martedì 16 febbraio 2010

FROSINONE HOME

Il "lato B" della guardalinee Romina Santuari, beccata a più riprese dal pubblico dell'Euganeo...

PREMESSA. La settimana appena trascorsa è stata vissuta nel segno del cambio della guida in panchina. Carletto Sabatini, 17 anni al Padova e una promozione in serie B conquistata sul campo si è ritrovato sollevato dall'incarico. Cosa normale per un allenatore che perde 9 partite su 11. Quello che stride è il metodo. Come si dice "C'è modo e modo". Un conto è dare un termine massimo a un allenatore e nel momento in cui i risultati non arrivano, decidere di sostituirlo. Un altro conto è delegittimarlo giorno dopo giorno, parola dopo parola. Ciò che è successo a Mister Sabatini: il suo esonero era già scritto dopo la sconfitta contro la Reggina, come era scritto il nome del suo successore: Mandorlini, che ha rifiutato per un impegno non da poco conto (Sta per vincere il campionato con il Cluji). A questo punto si è deciso di tenere Sabatini per altri quindici giorni: non importa se ormai delegittimato agli occhi della squadra stessa, una squadra che da tempo non lo seguiva più, una squadra (quelli si!) formata da bambocci viziati e strapagati, che decidono se e quando giocare, che andrebbero veramente presi a calci in culo... La correttezza avrebbe suggerito di rimpiazzare Sabatini almeno con Pellizzaro in attesa di un allenatore "vero", e di evitargli ulteriori umiliazioni come quella con il Piacenza. Invece ha prevalso la linea del pressapochismo, una costante a Padova: non roviniamoci i festeggiamenti per il centenario, poi penseremo a cosa fare dell'allenatore che ci ha riportati in B ma che per ora ci serve ancora! Una splendida lezione di stile senza dubbio. Ma che stile si vuole pretendere da gente che il massimo che riescono ad esprimere è un "Pavia macellai!" al microfono? Si potrebbe pretendere almeno un minimo di organizzazione... Invece il teatrino l'abbiamo visto tutti: via Sabatini il sabato dopo la partita col Piacenza, fino al martedì si stava ancora trotterellando col solito valzer di nomi: Mandorlini no, Arrigoni si, Bergodi forse... Fino a che non è venuto fuori Marcello Cestaro a contattare personalmente (su suggerimento dell'amico Gasparin, ex-dg del Vicenza che vinse la Coppa Italia, n.d.r.) Di Costanzo, spiazzando tutti. In primis i suoi fidi (nel senso animalesco del termine) collaboratori: Smithers Sottovia e il Gagliardetto di Treponti. Dopo di che, Zio Cester ha dato un'altra prova del suo inconfondibile stile: la mattina della presentazione del nuovo mister è stato richiamato a Udine da "improvvisi impegni di lavoro", come del resto la vicepresidentessa Barbarella Carron (che era improrogabilmente impegnata a mettere su dischi in una radio locale); scaricando alle due volpi sopracitate l'onere di affrontare la stampa inviperita per una scelta che non era nemmeno la loro. A-ricomplimenti! Ma d'altra parte: hai voluto la bicicletta (ossia, essere l'uomo di fiducia di Cestaro)? Ed allora pedala (ovvero: mangiati la tua dose di merda quando te la scarica e non rompere i coglioni!). Ricordo con nostalgia Marino Puggina, grande padovano (è bene sottolinearlo) e autentico signore. Un pò come Gildo Fattori, entrambi innamoratissimi della maglia e della città ma mai sopra le righe e mai grossolano. Anche nelle delusioni. Due padovani autentici. Ma mi piace ricordarne un terzo, un presidente che la piazza ha amato molto meno del primo ma che ha avuto il merito di risollevarci dal fango della C2, merito poi macchiato da quel tentativo di fusione col Cittadella che a molti non è mai andato giù... parlo di Alberto Mazzocco ovviamente... che cmq era molto meno stupido di ciò che si pensava, e che un anno nel ritiro di Ravascletto disse una frase a suo modo storica (insieme a "Gasparetto illuminaci...", uscita nello stesso ritiro...): "Il calcio è un business miliardario, in mano a dei dilettanti allo sbaraglio". Mi sono reso conto di quanto aveva ragione man mano che conoscevo il suo successore....
LA PARTITA. Il ritrovo è fissato il sabato mattina in bar coi soci. Padova-Frosinone non è propriamente quello che si dice "la partita dell'anno", quindi c'è un'atmosfera abbastanza rilassata. Per non dire distratta. La classica atmosfera del sabato mattina padovano, in cui tutti sono indaffarati a fare ciò che non riescono a fare nei precedenti cinque giorni. Il Padova, ovviamente, è l'ultimo pensiero della maggior parte dei padovani oggi; e d'altra parte visto l'andamento dell'ultimo periodo è anche abbastanza normale (anche se non giustificabile). Ritrovo prima di mezzogiorno al bar con i soci, qualche birretta, poi trasferimento sul piazzale dello stadio quando mancano tre quarti d'ora al fischio d'inizio. Solito via vai domenicale