sabato 19 settembre 2009

20-21 SETTEMBRE, SCIOPERO NAZIONALE!

COMUNICATO CURVA FATTORI PADOVA. Come deciso a livello nazionale, nell'incontro svoltosi a Roma il 5 settembre scorso, tra i rappresentanti di oltre 160 tifoserie italiane, anche la nostra curva in occasione della partita di sabato contro l'Ancona attuerà la propria forma di protesta, rimanendo in silenzio per l'ntero primo tempo. Questo sciopero è contro l'attuazione della tessera del tifoso e in particolar modo contro l'articolo 9 della legge Amato che dice chiaramente che "le società non possono cedere titoli d'accesso allo stadio a soggetti che siano stati comunque condannati, anche con sentenza non definitiva, per reati commessi in occasione di manifestazioni sportive". Quindi per ora la tessera del tifoso e in futuro probabilmente anche i singoli biglietti.
In pratica questo articolo impone, in poche parole, una diffida a vita, in quanto le questure avranno la discrezionalità ad emettere la tessera anche dopo che il soggetto abbia scontato la propria diffida o la propria pena. Provvedimento speciale che niente ha a che vedere con la sicurezza delle manifestazioni sportive, per altro già garantita da un sistema di norme che negli ultimi anni ha portato a delle vere e proprie mostruosità giuridiche, come le pene per chi introduce negli striscioni o bandiere non autorizzate per arrivare all'introduzione dell'arresto in flagranza differita. Chi sostiene l'utilità della tessera del tifoso dice che questa riporterà le famiglie allo stadio. In realtà , negli ultimi anni tra i divieti per le trasferte e le limitazioni alla vendita dei biglietti, sono state proprio le famiglie ad essere penalizzate.
Quindi anche noi ci uniamo a tutti i tifosi d'Italia e sabato la Tribuna Fattori rimarrà muta per l'intero primo tempo per protestare contro questa nuova forma di schedatura e questo articolo incostituzionale attuato da chi vuole che il calcio diventi un teatro con gente davanti ad una tv a pagamento uccidendo però la passione popolare e il tifo.
Mi unisco all'appello dei ragazzi della Fattori, ed invito quanti domani saranno allo stadio per Padova-Ancona ad aderire all'iniziativa.

IL FRONTE DEI CONTRARI. Dopo la protesta ultrà, la frenata di Urbano Cairo sulla discussa tessera del tifoso. «Non mi fa impazzire - spiega il presidente granata - e quando fai qualcosa che non piace ai tifosi bisogna meditarci sopra. Soprattutto se cerchiamo di incentivare il pubblico ad andare allo stadio».
Il fronte dei presidenti contrari al provvedimento del Viminale, che dovrebbe entrare in vigore a gennaio 2010, si allarga ancora. «La sicurezza negli stadi è importante - riflette Cairo -, ma tutti stanno lavorando da tempo sul problema. Purtroppo se la tessera diventa obbligatoria non possiamo essere fuorilegge, ma non mi piace la schedatura del tifoso. Vedremo se c'è spazio per qualche correttivo». Ieri pomeriggio Urbano Cairo, dopo aver partecipato alla cerimonia di benvenuto per Italia-Bulgaria in Comune con il presidente federale Abete e il collega Cobolli Gigli, ha assistito all'allenamento del Toro e anche all'infortunio di Colombo in partitella. Il terzino ha subìto una distorsione del ginocchio destro: oggi gli esami clinici, rischia un mese di stop. Bianchi ha svolto lavoro differenziato, ma spera di recuperare per l'AlbinoLeffe.

DALLA CALABRIA. La società Cosenza Calcio 1914, in merito ad un articolo apparso su un magazine locale sabato 12 settembre, precisa in modo chiaro ed inequivocabile che ad avere aderito al programma della “Tessera del tifosodquo; è esclusivamente la Lega Pro, attraverso una stipula effettuata con due partner (FINPRESTO per l’emissione fisica e TELECOM ITALIA per la gestione degli archivi centralizzati) che garantiranno l’emissione ed il funzionamento del nuovo strumento di ingresso negli stadi, strumento affiancato al classico biglietto cartaceo o all’abbonamento. Il Cosenza Calcio, in quanto società affiliata alla Lega Pro, ha ricevuto gli strumenti informatici per il rilascio della tessera. Questo progetto non nasce dunque da un’iniziativa di questa dirigenza come forma di limitazione verso la propria tifoseria, né da una volontà di autonoma adesione, bensì – più semplicemente – per un adempimento richiesto dall’Osservatorio alla Lega Pro, che di conseguenza viene esteso alle società ad essa affiliate. Al fine di superare qualsiasi dubbio, ed a scanso di equivoci, questa società ribadisce che la propria posizione rispetto alla tessera del tifoso è di netto rifiuto: “Al di là dei messaggi che arrivano da un’informazione strumentale che insinua volutamente equivoci fra i nostri tifosi – dichiara l’amministratore delegato Pino Chianello attraverso un concetto condiviso dal presidente Giuseppe Carnevale -, vogliamo che si comprenda una volta per tutte che il Cosenza Calcio 1914 è per principio contrario alle limitazioni delle libertà ed a forme di controlli eccessive portate a trasformare questo sport in uno spazio sociale militarizzato. Come ho avuto modo di specificare in una recente lettera aperta a Totonno Chiappetta, pubblicata sia dal quotidiano Calabria Ora che sul nostro sito ufficiale, diciamo NO alla tessera del tifoso (a meno di un condono dei reati sportivi e quindi di un’amnistia tale da annullare i reati meno gravi) e auspichiamo che sugli spalti si possa tornare ad essere liberi di comunicare con uno striscione, così come speriamo che si proibisca il gioco delle scommesse. Qualsiasi interpretazione distorta del nostro pensiero in merito all’argomento, è frutto di deduzioni fantasiose”.

Due begli esempi di società che in mezzo a tutta questa "fidelizzazione" hanno speso una parola per i loro tifosi. Sarebbe bello che lo facesse anche il Calcio Padova, anche se non accadrà mai temo: sono troppo preoccupati di lamentarsi per gli scarsi abbonamenti...

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