martedì 27 ottobre 2009

CERCO IL TRIESTINO TUTTO L'ANNO, E ALL'IMPROVVISO, ECCOLO QUA...



IL DERBY SPENTO. Padova-Triestina un tempo era un derby per eccellenza. Quasi come Padova-Vicenza, anzi forse qualcuno odiava più gli zingari che i magnagati. Per spiegarne i motivi ci vorrebbe un libro intero, rimane il fatto che nei mitici anni '80 la partita con gli alabardati faceva vibrare di odio l'intera città. Anni in cui non c'erano leggi speciali. Arsenali nascosti nei pressi del vecchio Appiani e comitati di benvenuto che era meglio non incrociare. Sassi addosso ai pullman e lacrimogeni. Bandiere Jugoslave in gradinata, bandiere italiane in Curva Nord usate a mò di sfottò come si usava fare a quei tempi anche con i terroni (un modo per dire "Voi non siete italiani!"). E cori. Fiume è slava, Trieste lo sarà, un classico. Non era una rivalità fra ultras, era un odio sentito da entrambe le città. E me lo ricordo perchè ero bambino, seguivo di sfuggita il Padova, eppure sapevo (e tutti sapevano) che le due rivalità calcistiche maggiori erano con Vicenza e Trieste. I motivi erano tanti: l'accoglienza che i triestini avevano riservato ai padovani in un derby dei primi anni '80 su tutti, ma anche l'opposto colore politico delle due città (Padova un tempo era una città rossa, e qui nacque per esempio Autonomia Operaia; Trieste è tutto il contrario) anche se va detto che in quegli anni la curva biancoscudata era apolitica e vi convivevano esponenti del Fronte della Gioventù con i ragazzi del Ghetto (che proprio di destra non erano, anche se va detto che la "sinistra militante" ha sempre trovato poco spazio in curva a Padova, ma molti in quegli anni si consideravano "rossi"). Tutto questo durò fino al 1990/91, quando le strade si sono divise per molti anni.
La Triestina finì in serie C, poi nell'inferno dei dilettanti, mentre per il Padova iniziò il suo periodo d'oro. E per la tifoseria biancoscudata si modificò anche il quadro delle rivalità, con la salita del Venezia (o Veneziamestre se preferite...) che andò a prendere il posto dell'alabarda nei cuori padovani. Quando ci si ritrovò, anno 1999/2000, serie C2, i tempi erano inevitabilmente cambiati. Il 23 dicembre 2000 facemmo un pò il bello ed il cattivo tempo a Trieste, poi le cose si quietarono. Molti esponenti delle due curve si conoscevano e si conoscono. I vecchi scazzi hanno finito per forza di cose a lasciare spazio alle nuove generazioni, la città di Padova è cambiata, i padovani sono diventati nazionalisti e a livello di tifoseria non odiano Trieste più di Venezia, ma nemmeno più di Napoli per dire. Ci si manda a fare in culo, ci si canta contro, ma non con l'odio di un tempo. Insomma, una rivalità un pò annacquata. Del resto, credo sia normale con tutti i cambiamenti che ci sono stati. E poi molti i triestini li stimano, compresi molti vecchi che gli riconoscono di non essersi mai tirati indietro anche quando i numeri non gli sorridevano. Poco male.
Padova-Triestina comincia abbastanza presto, appuntamento alle 12 sul parcheggio della Sud. Mangiata in compagnia, si parla del più o del meno, e i commenti di molti non sono incentrati tanto sui triestini ma sulla prossima trasferta di Cittadella, con la società granata che ha sparato i biglietti a prezzi stellari. C'è comunque più movimento del solito, ed anche dentro lo stadio la Curva Fattori riserverà un bel colpo d'occhio. Durante la settimana i giornali avevano sparato cifre un pò a caso riguardo la presenza ospite: si vociferava di 700, addirittura di 1000 alabardati al seguito. In realtà i triestini in curva ospiti, ad occhio e croce, saranno stati 250. E non sono mai stati di più, nemmeno in passato quando era un derby sentito: chi ha più memoria si ricorda di non averli mai visti in più di 200. Poi per carità, erano 200 di qualità assoluta, ma quelli erano... Sono discretamente colorati, e nel primo tempo li vedo spesso muoversi e cantare. Purtroppo si perdono nella ripresa, si sfaldano, complice forse la noia in campo. 
Dalla parte nostra, buon tifo. La Fattori come già detto è bella piena e pure l'acquario è discretamente popolato. Qualche scambio di offese ma nulla di più. Una cosa ho notato, ovvero che molti hanno cominciato a portare pezze o bandiere da appendere alle vetrate, in modo da fare un minimo di colore ed "aggirare" certe leggi assurde. Buona cosa, ma io sono un rompicoglioni, ed allora dico la mia: 1-Certe bandiere sono inguardabili: colori invertiti, disegni che lasciano a desiderare, scritte a bomboletta. Ci tengo a precisare che il simbolo di Padova è la croce rossa su sfondo bianco e che la croce bianca su sfondo rosso è casomai simbolo di Vicenza. E poi, non è proprio possibile fare dei lavori decenti? Un minimo di stile in quello che si deve appendere proprio no eh!?! 2-Suggerirei alla Curva di farle delle nuove pezze. Fatte con un certo criterio, fatte bene, e non porcherie. Da appendere in sostituzione degli striscioni dei gruppi. Ne parliamo? Io do la mia disponibilità per quel che posso...

