martedì 9 febbraio 2010

PER FAVORE, PIETA'!

LA PAGLIACCIATA. Dopo l'ennesima sconfitta a Piacenza, il Calcio Padova decide di esonerare Carlo Sabatini. In realtà la decisione era nell'aria da un pò, da dopo la partita con la Reggina a dire la verità. Ma era in seguito slittata: l'allenatore contattato, Mandorlini, alla fine non è riuscito a svicolarsi dalla società attuale. Inoltre erano i giorni delle celebrazioni per il centenario, e l'esonero ha potuto aspettare. Sembra incredibile, ma Sabatini era stato salvato da una serie di circostanze favorevoli incredibili.... Ormai però la situazione era compromessa, la classifica sempre più brutta e sopratutto la squadra gli giocava contro: l'esonero era questione di ore ed è arrivato dopo la debacle di Piacenza. Bene, chi chiamare ora? Deve essere stata questa la domanda che si sono posti al Padova... Intanto ci si prende un giorno e mezzo (eh si perchè di tempo noi ne abbiamo sempre!) di riflessione e la squadra viene affidata a Pellizzaro ed al vice Baffoni. Intanto il duo-deno (si perchè alla Juve negli anni d'oro avevano "la triade", qui abbiamo "il duo-deno" Sottovia-De Franceschi...) si mette all'opera. Tramontata definitivamente la pista di Mandorlini, spunta con sempre più insistenza il nome di Arrigoni. Tecnico preparato, sul quale però arriva la Lazio, il mister si mette a tentennare, la trattativa fallisce. Si dice anche che si siano risentiti in società. Andiamo bene.
I nomi intanto scoppiettano, come le caldarroste: Cagni, Camolese... Bisogna far presto... Spunta il nome di Cristiano Bergodi: ex Lazio, ha giocato nel Padova nel periodo 1996/97, recentemente è stato sollevato dall'incarico nello Steaua Bucarest. Sopratutto, è amico personale di De Franceschi. A Padova rischia seriamente di riaprirsi la stagione dei ritorni di fiamma: prima Gasparetto, poi Bergodi... domani Viganò!?!
Ieri sera accendo la TV e guardo "Calcio in chiaro". Non lo vedevo da tempo. Ma ho curiosità. Si parla di Bergodi, lo si da per certo. Intanto scorrono gli sms: da più parti si da per ufficiale l'arrivo di Di Costanzo, ma nessuno si caga la notizia. I pronisti Borile (in diretta) ed Edel (via telefono) continuano a menarla con Bergodi. Solo una mezza frase se la lascia sfuggire il buon Giorgio: "Fra i papabili ci sarebbe anche Di Costanzo...".
Oggi, martedì mattina, finalmente il nome del nuovo mister: Nello Di Costanzo! Una carriera spesa fra serie D e il Venezia, dove ha fatto un mezzo miracolo portandolo dalla C2 ai playoff per la B. Poi la serie B con Messina ed Ascoli dove ha ottenuto scarsi risultati. A me sta sulle palle per un pre-derby di tre anni fa, Padova-Venezia del gennaio 2007 quando si presentò ai microfoni facendo lo sbruffone. Venne giustamente castigato dal campo. Al di la di questo non si può dire che non sia preparato, certo manca l'esperienza. E non è poco, in una squadra che deve salvarsi. Qualcuno dirà che nemmeno San Mauro Sandreani aveva esperienza quando subentrò a Mazzia, mi permetto di ricordare che aveva sicuramente una situazione diversa alle spalle. Quel Padova aveva dei ruoli ben definiti, un presidente (Marino Puggina), un vice con responsabilità nell'area tecnica (Sergio Giordani), un Direttore Sportivo (Piero Aggradi). Sandreani non era solo. Al contrario di ciò che sarà Di Costanzo, nel gestire oltretutto uno spogliatoio diviso. Cmq il nuovo mister lo potete conoscere attraverso il suo sito ufficiale, dove fra l'altro illustra la sua idea del calcio. Tanti auguri mister, sappiamo già che lei sarà il meno colpevole di tutti. 

CARLO SABATINI. Alla fine paga il meno colpevole di tutti. Carlo Sabatini paga la gestione sbagliata del caso-Varricchio. Paga le divisioni nello spogliatoio. Paga l'assenza societaria. Carlo Sabatini paga per tutti.
Me lo voglio ricordare così, come il trascinatore che ci ha riportato in B dopo 11 anni. Me lo voglio ricordare col suo urlo di rabbia dopo Padova-Legnano dello scorso anno che gli costò l'esonero. Me lo voglio ricordare col suo ritorno in panchina e la cavalcata che ci portò ai playoff. Me lo voglio ricordare a Busto Arsizio il 21 giugno scorso. No, posso proprio dire che non meritava il trattamento che ha subito, in primis dalla squadra, da quelli che erano "i suoi ragazzi" e che lui ha sempre difeso a spada tratta, ma che hanno sempre avuto il vizio di giocare contro quando le cose non vanno: l'hanno fatto nei confronti di Tesser un anno fa, l'hanno fatto nei confronti suoi oggi. 
L'augurio è che possa tornare presto ad essere dei nostri, magari per un altro miracolo come quello dello scorso anno. Ma sono cosciente che noi il nostro bonus l'abbiamo esaurito. Grazie comunque Carletto. 

1 commento:

Anonimo ha detto...

solo una cosa (per il resto concordo in tutto!) lo spogliatoio non è diviso come in molti pensano...
ah...invece che borile guarda padova sport la prossima volta, avevamo detto per primi di Di Costanzo! :)