Bene" ha voluto lanciare la propria tessera, volta a fidelizzare una particolare categoria di tifosi: i disagiati. Skifocard (la vedete sopra), fedele al motto "Alcolismo e puttane" propone una tessera che darà diritto a particolari agevolazioni a tutti coloro che sono soliti spendere i propri stipendi fra bar e bordelli d'Italia e d'Europa. In particolare sono previsti sconti sul consumo di bevande alcoliche (ogni cinque pinte, una è gratis), sugli incontri a luci rosse (per tutte le prestazioni che prevedono una spesa al di sopra dei cento euro, studiata apposta per far naufragare il mercato della prostituzione straniero), possibilità di revoca del ritiro della patente se si è possessori della carta, e di revoca delle multe comminate dalla Municipale per chi va a prostitute. In occasione di trasferte di Coppe Europee o per partite della Nazionale sono previsti anche sconti in particolari catene di bar, pub e case a luci rosse presenti in vari angoli d'Europa. Inoltre Skifocard è utilissima a qualsiasi bancomat durante le ore notturne. Al posto della classica "banda magnetica" infatti, sul retro è applicata una lama da rasoio. Vi basterà attendere che qualche sprovveduto nottambulo si avvicini allo sportello per prelevare, ed avvicinarvi a lui senza farvi troppo notare quindi utilizzando Skifocard nel verso corretto (non sta a me spiegarvi come) farvi consegnare dal malcapitato il contante. Utilissima per chi fa dei prodotti agevolati da Skifocard un consumo superiore alle proprie possibilità economiche. Potete richiederla tramite questo sito, la tessera è gratuita e verrà rilasciata con l'autorizzazione della Confesercenti e il consenso delle varie bande che gestiscono la prostituzione in appartamento in Europa. L'uscita della tessera ha scatenato molte polemiche, sopratutto da parte del Vaticano, del Sindaco Quimby (che lamenta una mancanza di introiti da parte del comune nelle multe comminate ai clienti delle prostitute e per guida in stato di ebrezza) e dell'ex Assessore Daniela "Olivia" Ruffini che ha presentato un esposto controfirmato da alcune bande nigeriane ed albanesi attive nel controllo della prostituzione per strada (ovviamente lamentano i mancati incassi). Bene, sappiate che chi è contro questa tessera è contro l'alcolismo e puttane, e con me avranno vita dura. Si parla di vizi, le spese non devono essere obblighi verso lo stato!
Non fatevi strane idee ragazzi: avere Skifocard non sarà semplice per nessuno! Meglio che vi facciate sentire sulla Tessera del Tifoso quando sarà ora, scrivendo alle vostre società e che continuiate ad andare allo stadio!
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