Stalking al sindaco, R. dovrà stargli lontano almeno 50 metri: ieri ha cambiato marciapiede per evitarlo TERAMO. Divieto di avvicinarsi al sindaco Brucchi per l'ultrà che l'ha aggredito verbalmente; arresti e obblighi di firma per quattro ragazzi, tre di estrema destra e uno di estrema sinistra, protagonisti degli scontri «politici» - in realtà puramente fisici - dei mesi scorsi. Questi provvedimenti sono stati notificati ieri e altri seguiranno nei prossimi giorni. È la reazione in grande stile delle forze dell'ordine (hanno lavorato in sinergia carabinieri e Digos) e della magistratura teramana (mai così compatta tra procura e tribunale) al brutto clima di violenza, verbale e non solo, che si è respirato di recente in città.
STALKING. Il provvedimento più inusuale è senz'altro quello che colpisce D. R., uno dei giovani ultrà del Teramo calcio che volevano promuovere un referendum per salvare il vecchio stadio dall'abbattimento. Nel sindaco Maurizio Brucchi l'iniziativa ha trovato il primo avversario, alla fine arenandosi; e gli ultrà non l'hanno perdonata al primo cittadino. Quest'ultimo, così, è stato oggetto di ripetute intimidazioni, minacce e piccoli atti vandalici. Fino allo scontro verbale con R. (che lo ha definito una semplice contestazione) avvenuto il 16 settembre sotto il municipio. La procura ha messo insieme questi episodi, ciascuno dei quali procedibile a querela di parte, e ha ipotizzato il reato di stalking: ovvero, atti persecutori che incidono sulla condizione psicologica della vittima. R. paga per tutti gli ultrà: non potrà avvicinarsi a meno di 50 metri dal sindaco. Proprio ieri, curiosamente, R. e Brucchi si sono incrociati per caso. Il giovane ha dovuto cambiare strada.
RISSE E ARRESTI. Una rissa a colpi di bottiglie accaduta nello scorso agosto a Tortoreto, dopo un incontro casuale tra opposte fazioni di estremisti. È solo l'ultimo di almeno 15 episodi di violenza «politica» avvenuti dopo le coltellate di Natale nei pressi di un locale di Villa Pavone, ma ha prodotto quattro misure cautelari. Agli arresti domiciliari sono finiti M.R., un giovane di estrema destra, e F.G., uno di estrema sinistra; obbligo di dimora e obbligo di firma per altri due ragazzi di destra. Non è finita qui. Carabinieri e Digos, infatti, stanno per eseguire altri provvedimenti. Come nel caso di Brucchi, è stata decisiva per ottenere le misure dai gip la reiterazione di certi comportamenti. Insomma, per la magistratura c'è il pericolo effettivo che certi giovani (sempre gli stessi) incontrandosi commettano gravi reati. (d.v.)
STALKING. Il provvedimento più inusuale è senz'altro quello che colpisce D. R., uno dei giovani ultrà del Teramo calcio che volevano promuovere un referendum per salvare il vecchio stadio dall'abbattimento. Nel sindaco Maurizio Brucchi l'iniziativa ha trovato il primo avversario, alla fine arenandosi; e gli ultrà non l'hanno perdonata al primo cittadino. Quest'ultimo, così, è stato oggetto di ripetute intimidazioni, minacce e piccoli atti vandalici. Fino allo scontro verbale con R. (che lo ha definito una semplice contestazione) avvenuto il 16 settembre sotto il municipio. La procura ha messo insieme questi episodi, ciascuno dei quali procedibile a querela di parte, e ha ipotizzato il reato di stalking: ovvero, atti persecutori che incidono sulla condizione psicologica della vittima. R. paga per tutti gli ultrà: non potrà avvicinarsi a meno di 50 metri dal sindaco. Proprio ieri, curiosamente, R. e Brucchi si sono incrociati per caso. Il giovane ha dovuto cambiare strada.
RISSE E ARRESTI. Una rissa a colpi di bottiglie accaduta nello scorso agosto a Tortoreto, dopo un incontro casuale tra opposte fazioni di estremisti. È solo l'ultimo di almeno 15 episodi di violenza «politica» avvenuti dopo le coltellate di Natale nei pressi di un locale di Villa Pavone, ma ha prodotto quattro misure cautelari. Agli arresti domiciliari sono finiti M.R., un giovane di estrema destra, e F.G., uno di estrema sinistra; obbligo di dimora e obbligo di firma per altri due ragazzi di destra. Non è finita qui. Carabinieri e Digos, infatti, stanno per eseguire altri provvedimenti. Come nel caso di Brucchi, è stata decisiva per ottenere le misure dai gip la reiterazione di certi comportamenti. Insomma, per la magistratura c'è il pericolo effettivo che certi giovani (sempre gli stessi) incontrandosi commettano gravi reati. (d.v.)
Come volevasi dimostrare... la storia di questo ragazzo teramano mi ricorda molto quella di A. che ho descritto nel post precedente... Sarei curioso di conoscere l'esatto svolgimento dei fatti, in quanto una denuncia per stalking mi sembra un precedente pericoloso che consenta a tutti i rappresentanti della "casta" (in questo caso un "pesce piccolo", il sindaco di Teramo, ma non escludo che la cosa potrebbe diventare un classico per la nostra classe politica impegnata a tenere lontano i contestatori...) di eliminare così le fonti di dissenso... Ed il fatto che poi si vada a mettere alla pari la storia di R. a scontri cittadini fra militanti di estrema destra ed estrema sinistra mi fa capire che in un certo clima politico c'è chi ci marcia alla grande. "Dividi et impera" dicevano i romani, dividi sapientemente il popolo in "camerati" e "compagni" come in questo caso, facendo in modo che non siano troppo occupati a combattersi fra loro e non accorgersi del loro nemico più grande... Ma la storia di R. con la politica centra poco in realtà...
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