venerdì 11 dicembre 2009

TI SOSTERREMO SEMPRE PIU'!



Copio/incollo da biancoscudati.net 

Un’altra settimana è trascorsa; è di nuovo tempo di pensare al terreno verde. Finalmente, verrebbe da dire, soprattutto perchè l’avversaria di turno riporta alla mente vecchie battaglie, momenti di autentica gioia. È però il caso di mantenere la razionalità dovuta, perché il momento nel quale versano i biancoscudati non è certo dei migliori, dopo quattro sconfitte una in fila all’altra ed una classifica che da importante si è fatta preoccupante.
Sarà, ma a noi questa squadra piace ancora; anzi, ne siamo innamorati forse in misura maggiore di quanto non lo fossimo prima di un mese fa. Questo Padova ha le carte in regola per risalire la china. Può contare su elementi di indiscusso valore; ha dalla sua, soprattutto, un gruppo formidabile e (crediamo) unito, con un tecnico che conosce da cima a fondo le sfaccettature del suo team e saprà riprendere le redini del suo Padova per tornare a recitare un ruolo importante.
Qualche mugugno è emerso, in questa settimana di delusione per lo 0-2 rimediato a Sassuolo; si sono sentite piccole critiche verso alcuni giocatori, apparsi un po’ in ombra durante le uscite più recenti; qualcun'altra nei confronti di un Sabatini additato per alcuni errori di valutazione.

Chi non ha fatto una piega, ma al contrario ha fatto la voce grossa per… incitare i biancoscudati, è stata la Tribuna Fattori. Una rappresentanza di un centinaio di tifosi, infatti, ha presenziato in settimana alle sedute di allenamento a Bresseo, con un paio di striscioni e tanta voce per rincuorare i giocatori, confermare la fiducia per questo gruppo ed un tecnico che dell’affetto e della passione dei suoi tifosi, ora, hanno bisogno per poter tornare a credere nelle proprie potenzialità. Una dimostrazione d’amore che ha sorpreso e riempito di fiducia soprattutto Mister Sabatini, tanto da definire i tifosi biancoscudati un pubblico da “Serie A”.
Se si guarda alla Curva biancoscudata, è così e lo affermiamo senza indugio. Gli Ultras patavini, in questa situazione, hanno dimostrato di poter dare esempio di cultura calcistica e di attaccamento alla maglia ed al simbolo del Calcio Padova. Un punto di vista al quale, forse, tanti aficionados dalla critica facile e dalle pretese esagerate, farebbero bene a guardare con un minimo di attenzione. Per ricordare, perché no, che per buona parte questa squadra è la stessa osannata lo scorso giugno dopo la straordinaria promozione ottenuta ai playoff; oppure che questo gruppo di atleti è lo stesso che ha fatto sognare ed inorgoglire il popolo dei tifosi prima di questo momento nero. E scusate se è poco.
Questo Padova ha bisogno del sostegno di tutti per tornare a raccogliere quanto, comunque, è stato seminato anche in queste ultime quattro, sciagurate partite. Perché questa è una squadra che, ne siamo certi, con la forza ed il carattere saprà tornare a vincere ed a correre sotto la Tribuna Fattori con i tre punti in tasca. Magari già questa sera, quando all’Euganeo ci sarà un Cesena che partirà strafavorito? Ci crediamo noi per primi e ce lo auguriamo con tutto il cuore; sarà una battaglia da vincere, per tornare a volare.

