giovedì 3 settembre 2009

COM'E' BELLA 'A PIAZZA STANOTTE....

 
Dopo molti anni il Calcio Padova è tornato in città. Martedì 1 settembre in Piazza della Frutta, è stato organizzato il Gran Galà Biancoscudato, evento in cui la squadra è stata presentata (per la seconda volta dopo Appiani in Festa) alla città ed ai tifosi. Ha condotto la serata Monica Vanali, che ha presentato i giocatori, lo staff tecnico e la dirigenza al pubblico accorso, mentre sul maxischermo montato per l'occasione correvano le immagini del trionfo di Busto Arsizio il 21 giugno scorso e di altri grandi del passato come Lello Scagnellato. Bella iniziativa per avvicinare la città al Padova, niente da dire. Andiamo ad analizzarla.
MEDIASHOPPING. Nonostante non sia più una ragazzina, Monica Vanali rimane sempre una discreta gnocca. Ed ha quel modo di fare che mi ispira sesso a volontà. Insomma, la sua presenza era apprezzatissima dal pubblico e pure dal sottoscritto. Sono pur sempre un maschio che prima che ragionare col cervello ragiona con l'....... Padovana di nascita, cresciuta all'Arcella, credo ci rimarrebbe male a vedere che razza di kasbah è diventato il suo quartiere d'origine. Ma forse nemmeno lo sa, ormai vive a Milano da tanti anni. E forse nemmeno gli interessa più di tanto. Eppure lei è fiera delle proprie origini. Si presenta sul palco gridando "Buonasera Padova!", parla senza timore alcuno che "Questa è la mia città!" e si definisce tifosa biancoscudata. Niente di male, ci mancherebbe, anche negli anni di serie A simpatizzava apertamente e pubblicamente per i biancoscudati. Peccato non li nominasse più nei successivi anni di serie C, ma sappiamo come va il mondo dello spettacolo: bisogna essere "In" e la serie C è "Out". Monica lo sa, e del resto se non avesse capito subito come funziona il mondo dello show-business oggi non sarebbe a Milano agli studi di Mediaset ma vivrebbe in una casa popolare all'Arcella con lo stipendio da impiegata. Tutto assolutamente normale. Ed un personaggio pubblico che si definisce "tifosa del Padova", vero o falso che sia, da visibilità alla società, quindi avanti finchè dura... Finiti i convenevoli si passa alla presentazione vera e propria: i giocatori vengono chiamati sul palco uno a uno. All'americana. Il pubblico applaude. I ragazzi della Curva Fattori, pur presenti, per oggi hanno deciso di stare in silenzio e di godersi lo spettacolo. Turtelen Varricchio ha la luna storta come uno che sta per essere ceduto, e si vede. Invece lo scugnizzo Di Nardo si becca un'autentica ovazione. Meritata anche da un certo punto di vista, lui era uno di quei pochi che correvano (assieme a Jiday) quando tutto andava male e Monica non si esponeva nel suo tifo. Tuttavia sarei curioso di sapere quanti lo amerebbero alla follia se non avesse segnato quella doppietta di Busto. Certo, è tutto normale, ma personalmente una persona la giudico nella sua globalità e non per una partita... Tocca poi a Carlo Sabatini che forse raccoglie anche meno di quanto meritasse (per me, il vero artefice del miracolo Padova sarà sempre lui, nessuno me lo toglierà mai dalla testa), però assomiglia in maniera impressionante a Giovanni Cacioppo, il comico conduttore di Zelig. Se mettete lui a parlare ed un noto personaggio in forza al CPT di Padova a doppiarlo, ne esce Cacioppo DOC.
E' poi il momento dello show-man della serata, Marcello Cestaro, ed anche qui la Piazza un'altro pò viene giù. Cestino è allegrotto, secondo me un paio di ombrette se le è fatte, viene avanti allegro, spara due battute. Preludio dello show. Il tempo di dare spazio allo sponsor tecnico, la Lotto che presenta la maglia del centenario, e ricomincia la serata. Sinceramente sarebbe pure sul noiosetto, ed allora ecco l'animatore vicentino che sale in cattedra: comincia col fare battute e battutine sulla Vanali, trascina la piazza, dice frasi sconnesse. Ad un certo punto canta perfino. Cester-show. Tutta la Piazza è piegata in due dalle risate. C'è chi sostiene che sia spolpo, e sinceramente non mi stupirei (anche altre volte ho avuto quest'impressione) ma non ci vedo niente di male: siamo in Veneto, e bere fa parte delle nostre tradizioni. Io capisco che in questo periodo un personaggio pubblico debba stare attento ai suoi comportamenti, perchè c'è un problema diffuso di alcolismo e disagio giovanile e lui è un esempio per i giovani e via con tutte le menate; però è anche vero che l'alcolismo casomai è un problema per i giovani ITALIANI. Per i giovani VENETI casomai è un'opportunità, anzi dalle nostre parti il problema sarebbe quello di essere astemi. Quindi ben venga Cestaro col fiasco de vin in man, che fa divertire tutti. Casomai le critiche gliele muovo su altre questioni, e fra poco ci arrivo.... 