di zaini pieni di lattine di birra, bottiglie plastica piene di cabernet, varie ed eventuali. Vietare la vendita di alcoolici allo stadio ha avuto come unico risultato quello di trasformare il park dell'Euganeo a sabati alterni in un'immensa Festa della Luna. Con protagonista assoluta la birra in lattina, birraccia schifosa da 0,75 € al discount, allungata con acqua. Mal di testa assicurato. E tutto ciò per riuscire ad entrare in ritardo anche a Padova-Frosinone, forse il record assoluto (negativo) di presenze per questa stagione. Lo spettacolo offerto dagli spalti è desolante, è in giornate come queste che mi chiedo chi me lo faccia fare di venire ancora all'Euganeo... Ci sono pur sempre i soci, c'è la tifoseria che va sostenuta sempre, ma se non fosse per queste cose credo che l'Euganeo sarebbe completamente vuoto. Hai voglia a togliere gli ultras dagli stadi per metterci le famiglie: se si tolgono gli ultras dall'Euganeo non ci va proprio più nessuno perchè sono forse l'unica attrattiva! Ma le sanno queste cose al CPT? E a Palazzo Moroni? Ma se non sanno nemmeno chi li vota...
In settimana i ragazzi hanno vinto il ricordo al Tar per le diffide rimediate a Ravenna ai playoff, e si rivede con piacere qualche faccia conosciuta. Il tifo però non è dei migliori, anzi vorrei dire che è il peggiore di tutta la stagione. Beh non mi aspetterei di veder crollare lo stadio dopo 9 sconfitte su 11 partite. Ma credo che il nostro standard possa essere più alto dello squallore di sabato. Sopratutto quando in certi momenti si vedono cantare non più di trenta persone. Viene il dubbio che forse molta gente ha sbagliato settore dello stadio. E dispiace pensare che si potrebbe rimediare, per esempio mettendo un lanciacori in "acquario", la zona più vicina alla vetrata divisoria con la Tribuna Est, zona ben popolata in cui uno che trascina sarebbe molto più utile piuttosto che un lanciacori spostato dalla parte opposta dove c'è molta meno gente. Ma alla fine sono cose già dette e se ancora non sono state recepite "un motivo ci sarà"....
Presenti anche una quarantina di ciociari, con le pezze "89" (anno di fondazione del gruppo Uber Alles) in prima linea. Li vedo cantare ed agitarsi spesso. Numericamente mi aspettavo di più, del resto in casa mi avevano fatto una discreta impressione.
La prossima trasferta è Ancona. Da qui a maggio saranno tutte finali playoff, quindi è importante che anche la tifoseria risponda presente. Sopratutto perchè anche noi giochiamo il nostro "campionato parallelo" a quello della squadra. E se il Padova è nelle ultime posizioni, la tifoseria è decisamente in lotta per la promozione! NON MOLLIAMO, SOLO PER I NOSTRI COLORI!
IN CAMPO. L'effetto del nuovo mister si vede subito. Il Padova è decisamente più tonico e brillante. Si rende pericoloso, tira, sfiora anche il gol in un paio di occasioni. Beh non mi sembra il caso di fare troppo l'ottimista, quindi con molto cinismo andiamo ad analizzare la situazione:
1) I ragazzi non erano dei fenomeni prima e non sono diventati dei brocchi dopo, così come l'allenatore non scende in campo fisicamente. Semplicemente, e questo è sotto gli occhi di tutti, per un bel pò hanno giocato contro Carletto Sabatini. Colpevole di cosa non si sa, del resto le cose che succedono dentro lo spogliatoio si vengono a sapere sempre un bel pò dopo e non tramite i giornali (o volete propinarci ancora la balla che lo spogliatoio è unito?). Per me, già questo è un buon motivo per non cantare nessun coro a favore di nessun giocatore. Almeno fino a quando non dimostreranno un attaccamento pari a quello di noi tifosi, ma non mi sembra che negli ultimi anni qualcuno possa dire di averlo fatto.
2) In avanti abbiamo delle grosse carenze, e non le hanno certo risolte gli arrivi di Vantaggiato e men che meno quello di Gasparetto. Viene da chiedersi come sempre chi abbiamo mandato al mercato, ma del resto questo passa il convento... 
3) Messaggio per Italiano che si è permesso di incitare (polemicamente) la Fattori a sostenere la squadra: sono undici partite che sosteniamo gente che in campo cammina e che gioca se ne ha voglia. Adesso siete voi che dovete trascinarci, non il contrario. E risparmiatevi le uscite polemiche verso i tifosi, senza offesa: da noi avrete sempre qualcosa da imparare!
Detto questo, non ho la certezza di poter dire che ci salveremo ma di sicuro oggi la luce in fondo al tunnel è un pò meno lontana. La classifica continua a piangere ed urge tornare a vincere. Invece di continuare a ripetere "Ma si! Ci salveremo!" dando quasi la cosa per scontata, tifosi ed addetti ai lavori dovrebbero imparare a tacere e incrociare le dita... Anche perchè certe uscite portano sfiga... Se non lo sanno....   

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