Marco Lorenzi 

A scanso di equivoci: incitare la squadra quando è in difficoltà è ordinaria amministrazione per qualsiasi ragazzo della curva. Quando sono andato al campo di allenamento mi aspettavo che far sentire la fiducia ai ragazzi potesse aiutarli ad uscire dalla crisi, ma non mi sarei aspettato di diventare un "eroe" insieme a tutti gli altri ragazzi. Invece sono arrivati complimenti ed attestati di stima da tutte le parti, cosa che fa molto piacere. E questo perchè? Perchè in un mondo malato come quello del calcio, dove si pretende tutto e subito e dove presidenti arraffoni in pochi anni portano la propria squadra ai vertici prima di fuggire a Santo Domingo lasciando i propri tifosi ed i propri colori allo sbando completo, dei tifosi che invece di contestare la squadra reduce da quattro sconfitte consecutive la incitano ancor di più fanno notizia!
Eppure non è da oggi che lo facciamo. Forse è la prima volta che andiamo fino a Bresseo per fare il tifo e non per contestare, ma noi la squadra l'abbiamo sempre incitata. Lo facciamo ogni sabato. Lo facevamo ogni domenica. Lo facevamo ad ogni gol subito quando subito si alzava l'urlo "Forza ragazzi!". Lo facevamo ai tempi della C2 e durante i playout col Lecco. Non è un merito, è amare la maglia. E' diverso. 
Quanti "veri" tifosi conoscete? Quanti "veri" tifosi che tirano fango sugli ultras perchè non stanno seduti composti vi è capitato di conoscere? Con quanti "veri" tifosi che al primo passaggio sbagliato cominciano a fischiare avete avuto a che fare? Con quanti "veri" tifosi che quando la squadra va male preferiscono passare la domenica in bar davanti alla tv invece che allo stadio vi siete messi a discutere? Ecco, io non credo che noi ultras siamo eccezionali. Lo diventiamo perchè il comportamento dei "veri" tifosi ci rende tali.
E non voglio nemmeno star qui a sindacare sul loro comportamento, perchè ognuno tifa a modo suo: le curve in un modo, le tribune in un'altro. Ecco, mi piacerebbe che nemmeno loro sindacassero sul comportamento della curva. Mi piacerebbe non sentir più parlare lo studentello progressista di turno che scrive un articolo infarcito di stronzate sul Padova-Venezia di turno per bullarsi coi suoi amici di essere un giornalista in erba, col suo socio di fiducia che gli risponde facendogli capire che lui va in curva dell'Inter (!!!) e che li l'ambiente è decisamente più sano (sic!). 
Mi piacerebbe che il Calcio Padova aprisse gli occhi e cominciasse a tutelare i suoi tifosi, invece di trattarli come uno scomodo fardello. Che ne so? Mi basterebbe che quando chiamo in sede per farmi dare delle informazioni sulla campagna abbonamenti rispondesse una persona più educata del "Barba" dell'AICB che sembra un incrocio fra Babbo Natale e l'Uomo di Neanderthal e che quando hanno distribuito le buone maniere lui era al cesso. Oppure mi basterebbe avere informazioni chiare e precise sulla prevendita dei biglietti per le trasferte, non fare il giro di mezza Padova per accorgermi che tre quarti dei posti che mi sono stati comunicati non vendono i biglietti, e poi magari come colmo della beffa sentirmi anche dire da personaggi della Dirigenza "Eh, ma non dipende mica da noi... (No, dipenderà da me! N.d.r.)". Mi piacerebbe che il Calcio Padova ascoltasse un pò di più la voce dei suoi tifosi e non quella del CPT come un monologo. 
Mi piacerebbe che la stampa locale la piantasse di considerarci dei delinquenti, e che capisse che in realtà la quasi totalità dei frequentatori della curva studia e/o lavora (alcuni fanno entrambe le cose insieme) e per seguire il Padova fanno i loro bei sacrifici (in una zona ricca come il Nord-Est, dove proprio i ricchi sono i primi a sbattersi il cazzo della squadra della loro città!), e che si comportasse di conseguenza: per esempio evitando di sputtanare con nomi, cognomi, foto e indirizzi in prima pagina ragazzi arrestati senza che abbiano ancora subito un processo.


E mi piacerebbe che più in generale il mondo del calcio si rendesse conto che non ci sono tessere del tifoso, tornelli o biglietti nominativi che tengano; mi piacerebbe che ci si rendesse conto che l'unica cosa che tiene ancora in vita questo sport è la passione dei tifosi e che il giorno che toglieranno gli ultras dagli stadi sarà finita anche la passione e quindi finirà il calcio. 
Pura utopia? Bah, di una cosa sono convinto: che Sabatini e i ragazzi la lezione l'hanno recepita...   



1 commento:

Stefano ha detto...

Ciao,(non centra niente con questo articolo),volevo chiederti se gentilmente un giorno puoi scriverci come è nato il nostro gemellaggio con il palermo.