SUL CAMPO. Padova meno brillante del solito, e può succedere. Quello che secondo me non deve succedere (non adesso almeno) sono i fischi dagli spalti. Stiamo facendo un campionato al di sopra delle aspettative, ed i ragazzi andrebbero incitati e non fischiati. Ecco, forse sono questi i momenti in cui ci si accorge della differenza fra gli ultras ed i tifosotti delle tribune, e forse saranno i tanti momenti in cui si rimpiangeranno gli ultras...
Comunque sia, mancano un paio di pedine (Jiday e Di Nardo) e si vede che manca qualcosa. Il Padova ad onor del vero, domina l'incontro, ha le occasioni per passare, ma non riesce a concretizzare. L'attacco è molto limitato, va detto, e se manca lo scugnizzo siamo finiti. Soncin sta giocando sotto le attese, Cani è inguardabile. E proprio sul giovane albanese apro una parentesi: una decina di anni fa mi trovavo in un bar in zona Guizza con un socio; era sabato pomeriggio e ci stavamo preparando per la sera, per andare a ballare o in qualche locale. Ad onor del vero, stavamo facendo il pieno d'alcool. Ad un tratto davanti al bar parcheggiò una mercedes bianca con targa albanese, da cui scesero due ragazze e un ragazzo. Entrarono nel bar, ordinarono da bere e cominciarono a parlare fra di loro, in particolare il ragazzo sembrava molto agitato e concitato. Il mio socio, con in mano l'ennesimo spritz, mi disse "Hai sentito cosa sta dicendo? DC, se cato queo che ga stuà ea cica sul gomon eo copo!". Scoppiammo entrambi a ridere sguaiatamente, mentre i tre si fermarono e cominciarono a fissarci, ma non capirono ciò che avevamo detto. E vedendo la macchina da cui erano scesi, credo sia stata la nostra fortuna che non avessero capito. Ma mi rimase impresso il ragazzo: alto, biondo, piantato, occhi azzurri. Lo stesso aspetto fisico di Cani. Ogni volta che lo vedo, a distanza di anni, mi viene da pensare allo stronzo che deve aver spento la sigaretta sul gommone...