Infine arriva l'altra reginetta della serata, Barbara Carron, alias "Lady B", la vicepresidentessa. Monica Vanali aspettava tanto di conoscerla. Buona parte della piazza la vorrebbe nuda. O su un calendario. Ma lei fa segno di no. E Monica la difende. Dice che una donna va apprezzata per il suo cervello. Un noto esponente della "Padova-bene" vicino a me si dice d'accordo ed argomenta che lui è una vita che cerca il cervello in ogni donna, ma non è mai riuscito a trovarlo e si vedeva costretto a ripiegare su altro...
CACIOPPO SABATINI. Torno a parlare per un attimo del Mister. Con la M maiuscola. E' lui il vero artefice di questo grande Padova, e tutti lo sanno. Ma lui si schermisce, abbassa la testa, lascia spazio e gloria ai suoi giocatori. E' un lavoratore, serio, non un personaggio da show-business. Ma il merito, principalmente, è suo. Era stato cacciato a gennaio, in maniera un tantino frettolosa, e li il Padova ha rischiato di finire male. I giocatori non giocavano, rivolevano Mister Cacioppo sulla panchina biancoscudata. Il suo ritorno ha coinciso con la crescita della squadra. Sa gestire un gruppo, sa trattare con i giocatori, sa giocare con i giornalisti. Ed è concreto. Mi ricorda molto il primo Sandreani, che sostituì Bruno Mazzia nel 1992 e che ci portò in serie A due anni dopo: giovane, serio, preparato... Poi la vita ha fatto il suo corso e non è stata tenera ne col Padova ne con Sandreani. Adesso abbiamo un'altro mister che qui ci lavora volentieri perchè ci sta bene, è un padovano adottivo. Non lasciamocelo scappare, che è un gran patrimonio un tecnico così per il Padova. Ovviamente con mille grazie a Pierone Aggradi che a suo tempo l'aveva scoperto...
LA PAVIDITA' AL POTERE. Ed ora parliamo della nota stonata alla serata. I fischi a Ivo Rossi. In questo caso la stonatura non sono i fischi ma proprio Ivo Rossi: niente di particolare contro di lui (fra l'altro in giunta è l'unico tifoso del Padova) ma appartiene a una banda, la banda-Zanonato, che del Calcio Padova ha sempre voluto e fatto il male. Ma andiamo con ordine...
Era atteso in piazza Quimby col socio Sini-quaglia, e tutta la piazza attendeva il momento per far esplodere il suo fragoroso amore. Ma quel momento non è mai arrivato. Coraggiosamente, Quimby ha mandato Ivo Rossi a prendersi gli improperi della Piazza, e lui se n'è rimasto nel suo "salottino buono" da dove poco prima aveva accolto il presidente. Già da queste cose si capisce il personaggio: da sempre schierato a sinistra ma di scuola prettamente berlusconiana per quanto riguarda la gestione dell'immagine, la pubblicità e... l'arroganza!
Comunque Ivo Rossi fa il suo esordio sul palco, e già in molti cominciano a mugugnare, poi se ne esce con una frase infelice, del tipo che "La giunta si è tanto impegnata per sistemare lo stadio..." ed i mugugni diventano una selva di fischi e cori pro-Appiani (che la giunta vuole abbattere). Ed è normale che sia così. Il padovano non è stupido, tutti vedono come è stato sistemato lo stadio, tutti ricordano i bastoni fra le ruote messi alla società ed il fango che questa giunta ha tirato ai tifosi. Non sono amati, e sarebbe assurdo pensare il contrario, vorrebbe dire non avere il senso della realtà. Ma a quanto pare sono in molti a non averlo, chi magari anche in buona fede, chi per niente...
Cestaro da subito ha cercato di calmare la piazza, poi il giorno dopo ha telefonato a Ivo Rossi chiedendo scusa, infine ha espresso pubblicamente la sua indignazione verso i tifosi. E questa è una cosa che non mi piace e che non sopporto di lui: in tanti anni mai una volta, MAI, che abbia pubblicamente difeso i propri tifosi. Certo, posso benissimo capire che nella sua posizione deve cercare una collaborazione con la Giunta e non può permettersi di fare una guerra. Ma personalmente credo che la guerra non possa permettersela nemmeno coi tifosi, o meglio che quella frangia (numerosa) che ieri fischiava e che il giorno che malauguratamente le cose dovessero andar male, sarà comunque sugli spalti a sostenere quei colori. Non dico che Cestaro debba attaccare la giunta, ma nemmeno i tifosi. Dovrebbe fare il mediatore. Far capire, nella sua posizione, ai signori di Palazzo Moroni dove sbagliano. E non far finta di nulla come ha detto anche oggi nei giornali ("Fra l'altro non ho nemmeno capito per cosa protestavano..."). Per il resto è simpatico, spende soldi, è un signore. Tutto quello che volete. Ma tutto ciò non basta, almeno per me.
Quimby invece se n'è rimasto nell'ombra, come ha sempre fatto. Quando la pavidità sta al potere. Flavio è un campione in televisione, possibilmente senza possibilità di contradditorio e con un giornalista compiacente di fianco. Ma non sa reggere le contestazioni. Sclera. Va fuori di testa, come del resto ha fatto più volte anche con i giornalisti e con altri colleghi. Bene, la sua ultima uscita di stamane, sui fischi: proverrebbero da quattro ultras disagiati. Insomma, secondo Quimby o si sta con la sua giunta o si è dei disagiati: perfetta sincronia berlusconiana! San Silvio da Arcore dava dei "coglioni" a chi non lo votava, lui dei disagiati. Sono uguali, ulteriore testimonianza che la politica non esiste più ma esiste solo l'interesse personale. Ma non divaghiamo, rimaniamo sul concreto: cosa ha fatto la giunta (minuscolo, perchè ne ho le palle piene) per il Padova? Ve lo dico io: mai nulla! Nel passato si ricorda un pullman organizzato a spese dei contribuenti per lo spareggio di Cremona, salvo poi eclissarsi negli anni di Viganò. Chiamato dal popolo biancoscudato in piazza ai tempi del ballottaggio con la Destro per farlo interessare alla causa, rispose con un "siete dei nazisti di merda!" alla battuta di un tifoso. Insomma, non sa stare al gioco. In seguito, si distinse per aver sponsorizzato l'arrivo del Treviso a Padova quando i radicchi erano in serie A, con tanto di sciarpa biancoblu al collo e leccata di culo ai cugini della marca ("Noi della Giunta, in questo momento, tifiamo tutti Treviso..."). La sua giunta si è distinta alla grande per il non-impegno a favore del calcio, e tutti ricordiamo i soldi destinati dal suo degno compare Sini-quaglia alla ristrutturazione della pista d'atletica, del Colbacchini e adesso alla costruzione di un palazzetto indoor proprio di fianco all'Euganeo. Ma i soldi per avvicinare le curve al campo, quelli non ci sono mai stati!!! 
Due anni fa le sue uscite più celebri, quella sul futuro della società ("Cestaro vende il Padova? Non è affar mio..."), le magliette regalate a tre guardie carcerarie che si sono inventate di aver subito un'aggressione nei pressi dell'Euganeo (per cui tre ragazzi stanno ancora pagando...), i commenti fuori-luogo sulla tifoseria. Chi si ricorda lo show in compagnia del suo compare Neologista a Calcio in Chiaro prima di Padova-Venezia? Nemmeno Emilio Fede è riuscito a far peggio...
E adesso cosa pretende? Gli applausi? Siamo in una società democratica caro Quimby, altrimenti nemmeno te potresti governare... E in una democrazia si presuppone anche il dissenso. Non ti piace? Non so cosa dirti, ti sei buttato tu in politica, non ti ha costretto il dottore. E credo che se anche il dottore te l'avesse sconsigliato i benefici del politico cmq ti piacciano troppo per poterci rinunciare. Dunque, hai torto, mi spiace per te. A fischiare il tuo paladino Ivo non erano quattro ultras ma centinaia di persone che grazie al cielo non hanno le fette di salame davanti agli occhi come molti in questa città. 
Siamo dei disagiati? Ma a questo punto, io sono fiero di essere un disagiato...    

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