lunedì 3 agosto 2009

SAMPDORIA FRIENDLY MATCH HOME

(In foto: lo striscione esposto dai doriani fuori dall'Euganeo)


In attesa che si cominci a fare sul serio arriva la Samp all'Euganeo. Amichevole di lusso, eppure Padova in questo periodo dell'anno dorme alla grande. Poco meno di 3.000 paganti sugli spalti, mi viene da pensare che la grande sbornia per la promozione in B sia già passata. Insomma, la solita città di puttane. Poco male, qualcuno si affezionerà non perchè ha visto Cassano d'estate all'Euganeo ma perchè è stato in mezzo alla tifoseria o perchè ha letto questo sito. Sai mai.. 

BARZELETTE. Quaranta doriani arrivano sul piazzale della Sud circa un'ora prima della partita. Forse pensavano di non trovare nessuno invece si trovano di fronte parecchia gente che non gradisce tantissimo l'intrusione, ma non succede nulla per il semplice fatto che loro erano arrivati fin li INDIRIZZATI DALLA POLIZIA per prendere il biglietto. Mi riservo il mio pensiero, ma mi piace fare un parallelo fra questo fatto e quanto ho assistito pochi minuti dopo entrando allo stadio: un ragazzo di quelli addetti alla vendita del materiale viene fermato dal capo-stiuard. Ha con se un borsone contenente le nuove t-shirt, Alcoolismo e puttane. "Le magliette possono entrare, ma deve lasciare qua la borsa!", sono le disposizioni che impartisce un freddissimo uomo-evidenziatore. Se vi sembra incredibile, sappiate che tutto ciò succede solo a Padova. Succede che si spendono miliardi per mettere a norma lo stadio e per dividere le tifoserie, e quando poi un sabato di agosto arriva un pullman di tifosi ospiti la polizia lo manda a fare i biglietti sotto la nostra curva. Con tutti i rischi e le conseguenze del caso. Però poi sono inflessibili per far entrare un borsone di t-shirt allo stadio. Anzi ti prendono per il culo: le magliette entrano, la borsa no! Almeno dicessero "No!" direttamente... Insomma, passano gli anni ma non cambia nulla... Certo, finchè si continua sempre a tacere su tutti gli abusi non si può sperare che cambi qualcosa, anzi notate bene che meglio vi comportate e peggio vi trattano... tanto vale... 

SUCCEDE SOLO A PADOVA. Ma la gestione dell'ordine pubblico non è l'unico problema che emerge dal sabato di gala padovano. Riportiamo questo articolo tratto da BIANCOSCUDATI.NET: 

La campagna abbonamenti del Padova prosegue senza soluzione di continuità. Dopo le due settimane a disposizione dei 2.986 vecchi abbonati di esercitare il diritto di prelazione (in 2.045 hanno confermato il vecchio seggiolino all’Euganeo), è iniziata questa mattina la seconda fase della campagna.
Non sono pochi, a tal proposito, i disagi manifestati a chiare lettere dai sostenitori. Il numero di abbonamenti piuttosto esiguo (a dispetto ad esempio delle quasi 6.000 tessere staccate in casa dell’altra neopromossa, il Cesena) sembra conseguenza di una gestione delle sottoscrizioni poco organizzata ed approntata in maniera “artigianale”.
Le tessere stagionali per il campionato 2009/10, infatti, possono essere sottoscritte soltanto presso la sede all’Euganeo; tuttavia, è soltanto una la postazione predisposta nell’ufficio abbonamenti organizzato in quella che durante il campionato è la sala stampa riservata alle interviste del dopo gara. Una condizione, questa, che permette agli addetti ai lavori di sottoscrivere i nuovi abbonamenti con tempi non certo scorrevoli, provocando code e non pochi disagi ai tifosi costretti a perdere magari un’intera mattinata per poter scegliere il seggiolino con posto numerato la prossima stagione. I tempi tecnici per procedere alla scelta del settore, del posto ed alla compilazione della ricevuta di sottoscrizione sono di una manciata di minuti per ciascun tifoso. Con la disponibilità di un solo "sportello", tuttavia, è inevitabile il formarsi di fastidiose code.
Sorge spontanea, a questo punto, una critica al Calcio Padova per la logistica studiata in sede di progettazione della campagna abbonamenti. Una considerazione che, tuttavia, vuole essere costruttiva e magari spunto per una miglioria (a nostro modo di vedere necessaria), nelle prossime tre settimane di campagna. I biancoscudati meritano una cornice di pubblico importante, che l’entusiasmo per la promozione ed il ritorno in B sembrano poter garantire. Va ad esclusivo vantaggio della Società sottoscrivere il maggior numero di abbonamenti possibile. Alle condizioni del tutto vantaggiose poste in termini di costo (davvero basso rispetto alle concorrenti in B) non ha fatto  però seguito un’organizzazione degna della nuova categoria. Basterebbe poco: qualche postazione multimediale in più per la sottoscrizione degli abbonamenti, tanto per cominciare ad evitare code che i tifosi dovranno probabilmente già sobbarcarsi in campionato per l’accesso ai tornelli. Ma, questo, è un altro paio di maniche. 

Sabato sera abbiamo visto la precisa organizzazione del Calcio Padova di fronte a un'evento che ha richiamato meno di tremila spettatori: code chilometriche di fronte all'unica biglietteria aperta e gente che è entrata allo stadio solo a fine primo tempo. Non credo ci sia molto altro da commentare. Basta solo che poi non diamo la colpa ai tifosi "che potevano arrivare prima". Piantatela di prendere in giro la gente che paga per vedervi, cominciate a risolvere i problemi! 

LA PARTITA. La classica amichevole d'agosto in cui ci vai fondamentalmente perchè ti manca l'ambiente stadio, non certo per la partita in se. Che fra l'altro è stata di una noia mortale. Il Padova non ha giocato male, la Samp camminava per il campo. E poi via con la monotonia interrotta dalle sostituzioni. A più riprese mi sono messo a dileggiare Cassano per le sue origini, ma non ho trovato seguito in cui mi stava vicino. Chi invece ha trovato seguito è il nuovo coro sul vicentino che scappa ed io che lo inseguo che, sarò sincero, non mi piace proprio come coro, sembra una marcia liturgica....
Molto belli i doriani, un bel quadrato con le loro classiche bandiere. Noi abbiamo cantato poco o niente, tranne quattro o cinque cori classici più la new entry. Insomma una delle tante cose in cui dovremmo migliorare come tifoseria: l'approccio alle amichevoli, dentro e fuori. Ma anche questo si dice da anni... 

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