CITTADELLA. Apro una parentesi in vista del match di venerdì al Tombolato. Tutti abbiamo saputo della "rabbinata" della società granata che ha alzato i prezzi dei biglietti "ad hoc". La Curva Fattori ha deciso comunque di entrare, per non fare il gioco di chi ci vorrebbe a casa, e sottolineare il fatto con una coreografia "ironica". Sono scelte che non discuto. Ma io ho preso la mia decisione personale, e per spiegarla vi faccio prima leggere il comunicato dell'A.S.Cittadella:
La società A.S.Cittadella, a seguito delle numerose proteste da parte della tifoseria e della società Calcio Padova in merito ai prezzi dei biglietti del prossimo incontro Cittadella-Padova, comunica che lo stadio Tombolato, essendo mncante di una delle due curve da riservare alle tifoserie( ospiti e locali), ha adottato l'aumento del prezzo della tribuna est a euro 18 ( 5 euro in più del prezzo ordinario) coerentemente con quello della curva ospiti.
Chiariamo che in molti stadi di serie B il prezzo di euro 18 viene pagato, normalmente, per accedere al settore distinti di tribuna est o al settore ospiti
Tale nostra iniziativa non è assolutamente orientata a penalizzare i tifosi del Calcio Padova ma vuole semplicemente far uso di un'oportunità a noi concessa, anche a fronte del mancato introito delle ripartizioni degli incassi delle gare in trasferta che l'A.S.Cittadella non riceve essendo il Tombolato uno stadio in deroga.
Non ci sentiamo assolutamente colpevoli di atteggiamenti antisportivi o mancanti di considerazioni sociali: l'A.S.Cittadella a inizio stagione ha erogato circa nr. 600 abbonamenti al prezzo di euro 10 ciascuno per i giovani sotto i 18 anni. Nel recente passato, un intero incasso è stato devoluto in beneficenza e specificatamente alla fondazione 'Città della Speranza' del reparto Oncoematologico dell'Ospedale Pediatrico di Padova.
L'eccezionalità di una scelta, che una volta tanto valuta l'opportunità di ottenere un leggero ritorno economico e quindi beneficio 'aziendale', a fronte dello spettacolo che in sostanza è l'oggetto per il quale le società professionistiche stesse esistono, non può e non deve scalfire il grande esempio che l'A.S.Cittadella ha sempre dimostrato in ogni circostanza.
Augurandoci che si metta da parte ogni ulteriore polemica per lasciare spazio al più importante evento calcistico, rinnoviamo a tutti il nostro più cordiale invito ad essere presenti venerdi sera al Tombolato

Il "Presidente"
 
Insomma una maniera elegante per dare dei morti di fame a chi si è lamentato per i prezzi imposti dal Cittadella. Solo che c'è un problema: ciò che da fastidio non è il prezzo ma il gesto che è stato fatto. Se il prezzo del settore ospiti fosse di 18 € per tutte le tifoserie non avrei niente in contrario ad entrare. Ma siccome questo prezzo lo pagheremo solo noi, la cosa mi da fastidio. Ed ancora di più mi da fastidio leggermi comunicati come questo, in cui prendo del morto di fame fra le righe. Dunque, io venerd' sarò a Cittadella. Fuori dello stadio, in compagnia della mia birra e di quanti la pensano come me. Non me ne vogliano i ragazzi, non me ne voglia nessuno, ma c'è un limite sulle cose, anche sul farsi prendere per il culo. Allo stadio ci entrerò solo se qualche anima pia deciderà di aprire i cancelli verso fine partita. Altrimenti me ne starò li buono buono. Che poi, di Cittadella non me ne frega proprio nulla. Con tutto il rispetto: ci sono stato sette volte, non è niente più che una gita fuori porta, visto che le due tifoserie tutto sommato si rispettano e problemi non ce ne sono mai stati. Il Tombolato fa schifo quasi come l'Euganeo, e la partita... vabbè la partita molto spesso è solo il contorno! Mi terrò i soldi per Lecce...
 
 

Nessun commento: